« I sensi ed oltre: la top ten!core miezz'a via..... »

8 Marzo

Post n°18 pubblicato il 08 Marzo 2007 da schegge_di_un_attimo

Non me n'ero nemmeno accorta che fosse l'8 marzo! Ma cosa c'è da festeggiare?

Ecco un articolo che dimostra il mio "assunto".

Appena pubblicato in Italia con la prefazione del ministro Pollastrini
Otto marzo con il libro nero delle donne
Viaggio lungo 900 pagine tra violenze, soprusi e diritti negati. Racconti e reportage sulle diverse forme d'ingiustizia nel mondo
Mona è un'egiziana sbattuta in prigione e torturata brutalmente per essersi rifiutata di portare il velo. Souad invece ha fatto l'amore una volta, in un campo della Cisgiordania ed è rimasta incinta. Faied l'ha abbandonata, è stata bruciata viva ma è sopravvissuta. La madre è andata a trovarla in ospedale, con una fialetta di veleno in mano: «Dammi retta figlia mia, vorrei che tu morissi, è meglio se muori» le ha detto. Storie vere, drammatiche, raccontate ne «Il libro nero della donna», un viaggio lungo 900 pagine tra violenze, soprusi e diritti negati alle donne nel mondo. Perché le donne «offese» sono una realtà presente nei Paesi ricchi e in quelli poveri, in diverse religioni e culture. Dove i diritti non esistono nemmeno sulla carta e dove pur avendo una storia decennale sono lungi dall'essere acquisiti.

Una raccolta di saggi, reportage, interviste, testimonianze firmate da reporter e studiosi e ripartiti in cinque capitoli, con cinque parole d'ordine: sicurezza, integrità, libertà, dignità, uguaglianza. Un'opera collettiva, curata da Christine Ockrent, scrittrice e giornalista francese (è stata la prima donna in Francia a condurre il telegiornale delle 20), appena pubblicata in Italia con la prefazione del ministro per le Pari opportunità, Barbara Pollastrini (Cairo editore, pp. 908, 24,50 euro) e un contributo della sociologa Marina Piazza sui contrasti italiani.

Storie di soprusi, precarietà, violenze coniugali, prostituzione, criminalità, disoccupazione e sessismo che imperversano nelle società occidentali, dove la condizione femminile ha compiuto, negli ultimi 100 anni, straordinari progressi mentre «altrove, le donne sono, molto semplicemente, inferiori, impure, buone soltanto a essere sottomesse, sfruttate, picchiate, violentate, comprate, ripudiate. Disprezzabili, insomma, prive di dignità e destinate all'oblio» scrive la Ockrent. In Iraq - racconta ad esempio Cecile Hennion di Le Monde - quando una donna viene trovata viva dalla polizia, qualsiasi ferita o trauma abbia, viene sottoposta prima di tutto all'esame del suo utero e poi consegnata alla famiglia con un certificato che attesta la sua verginità o meno. E nel caso fosse stata deflorata, non importa se ciò è avvenuto con la violenza, viene assassinata dalla stessa famiglia, così l'onore del clan è stato preservato.

Racconti drammatici, da luoghi sperduti, o da metropoli, ma anche molti uomini e molte donne che con la loro determinazione hanno contribuito a migliorare le sorti del mondo.Perché il libro non vuole essere soltanto un cahier de doleances. Ci sono pagine crudeli, forti ma anche tante battaglie vinte e tanti stimoli a cambiare.
08 marzo 2007

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

cabaio2004crapstfullbastardinsideSdoppiamoCupidoschegge_di_un_attimotetello01
 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963