Il volo verso...Diario proEtico sperimenziale immaginirico |
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Post n°60 pubblicato il 20 Marzo 2007 da Fenix.Trinitars
Nero e bianco. Li chiamiamo colori ma siamo sicuri che esistano realmente e che non siano un inganno delle tonalità di grigio che giocano col chiaro e lo scuro? Io parlo di colori assoluti oltre i quali non vi è nulla, antipodi di una medesima essenza che non è di questa terra, né di questo universo. Ma fuori, oltre l'immaginazione umana e nel nucleo della sua anima. Io parlo dei colori di Dio. Impercettibili all'occhio umano che è cieco dinanzi ad essi. Incommensurabili, non raffigurabili. E io dico beato quel pittore che saprà disegnare un bianco e un nero puri, perché avrà raggiunto la verità divina e avrà creato l'opera d'arte suprema, semplice e sconvolgente come il Creatore... |
Post n°59 pubblicato il 12 Marzo 2007 da Fenix.Trinitars
Per l'ennesima volta ho rinnegato ciò che non mi piace. Inquietudini e preoccupazioni dissolte alla vigilia di un esame abortito. Ho scelto me stesso. E mi son piaciuto, come mai prima d'ora. Il cuore scriveva la sua prima pagina, come una carezza su un corpo di donna, caldo e morbido. E dopo verranno gli sguardi, i baci, gli amplessi voluttuosi che mi riempiranno le notti di amore... |
Post n°58 pubblicato il 02 Marzo 2007 da Fenix.Trinitars
La voce più bella non dice mai niente. Ama il silenzio delle banalità e la melodia delle emozioni, così pure che giungono dritte al cuore. Allora ci chiediamo e meravigliamo sul senso di un sorriso o di lacrime che nascono spontaneamente; uno spettacolo insolito, per noi che ogni giorno andiamo in scena interpretando il ruolo del buffone e del matricida, con battute affettate di ghigni e lacrime uniti da un tocco di savoir faire e di freddezza, tanto quanto basta per celare agli altri la nostra identità sconosciuta. |
Post n°56 pubblicato il 25 Febbraio 2007 da Fenix.Trinitars
Perché la vita è un gioco? |
Post n°55 pubblicato il 21 Febbraio 2007 da Fenix.Trinitars
"Ciao, come ti chiami?" |
Post n°54 pubblicato il 18 Febbraio 2007 da Fenix.Trinitars
Ho sognato di trovarmi nel mezzo di un rito religioso. Folle invasate e vacue adoravano il dio del nulla, frastornavano i sistri e perdevano coscienza di sé e dell'altro; ondeggiavano abbandonati al volere dell'idolo, per la sua bocca parlavano senza comunicare, plaudivano il suo muto delirio e mascheravano d'allegria le loro pene. |
Post n°53 pubblicato il 16 Febbraio 2007 da Fenix.Trinitars
Vivere tante vite. Volendo, si può. Eternare un secondo, l'attimo in cui si spegne una stella e subito dopo ne nasce un'altra. Cambiarsi e cambiare, vedere mondi possibili in ottiche diverse per sceglierne uno e poi chiedersi: "Chi sarei stato se...?" Forse viviamo nel rimpianto di ciò che non siamo, di ciò in cui non stiamo e che non viviamo. Perché è meraviglioso un sole che tramonta sull'oceano, mentre esserne la fiamma e vedersi annegare lentamente, è terrificante! Il desiderio mancato ed il sogno irrealizzato sono i nostri orizzonti preferiti, quelli che ci rassicurano ogni momento e dicono che c'è ancora terra dopo i nostri passi... |
Post n°52 pubblicato il 05 Febbraio 2007 da Fenix.Trinitars
Ero incompreso come il mistero della vita, che fa tanta paura. La speranza di trovare un'altra fenice era flebile come un tizzone che esala le ultime faville. Attorno a me ho visto molte persone spegnersi nei luoghi comuni. E stavo per cadervi, sfumare le ormai deboli tonalità di rosso per sentirmi più nero e meno solo. |
