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Roger CORMAN

Post n°8 pubblicato il 09 Aprile 2006 da CARMENTIAM0

Chi conosce Roger Corman?

"So che non stiamo realizzando dei prodotti d'arte, ma so anche che stiamo facendo dei buoni film in un maniera estremamente artigianale che sembra sempre in grado di produrre un guadagno".

Così - Roger Corman - definisce il suo cinema, i suoi film.
Vero e proprio artigiano anarchico dell' industria cinematografica, riusciva a realizzare film spettacolari con pochi mezzi e (volutamente) a bassissimo costo.
Le sue pellicole erano un miscuglio di generi. Horror, fantascienza, noir. In quasi tutte si respirava atmosfere gotiche e ambigue.
Era un regista assolutamente innovativo sia nella tecnica che nella scrittura.
A volte, durante il montaggio di un nuovo film, sceglieva di utilizzare una scena spettacolare già vista in un suo precedente film. Tutto questo per non spendere altri soldi. 
Affascinato dai racconti di Edgar Allan Poe, Roger Corman, decide, tra il 1960 e il 1965, di produrre e dirigere otto film ispirati alle sue opere letterarie: I vivi e i morti (1960), Il pozzo e il pendolo (1961), Sepolto vivo (1962), I racconti del terrore (1962), I maghi del terrore (1963), La città dei mostri (1963), La maschera della morte rossa (1964), La tomba di Ligeia (1965).
Come ogni grande regista ha il suo attore feticcio.
E' il 1960 e Vincent Price interpreta il primo dei sette film di Roger Corman, I vivi e i morti.
Poi seguiranno: l pozzo e il pendolo (1961), I racconti del terrore (1963), I maghi del terrore (1963), La citta dei mostri (1963), La maschera della morte rossa (1964), La tomba di Ligeia (1965).
Insieme diedero vita ad un nuovo tipo di personaggio cattivo: non più essere mostruoso ma uomo tormentato e incattivito dalla solitudine.

Il suo ultimo film diretto (Frankenstein, oltre le frontiere del tempo) risale al 1990 dopo diciannove anni di pausa da Il barone rosso (1971).

Dal 1974 ha avuto anche esperienze da attore:
Il padrino parte II (1974) di Francis Ford Coppola, Cannonball (1976) di Paul Bartel, Lo stato delle cose (1982) di Wim Wenders, Tempo di swing (1984) di Jonathan Demme, Il silenzio degli innocenti (1991) di J. Demme, Philadelphia (1993) di J. Demme.

Oggi, l'unico regista che gli somiglia di più, nei generi e nelle atmosfere, è Tim Burton.
Naturalmente, i budget di realizzazione sono notevolmente diversi, ma, questo, non esclude il fatto che Burton sia cresciuto, artisticamente, con un occhio al cinema di Roger Corman.

SUO FILM PIU' FAMOSO: La piccola bottega degli orrori (1960) con Jack Nicholson.

SUO FILM PIU' BELLO: Quelli basati sui racconti di Edgar Allan Poe.

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