Creato da graffi.dell.anima il 08/04/2009

un uomo stupido

quasi a sembrare nella normalità

 

asa nisa masa

Post n°87 pubblicato il 15 Giugno 2011 da graffi.dell.anima

 
 
 

30 maggio

Post n°86 pubblicato il 30 Aprile 2011 da graffi.dell.anima

                       

 

 

 

 
 
 
 
 

dove

Post n°84 pubblicato il 28 Aprile 2011 da graffi.dell.anima

 
 
 

terrazze

Post n°83 pubblicato il 23 Marzo 2011 da graffi.dell.anima

Ci sono istanti che appartengono a costellazioni lontane, senza che per noi se ne abbia la più piccola misura.
Sono spazi che non dedico a me stesso, e che misuro con decimali, dando a quell'altro il tempo del non più, e a quel non più la possibilità di andar oltre il mio fare, il mio dire, e anche oltre il mio credo. Allora soffoco da me stesso, nell'evidenza dell'inutile, improvviso un qualcosa da distruggere, come in un grande salto senza vertigini, credendo pienamente che sia l'unico sistema possibile, che il meccanismo renda nuovamente me in quell'intero che non potrà mai essere.
Sì, l'intero che non è da racchiudere in un sistema isolato, che per quanto sia la mia vera natura l'isolamento, si completa in altre direzioni, nell'incontro di altri.
Altri, non me, ma altri...con la loro storia.
Vorrei una terrazza sul mare, con le colonnine in cemento e la piastrellatura esagonale, con tende leggere svolazzanti e le persiane con le alette mobili.Da là vedere oltre il mare, in quell'incontro che si ripete ogni giorno tra acqua e luce e che in certi giorni da il senso dell'amore che si può toccare allungando solo un poco le dita.

 
 
 

oltre---

Post n°82 pubblicato il 17 Marzo 2011 da graffi.dell.anima

 
 
 

sui pensieri e dell'anima

Post n°81 pubblicato il 27 Febbraio 2011 da graffi.dell.anima

 

 

 
 
 

così

Post n°80 pubblicato il 25 Febbraio 2011 da graffi.dell.anima

 
 
 

così che va

Post n°79 pubblicato il 19 Febbraio 2011 da graffi.dell.anima

 
 
 

puntini

Post n°78 pubblicato il 15 Febbraio 2011 da graffi.dell.anima

quanti rifiuti coi quali ci neghiamo, a noi stessi, alla nostra vita, al buono che ci tocca e di cui spesso non abbiamo avvisaglie e forse per questo  impreparati.

 

afferro spesso come bisogno di continuità le sue mani, avare di carezze e forse contenenti sentimenti trattenuti, dice " hai le mani calde" ...

ed in quelle semplici parole distinguo quello che voglio vedere. Spesso si vede solo ciò che si vuole, non si può a lungo ripetere luoghi, tempi, assenze, eppure estendo ogni minimo e dilato, facendo riaffiorare il meglio, chè del resto non mi importa più, la sua rabbia, lo sforzo misurato nel rinnovare ogni istante in un altro istante inutilmente sprecato,.

Ecco che non riesco più a fare parole, come se le mie parole appartenessero solo a me, in un entusiamante raggiungimento di un luogo a parte, con difficoltà a parlare del tempo e occuparmi di cose inesatte, inutili, incomplete.

A volte così riscopro tutte le difficoltà reali, quelle accumulate, che difficilmente so come possa trovarne un senso, non me ne preoccupo, attenuo conseguenze, cerco di avere intorno solo piccoli buoni, lasciando ancora scorrere

 

 

 
 
 

nel sereno...

