il mio canto libero

I believe in a better way..

 

KAHLIL GIBRAN

Benchè l'onda delle parole ci sovrasti sempre,
le nostre profondità sono sempre silenti.
 
 
Perché è così che ti frega la vita.
Ti piglia quando hai ancora l'anima addormentata e ti semina dentro un'immagine,
o un odore, o un suono che poi non te li togli più.
E quella lì era la felicità. Lo scopri dopo, quando è troppo tardi.
E già sei, per sempre, un esule: a migliaia di chilometri
da quell'immagine, da quel suono, da quell'odore. Alla deriva
 

immagine 

Non accontentari

dell' orizzonte..

      cerca l'infinito..

 

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..MARINELLA..

 La Canzone Di Marinella



Questa di Marinella è la storia vera
che scivolò nel fiume a primavera
ma il vento che la vide così bella
dal fiume la portò sopra a una stella


sola senza il ricordo di un dolore
vivevi senza il sogno di un amore
ma un re senza corona e senza scorta
bussò tre volte un giorno alla sua porta

bianco come la luna il suo cappello
come l'amore rosso il suo mantello
tu lo seguisti senza una ragione
come un ragazzo segue un aquilone


e c'era il sole e avevi gli occhi belli
lui ti baciò le labbra ed i capelli
c'era la luna e avevi gli occhi stanchi
lui pose la mano sui tuoi fianchi

furono baci furono sorrisi
poi furono soltanto i fiordalisi
che videro con gli occhi delle stelle
fremere al vento e ai baci la tua pelle


dicono poi che mentre ritornavi
nel fiume chissà come scivolavi
e lui che non ti volle creder morta
bussò cent'anni ancora alla tua porta

questa è la tua canzone Marinella
che sei volata in cielo su una stella
e come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno , come le rose


e come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno come le rose.

De Andre'

 

 

Post N° 66

Post n°66 pubblicato il 20 Dicembre 2006 da fia76

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                                                                Auguri..

 
 
 

Post N° 65

Post n°65 pubblicato il 19 Dicembre 2006 da fia76

immagineBARRAGAN.

 
 
 

Post N° 64

Post n°64 pubblicato il 19 Dicembre 2006 da fia76

immagine...BARRAGAN.

 
 
 

Post N° 63

Post n°63 pubblicato il 18 Dicembre 2006 da fia76

immagine   

Quanto a lungo tra il grano e tra il vento

di quelle soffitte

più alte, più estese che il cielo,

quanto a lungo vi ho lasciate

mie scritture, miei rischi appassiti.

Con l'angelo e con la chimera

con l'antico strumento

col diario e col dramma

che giocano le notti

a vicenda col sole

vi ho lasciate lassù perché salvaste

dalle ustioni della luce

il mio tetto incerto

i comignoli disorientati

le terrazze ove cammina impazzita la grandine:

voi, ombra unica dell'inverno,

ombra tra i demoni del ghiaccio.

Tarme e farfalle dannose

topi e talpe scendendo al letargo

vi appresero e vi affinarono,

su voi sagittario e capricorno

inclinarono le fredde lance

e l'acquario temperò nei suoi silenzi

nelle sue trasparenze

un anno stillante di sangue, una mia

perdita inesplicabile

Già per voi con tinte sublimi

di fresche antenne e tetti

s'alzano intorno i giorni nuovi,

già alcuno s'alza e scuote

le muffe e le nevi dei mari;

e se a voi salgo per cornici e corde

verso il prisma che vi discerne

verso l'aurora che v'ospita,

il mio cuore trafitto dal futuro

non cura i lampi e le catene

che ancora premono i confini                  A.Zanzotto

 
 
 

Post N° 62

Post n°62 pubblicato il 18 Dicembre 2006 da fia76

immagine°*°*SONO UN GRUMO DI SOGNI.°

G.Ungaretti

 
 
 

Post N° 60

Post n°60 pubblicato il 12 Dicembre 2006 da fia76

Signora Bovary


Ma che cosa c'è in fondo a quest' oggi
di mezza festa e di quasi male,
di coppie che passano sfilacciate                                    H.C. Bresson
come garze stese contro il secco cielo autunnale,   immagine         
di gente che si frantuma in un fiato
senza soffrire, senza capire
e i tuoi pensieri sono solo uno iato
tra addormentarsi e morire...

Ma che cosa c'è in fondo a questa notte,
quando l' ora del lupo guaisce
e il nuovo giorno non arriva mai, mai
e il buio è un fischio lontano che non finisce
di minuti lunghi come il sudore,
di ore che tagliano come falci
e i tuoi pensieri solo un cane in chiesa
che tutti prendono a calci...

