Metodo Feldenkrais

La tua schiena è dolente? Hai difficoltà a concentrare la tua attenzione? Hai smesso di praticare attività di tuo interesse?Il Metodo Feldenkrais® è per chiunque voglia riconnettersi con le proprie naturali abilità di muoversi,pensare e sentire. Se vuoi essere più comodo a star seduto davanti al computer, a giocare con i bambini e i nipotini, oppure a compiere un passatempo preferito,seguendo processi organici simili a quelli del bambino che impara per la prima volta a muoversi nel campo gravitazionale, il Metodo Feldenkrais ci permette di svincolarci da schemi posturali e di movimento meccanici e ripetitivi, divenuti inadeguati e inadatti a rispondere ai nostri bisogni, o addirittura dannosi per noi. Offrendo opzioni diverse e alternative al nostro abituale modo di muoverci, e stimolando l’autoconsapevolezza, il Metodo Feldenkrais permette la ripresa della crescita delle strutture nervose e aumenta la nostra capacità di scegliere più liberamente come agire e come essere. Il metodo offre la possibilità di imparare attraverso lezioni di gruppo e lezioni individuali. Nelle lezioni collettive, chiamate Conoscersi attraverso il movimento® o Consapevolezza attraverso il movimento®, ad ogni allievo è concesso tutto il tempo necessario per assimilare ed esplorare l’idea del movimento e per abituarsi alla novità della situazione. Nelle lezioni individuali, dette di Integrazione Funzionale®, il processo di apprendimento è guidato dalle mani dell’insegnante in un dialogo prevalentemente non verbale. Attraverso questa comunicazione l’allievo scopre la propria struttura e il suo più intimo funzionamento.Contattatemi principe100@libero.

 

METODO FELDENKRAIS

IL video mostra una lezione C.A.M. e una Integrazione Funzionale

 

 

"Se sarete in grado di insegnare alla gente a stare in piedi sulle proprie gambe e a piacersi così, sarete richiesti in tutto il mondo"

Moshe Feldenkrais

 

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La solitudine

Post n°238 pubblicato il 29 Settembre 2006 da dalilavis
Foto di dalilavis

Quando sei solo, non è che sei solo, è che ti senti isolato - ed esiste un'incredibile differenza tra l'essere soli e il sentirsi isolati. Quando ti senti isolato, pensi all'altro, ne senti la mancanza: si tratta di una condizione negativa.

Hai la sensazione che le cose andrebbero meglio, se l'altro fosse presente - un amico, la moglie, la madre, la persona amata, il marito. Sarebbe meglio se l'altro fosse presente, ma l'altro non c'è. Sentirsi isolati è frutto dell'assenza dell'altro.

La solitudine è la presenza di se stessi: è un fenomeno estremamente positivo. È una presenza, una presenza che straripa. Sei così carico di presenza che puoi colmarne l'intero universo, e quindi non hai bisogno di nessuno.

Osho

 

Commento:

Quando accanto a noi non c'è nessuna ;persona che conti;, possiamo o sentirci soli, oppure godere la libertà che la solitudine porta con sé. Quando non troviamo alcun sostegno tra gli altri per le verità che percepiamo profondamente dentro di noi, possiamo sentirci isolati e amareggiati, oppure celebrare il fatto che la nostra visione è salda a sufficienza da sopravvivere al potentissimo bisogno umano di essere approvati dalla famiglia, dagli amici o dai colleghi.

Se in questo momento ti stai confrontando con una situazione simile, sii consapevole di come scegli di vedere la tua solitudine e assumiti la responsabilità per la scelta che hai fatto.

L'umile figura di questa carta brilla di una luce che nasce dall'interno. Uno dei contributi più significativi di Gautama Buddha alla vita spirituale dell'umanità è stato quello di ribadire ai suoi discepoli.Sii una luce per te stesso . In fin dei conti, ognuno di noi deve sviluppare dentro di sé la capacità di farsi la propria strada attraverso l'ignoto, senza alcun compagno, mappa o guida.

 
 
 
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Un blog di: dalilavis
Data di creazione: 15/05/2006
 

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"Generalmente i miei allievi vengono da me perché sentono una qualche specie di limitazione, qualcosa che interferisce con la loro vita quotidiana o che ostacola il loro progresso o le loro prestazioni. Il mio lavoro consiste nel capire come loro si muovono e come questo è in relazione col problema che loro sentono di avere, e come possono imparare a muoversi diversamente cosicché quel problema cessi!"

 
 

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