Post n°51 pubblicato il 23 Gennaio 2007 da Fenix.Trinitars
Ho visto l'arte morire tante volte. Affogata in oceani di brusii da mani produttive e troppo loquaci, con la presunzione di rinchiudere il silenzio nella sfera del proibito. Rinneghiamo così colui che regna nell'anima. Scacciato con poco e per poco, un golpe buonista e niente più... |
Post n°50 pubblicato il 17 Gennaio 2007 da Fenix.Trinitars
Alla fine, non importa più di tanto. Tutto ciò per cui ci affanniamo, un soffio e niente più. Vola un dolore, si spegne una gioia. E allora l'angoscia di trovare uno, di perder l'altra, quale senso può avere? Niente, assolutamente niente! E forse è già tanto. Quanto basta per liberarci di ogni scrupolo e tornare a Vivere, giocando coi sommi concetti di cui temiamo il significato, l'essenza. Perché alla fine, è questo il problema che conta. Abbiamo troppa paura... |
Post n°49 pubblicato il 15 Gennaio 2007 da Fenix.Trinitars
Death. Actually it's not the end |
Post n°48 pubblicato il 14 Gennaio 2007 da Fenix.Trinitars
Narciso stappa lo champagne per la vista di mille ed uno occhi e festeggia a modo suo, con assoluta naturalezza, continuando a mirarsi nella sua crescita e compiacendosi all'infinito dei suoi riccioli più belli. Ma, ahimé, la sua ebbrezza lo porta a star male davanti alle doppie punte, a ciò ch'è superfluo e banale; e allora non si comporta da Narciso quale è! Ma che gli succede? E' in atto un cambiamento? O forse, dopo essersi sporcato, piomberà in un sonno obliviante? |
Post n°47 pubblicato il 11 Gennaio 2007 da Fenix.Trinitars
Quando il bambino era bambino, se ne andava a braccia appese. Voleva che il ruscello fosse un fiume, il fiume un torrente, e questa pozza il mare. |
Post n°46 pubblicato il 11 Gennaio 2007 da Fenix.Trinitars
Nel bisogno odierno di dire continuamente qualcosa, con la dorata e benpensante illusione di comunicar con tutto il mondo un delicato brusio di puttanate, io preferisco tacere e pensare nella mia solitudine, preso per mano solo da una pungente melodia e dal rancore verso chi non accetta la differenza e perde la sua identità, immerso in un confortevole salotto; dovrebbero invidiarci e siamo invece noi, quelli costretti a nasconderci negli aperti orizzonti delle nostre menti, col peso di questa croce e delizia esposta agli scherni di tutti. Fino a quando cadremo. E ci rialzeremo. Per sempre... |
Post n°45 pubblicato il 07 Gennaio 2007 da Fenix.Trinitars
Adoro vederli danzare... Hanno il coraggio di non indossare alcuna maschera, come me. E si mostrano, come me, veri per come sono. E forse son proprio loro, i figli che mi furon strappati, da mille e mille anni per mano dell'uomo. Ecco i semi che non conoscono l'albero della Verità da cui son nati ma ne sentono e tramandano l'essenza. Proprio davanti agli occhi miei, eternamente canuti e mirati solo da quei pochi che non temono d'intravvedere un barlume di bruttezza e crudeltà. Chi mi coglie e sente, sa ringiovanirmi un poco; è l'occhio dell'artista, che mi dona ogni volta un intenso secondo, in cui possa contemplarmi ed amarmi, nel bacio dei miei due splendidi frutti, che hanno il nome di Amore e Morte... |
Inviato da: Anonimo
il 23/03/2008 alle 11:33
Inviato da: Anonimo
il 25/12/2007 alle 20:46
Inviato da: Anonimo
il 30/09/2007 alle 13:57
Inviato da: Anonimo
il 21/06/2007 alle 14:21
Inviato da: Fenix.Trinitars
il 16/06/2007 alle 01:07