Ma cosa c'è, cosa c'è...
atrii a piastrelle di stazioni secondarie,
strade più strade di avventure solitarie,
clown nella notte,
valigie vuote,
piene di trucchi per tragedie immaginarie...

...telecomandi per i quotidiani inferni,
battute argute di architetti postmoderni,
amanti andate,                                                                 
piaceri a rate,
pallottolieri per contare estati e inverni...

Ma che cosa c'è proprio in fondo in fondo,
quando bene o male faremo due conti,
e i giorni goccioleranno come i rubinetti nel buio
e diremo "...un momento, aspetti..." per non essere mai pronti,
signora Bovary, coraggio, pure
tra gli assassini e gli avventurieri,
in fondo a quest' oggi c'è ancora la notte,
in fondo alla notte c'è ancora, c'è ancora

F.Guccini

 
 
 

Post N° 59

Post n°59 pubblicato il 11 Dicembre 2006 da fia76

..Un viaggio fatto di silenzi..di note...

di sogni e di entusiami..

di ferite, di carezze, di sospiri e di visioni..di voci e sussurri, 

 di echi e di immagini...

 e poi ancora raggi..bagliori..tramonti.

racconti slanci parole

che corrono..

mare profondo blu cobalto..acqua..vetro spazi immensi radiosi liberi veri irreali  

 unici..unici..!!

 
 
 

Post N° 58

Post n°58 pubblicato il 11 Dicembre 2006 da fia76

..perchè un pretesto per tornare

                        bisogna sempre seminarlo dietro quando si parte...

                                                

                                                                                   BarIccO..

 
 
 

Post N° 57

Post n°57 pubblicato il 11 Dicembre 2006 da fia76

"Un milione di anni fa..o forse due..c'era chi parlava al vento ed alle stelle..

...fantasie lontane di un mondo antico..la poesia che torna dopo il passato.."

                                                                                                ..Riu..

 
 
 

Post N° 56

Post n°56 pubblicato il 07 Dicembre 2006 da fia76

immagine ....WEEK END ANTICIPATO....

           immagine....yeah!!!!!!!!

 
 
 

Post N° 55

Post n°55 pubblicato il 07 Dicembre 2006 da fia76


immagine
Sei stato come certe
fiorite di ginestre in autostrada
che fanno invidia al sole,
brevi a giugno
come colpi al cuore,
come fiammate di luce
che aumentano le spine,
senza cui niente è uguale,
niente vale

D.Piccini

 
 
 

