La vita è bella

I Professori


I "professori" sono in mezzo a noi! Un po' come la polizia quando si mette in borghese, solo per non farsi riconoscere, poi però appena capita di dover aprire bocca la verità viene subito a galla.I "professori" dispensano sentenze e lezioni di vita in virtù di una loro saggezza congenita: magnifico lasciapassare per ogni giudizio verso chiunque gli capiti a tiro. La loro esperienza illumina quelli che attraversano il loro cammino, in un tripudio di affermazioni gratuite e luoghi comuni, con il preciso intento di non educare nessuno, ma sottolineare soltanto la loro schiacciante superiorità sociale.I "professori" purtroppo non sono seduti dietro una cattedra, sarebbe troppo facile riconoscerli in un ruolo sociale: si nascondono nelle pieghe della vita di tutti i giorni, dietro ruoli e professioni qualunque, dando il meglio di sè nell'ambiente di lavoro ovviamente, ma non dispensando mai le loro pillole di saggezza su tutti gli altri argomenti suscettibili di giudizio.I "professori" vinco sempre e comunque: sia se la sorte è dalla loro parte, sia trattandosi di una colossale sconfitta, frutto a loro dire, di misteriose congiure.I "professori" sono vendicativi: a loro non basta vincere, anzi non può importar loro di meno, a loro basta che siano gli altri a perdere, elemento sufficiente a dimostrare la loro superiorità in un mondo di inetti e incapaci.I "professori" si sentono i più buoni del mondo. Si limitono a vivere non accanendosi sul prossimo, perchè la vita ha già punito abbastanza, e non vogliono essere loro i responsabili del tracollo finale di una persona.I "professori" lanciano il sasso e poi nascondono il braccio.I "professori" provano invidia per i colleghi e per tutti coloro che ricoprono un ruolo diverso dal loro, con il solo spirito di dimostrare che gli altri sono quello che sono per un colpo di fortuna.I "professori" temono i confronti, e preferiscono vincere le loro sfide parlando dietro le spalle, forti della loro invisibilità.I "professori" sono superficiali e stupidi, non calcolano la portata delle loro capacità, e sono convinti di perdere anche quando sono in testa, guardandosi bene dall'ammetterlo di fronte agli altri... gli avversari, che nella loro dimensione malata sono sempre dei nemici da sconfiggere e mai delle persone con cui confrontarsi per arricchire il proprio bagaglio di esperienze.