Il Blog delle fiabe

La fiducia della piccola Gio.


La fiducia della piccola Gio.  C’era una volta una piccola fatina di nome Gio. Ella viveva nel bosco incantato, dietro il primo albero a sinistra, proprio davanti la cascata, dove l’acqua fuoriusciva da un’enorme bocca di drago. Ed è proprio per questo che quella cascata veniva chiamata: “la cascata del drago”. La fatina Gio era sempre molto impegnata, e passava le sue giornate con gli animali della foresta e le sue amiche fatine. Come tutte le fate della sua età il primo giorno d’estate avrebbe dovuto superare la prova, che l’avrebbe trasformata in una Fata adulta … E quel giorno in breve arrivò, con suo grande timore! Voi non potete saperlo, ma ogni qualvolta c’era un temporale la cascata del drago si riempiva d’acqua scura e i lampi, assieme ai fulmini, spaventavano la piccola Gio ogni volta, anche perché la finestrella della sua piccola camera affacciava proprio davanti a quella bocca spaventosa. Sfortuna volle che, mentre davanti al Gran Consiglio quella mattina tutte le fate e i fatini si riunivano, la prova consistesse proprio nell’attraversare in volo la cascata ed entrare nella bocca del drago di pietra, raggiungendo il profondo della caverna nella zona più buia, raggiunta la quale, bastava poi semplicemente tornare indietro. Quando fu dato il via tutti i giovani fatini presero il volo, ma quando la piccola Gio raggiunse la bocca della caverna, ebbe così tanta paura che si fermò a mezz’aria. Tutti riuscirono ad entrare eccetto lei. Impaurita tornò sul punto di partenza, ed i suoi amici, vedendola piangere, la consolarono dicendole che avrebbe potuto riprovare l’anno seguente. E così, con sua grande tristezza attese l’arrivo dell’anno successivo… Ma, nel mezzo di quel’attesa, qualcosa cambiò! Una mattina con le sue ampie al, arrivò nella foresta un grosso Drago verde. Non ci sarebbe stato nulla di male, in fondo la foresta era così grande che poteva ospitare chiunque, ma il Drago, che era enorme e possente, chiamando in raccolta tutti gli animali e gli esseri fatati che lì vivevano, disse: “Da adesso in poi la foresta è solo mia, andate via tutti, non voglio vedere nessuno, chi mi disubbidirà subirà la più grande delle sventure: lo mangerò in un sol boccone!" Tutti si spaventarono e il più velocemente possibile iniziarono a scappare. Solo la piccola Gio rimase al suo posto e disse: “Ma io non voglio andarmene, l’anno prossimo ci sarà la prova, e se andiamo tutti via, come farò a diventare adulta?”. Il potente Drago ruggì e sputò fiamme in alto verso il cielo. - “Come osa una piccola Fatina discutere le mie decisioni? Una Fatina perdipiù non ancora adulta!?”. La Piccola Gio fece di tutto per non farsi prendere dalla paura e riuscì a trattenere le lacrime che volevano uscirle dagli occhi. Fece un bel respiro, prese coraggio e rispose: “Anche un bambino sa capire quando qualcuno sbaglia … e voi Drago vi state comportando male!” . Le amiche fate di Gio cercarono di portarla via, ma lei rimase in cima all’albero a guardare il Drago. Il grande rettile disse allora: “Vuoi rimanere? Bene allora lascia che ti mangi, se lo farai lascerò che i tuoi amici e tutti gli animali rimangano qui nella foresta!” . Tutti restarono in silenzio per un istante, poi la piccola folla di gnomi, elfi, fate, folletti e tutti gli animali gridarono a gran voce: “Vieni via Gio, scappa con noi! Vieni via!” . Ma, con gran sorpresa, la piccola fatina prese il volo, sorrise ai suoi cari e veloce come il vento volò dentro la bocca spalancata del Drago. Le fauci del mostro si chiusero con un possente colpo. Tutti iniziarono a piangere, ma successe qualcosa che nessuno avrebbe mai potuto immaginare: il Drago riaprì la sua bocca e dentro, posata dolcemente sulla sua lingua, c’era la piccola Gio. Non appena la Fatina tornò sul suo albero il Drago esclamò: “ Ecco qualcuno del quale posso avere fiducia!” e continuò: “ Non per te, ma per gli altri hai affrontato una prova incredibile, purtroppo in molti cercano di farmi del male, soprattutto i Cavalieri in cerca di gloria, e nessuno vuol aiutare un Drago a nascondersi. Finalmente ho trovato qualcuno che, per quanto piccola, ha il coraggio di affrontare ogni avversità, anche quelle degli altri”. Il Drago fece un inchino alla Fata. - “Piccola Fatina io sono Vermiglio Ottone, e sarei felice di diventare un tuo buon amico” . E così fu: i due divennero grandi amici! Si scoprì in seguito che il Drago era in pellegrinaggio in cerca di un luogo dove trovare buoni amici, e vivere in pace. E quel suo brusco comportamento era dovuto solo perché aveva bisogno di scoprire se ci fosse almeno qualcuno che davanti alle difficoltà, che sicuramente lo avrebbero inseguito, non lo avrebbe abbandonato, e quel qualcuno l’aveva trovato nella piccola Gio. Il Gran consiglio si riunì e la Fatina Gio fu insignita del rango di Fata Adulta: “entrare in una cascata a forma di drago era una cosa, ma dentro la bocca di un vero Drago, insomma era una prova da Vera Fata!” Così avevano detto tutti.Passarono i giorni in allegria, e ogni qualvolta un Cavaliere veniva a cercare il Drago Vermiglio Ottone per sfidarlo in duello, tutti gli animali ed esseri fatati della foresta si prodigavano per nasconderlo e far desistere gli aggressori. Gio fu nominata anche Fatina di Grande Coraggio, e tutti iniziarono a chiamarla così! Ma … (e che questo rimanga tra noi), anche se coraggiosissima la piccola Gio rimaneva spaventata dai fulmini e dai tuoni nelle notti di tempesta, e, indovinate un po’ che faceva? Semplicemente andava a rannicchiarsi al fianco del suo amico Drago. In fondo, si sa, non esiste al mondo posto più sicuro della bocca ad un Drago!Druss5