Post n°77 pubblicato il 13 Febbraio 2011 da graffi.dell.anima

alla fine le parole finiscono e reclamano atti che racchiudono tutto il resto, sinergie e attuazioni, non più quell'amore immaginato ma un sentire che prende forma ogni istante ed in ogni giorno, come i raggi di sole che illuminano la stanza.
ecco forse si deve solo voler capire che non sono le belle intenzioni, ma le piccole cose, dal primo caffe della mattina con il fondo da succhiare, o il  tuo the, che disfano trame complesse e tessono altre trame e altri tessuti, perchè poi si può credere che le cose cambiano anche solo volendolo o provandoci.
Non servono modifiche radicali, in cui non troverememo mai la forza, ma guardando dentro lasciare che sia quello a prendere forma, con la semplicità delle cose naturali, un po' come mescolare colori per ottenerne altri, ma pur sempre conseguenze
I nostri atti sono il passato e il nostro futuro, e se fossimo solo consapevoli di una minima parte forse non servirebbe altro.
Perchè voler raccogliere altre parole, senti le stesse cose, ed è stupido lasciare che siano solo chiuse laggiù, in quello scrigno che ne rappresenta pure la fine.
Non so ancora che farmene della fine, e guarda come le tratti anche tu...

 

 
 
 

niente

Post n°76 pubblicato il 09 Febbraio 2011 da graffi.dell.anima

non so che giro facciano le emozioni, se passino dalla terra alle gambe e attraversando tutto il corpo arrivino ai pensieri, o se invece abbiano bisogno di mani e dita, o degli occhi, oppure non esiste nessuna via di scelta, sono ovunque e passano ovunque, e solo alcuni, e solo in alcuni istanti, queste rimangono e permeano ogni cosa.
Così mi accade di ripensare a fughe di notte per lasciare biglietti e libri, agli insettini rossi dei tetti di ardesia d'estate, ad un bacio dato sull'anima, alle dita tra quei capelli sottili biondi.
Dicono che il tempo maturi e i ricordi siano scavalcati da altri ricordi, eppure ci sono immancabili momenti che ti si riflettono addosso, e ormai sono una cellula del tuo corpo...non importa quanto o cosa sia stato, intenso o cosa da poco, ma rimane lì, come tutto il bene e tutto quel certo male che ti ha trafitto, senza lasciare segni apparenti, andando nel profondo più fondo.
Ecco allora che non serve tutta la maturità, tutto il tempo passato, all'improvviso sono davanti e ti devi fermare un attimo, come a riprendere fiato e un senso, quel senso dei  calcoli su quanto tempo di vita mi sarebbe bastato, come avrei voluto rincorrere un me adulto.
Sono diventato grande, eppure ci sono ancora passaggi di ponti sospesi e lanci nel vuoto, sempre diversi, come diverso quel senso che si rinnova sempre, irragiungibile.
A volte le mie mani mi fanno male, i mei occhi bruciano, i pensieri non hanno le parole di cui avrebbero bisogno, come arcobaleni e stelle cadenti, riflessi e frammenti.
A volte mi chiedo ancora, senza il calcolo di un tempo, quale siano ancora i mei passi e mi dico ...
sì, sono fortunato davvero, ho anima e di questo sono contento.

(sarebbe stato il tuo compleanno)

 
 
 

così

Post n°75 pubblicato il 06 Febbraio 2011 da graffi.dell.anima

 
 
 

pagine

Post n°74 pubblicato il 20 Gennaio 2011 da graffi.dell.anima

 

 

Avremo letti intrisi di sentori
tenui, divani oscuri come avelli,
sulle mensole nuovi e strani fiori,
nati per noi sotto cieli più belli.

Consumandosi a gara, i nostri cuori
come due grandi torce due ruscelli
verseranno di vampe e di fulgori
nei nostri spiriti, specchi gemelli.

Una sera di rosa e azzurro mistico,
un lampo solo ci vedrà commisti,
lungo singhiozzo carico d’addio.

Un Angelo, schiudendo indi le porte,
a ravvivar verrà, gaudioso e pio,
gli specchi opachi e le due fiamme morte.

 

baudelair

 
 
 

nodi

Post n°73 pubblicato il 09 Gennaio 2011 da graffi.dell.anima

 
 
 

dubbi e certezze....

Post n°71 pubblicato il 03 Gennaio 2011 da graffi.dell.anima

 
 
 

...

Post n°70 pubblicato il 30 Dicembre 2010 da graffi.dell.anima

 
 
 

sopravvivenze

Post n°69 pubblicato il 26 Dicembre 2010 da graffi.dell.anima

 
 
 

altro..........................

Post n°68 pubblicato il 06 Dicembre 2010 da graffi.dell.anima

 
 
 

mi sono rotto...

Post n°67 pubblicato il 02 Dicembre 2010 da graffi.dell.anima

 
 
 

 

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