Post N° 54

Post n°54 pubblicato il 06 Dicembre 2006 da fia76

Uimmaginen picchio e una pallina si trovavano in un cassetto in mezzo agli altri giocattoli, e il picchio propose: "Visto che siamo insieme qui nel cassetto, perché non ci fidanziamo?" Ma la palla, che era di cuoio marocchino e si credeva una signorina di buona società, nemmeno volle rispondere. Il giorno dopo il bambino che possedeva tutti i giocattoli ridipinse il picchio di rosso e di giallo, e ci piantò un chiodo d'ottone nel mezzo: che figurone che faceva adesso, soprattutto quando faceva la ruota. "Guardami, adesso", disse alla pallina. "Perché non ci fidanziamo? Tu salti, io ballo, siamo fatti l'uno per l'altra! Chi potrebbe essere più felice di noi?" "Davvero?", diceva la pallina, "ma lo sai che mio padre e mia madre erano pantofole in marocchino, e che io ho un tappo in corpo!" "E allora? Io sono fatto di mogano, ed è stato il sindaco del paese a farmi! Lui ha un tornio, e si è divertito tantissimo!" "Mah... mi devo fidare?", disse la pallina. "Che io sia frustato, se ho mai detto una bugia!", rispose il picchio. "Dici bene, tu", disse la pallina, "ma io sono già quasi fidanzata con un rondone! Ogni volta che mi lancio in aria, lui si affaccia dal nido e dice "mi vuoi? Mi vuoi?" Io ormai ho detto di sì nel mio cuore , e questo è quasi un mezzo fidanzamento! Comunque ti prometto che non ti dimenticherò mai!" "Sì, capirai!", disse il picchio, e non si rivolsero più la parola. Il giorno dopo la pallina fu tolta dal cassetto: il picchio la vide lanciarsi alta nell'aria, come un uccello, finché non scompariva. Poi tornava indietro; ma appena toccava terra, spiccava un gran salto: questa forse era nostalgia, o forse era a causa del tappo che aveva in corpo. Ma al nono salto la palla scomparì e non tornò più ; il bambino la cercò da tutte le parti, ma inutilmente. "Io so dov'è!", sospirava il picchio, "È finita nel nido sotto il tetto, e si è sposata col rondone!" Più il picchio pensava alla pallina, più se ne innamorava: e proprio perché non poteva più vederla, l'amore non faceva che crescere : la cosa che lo tormentava di più era che si fosse sposata con qualcun altro. Così, tra un trillo e una danza, il picchio non faceva che pensare a lei, che nel ricordo diventava sempre più bella. Passarono molti anni così, e alla fine era diventato un grande amore . Ora il picchio non era più il giovane di un tempo. Un bel giorno fu ricoperto d'oro da capo ai piedi: non era mai stato così bello: adesso era un picchio d'oro e faceva salti enormi, che facevano venire le vertigini! Che divertimento! Ma a un certo punto saltò troppo in alto e scomparì. Lo cercarono ovunque, anche giù in cantina, ma non si trovava da nessuna parte. Ma dov'era? Era finito in mezzo alla spazzatura, insieme a ogni genere di roba: torsi di cavolo, manici di scopa, e tanti rifiuti caduti dalla grondaia. "Ma dove sono finito! Qui non resterò dorato per molto tempo! E poi, chi saranno mai costoro!" E gettò uno sguardo a un lungo gambo di cavolo e a una strana cosa rotonda che assomigliava a una mela avvizzita. Ma non era una mela, bensì una vecchia pallina che era rimasta per molti anni bloccata nella grondaia, e l'acqua l'aveva tutta afflosciata. "Grazie a Dio! Ecco finalmente qualcuno con cui si può scambiare una parola!", disse la pallina, osservando il picchio dorato. "Perché sa, io sono una pallina di cuoio marocchino; sono stata cucita dalle dita di una damigella, e ho anche un tappo in corpo; ci crederebbe? Stavo per sposarmi con un rondone, ma poi caddi nella grondaia, e rimasi per cinque anni a marcire nell'acqua! S'immagina cosa significa una cosa del genere per una signorina?" Il picchio non disse nulla, ma pensava al suo amore di un tempo, e più lei parlava, più lui si convinceva che si trattava proprio di lei. D'un tratto arrivò la serva che doveva svuotare il secchio dell'immondizia: "Ma guarda un po'!", disse, "Questo è proprio il picchio d'oro!" Fu così che il picchio tornò nella stanza dei giochi, dove fu ricevuto con tutti gli onori; della pallina invece nessuno seppe più niente. Il picchio non parlò più del suo antico amore : l'amore passa quando l'amata è rimasta per cinque anni a marcire in una grondaia, anzi; non vorremmo nemmeno riconoscerlo, se poi lo trovassimo nella spazzatura.   
 
                                                                                                                    Andersen

 
 
 

Post N° 53

Post n°53 pubblicato il 05 Dicembre 2006 da fia76

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                           KIM: "Abbracciami...

                                                                 

                                         " EDWARD: "Non posso..."

 
 
 

Post N° 52

Post n°52 pubblicato il 01 Dicembre 2006 da fia76
Foto di fia76

......Buon week end a tutti!!

 
 
 

Post N° 51

Post n°51 pubblicato il 01 Dicembre 2006 da fia76

Ricordi quando come due bimbi ci rincorrevamo sul pontile?..ricordi i tuoi tuffi sulla neve?..ricordi le nostre giornate in giro con la macchina a chiaccherare?..ricordi ..la mia strada..ricordi i gelati..la pioggia..il fuoco..?..no non ricordi piu' nulla e adesso una persona canta quelle note che mi riportano a te che cancelli....cancelli..cancelli..pero' adesso e' piu' facile perche' e' come se avessi tolto un mantello pesante poggiato addosso..si adesso e' tutto piu' facile perche' di nuovo c'e' il sole..!immagine

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: fia76
Data di creazione: 21/09/2006
 

PAOLO COELHO


E' neccessario correre dei rischi ...
riusciamo a comprendere il miracolo della vita solo quando
lasciamo che l'inatteso accada.

 

Sei la mia schiavitù
Sei la mia schiavitù sei la mia libertà
sei la mia carne che brucia
come la nuda carne delle notti d'estate
sei la mia patria
tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi
tu, alta e vittoriosa
sei la mia nostalgia
di saperti inaccessibile
nel momento stesso
in cui ti afferro

Nazim Hikmet

 
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Il tempo umano non ruota in cerchio ma avanza veloce in linea retta. È per questo che l'uomo non può essere felice, perché la felicità è desiderio di ripetizione.
 
 

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