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Come immaginavo, niente di buono.
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il prossimo 24 ottobre i genitori adottivi di Corina, Iuliana, Larisa, Madalina e Nicusor, cinque bambini rumeni prima assegnati e poi sottratti alle cure delle famiglie adottive, saranno al Parlamento europeo di Strasburgo.
La vicenda, che ha origine nell'ottobre del 2003, si è ormai protratta fino ad oggi senza che le risoluzioni e le dichiarazioni scritte del Parlamento europeo, ma anche gli appelli alla Corte di Bucarest da parte delle famiglie adottive, abbiano sortito alcun effetto sostanziale.
Le famiglie adottive vivono oggi in uno stato di profondo disagio e si appellano, ormai in ultima istanza, al sostegno e aiuto che gli eurodeputati italiani potranno in qualche modo fornire.
Molto può essere fatto per sollecitare, insieme, i canali opportuni e per porre fine ad una vicenda che sta segnando in profondità le coscienze dei cinque bambini e di altri bambini rumeni precedentemente adottati in Francia e Stati Uniti. Ed è auspicabile che l'iniziativa abbia la più ampia base di sostegno possibile tra tutti gli eurodeputati italiani.
Per questo motivo abbiamo pensato di incontrarci con le famiglie adottive di Corina, Iuliana, Larisa, Madalina e Nicusor mercoledì 24 ottobre, dalle ore 17h00 alle ore 18h30, presso la sala N2.1 del Parlamento europeo di Strasburgo.
Fiduciosi della vostra presenza e certi della vostra sensibilità su un tema tanto delicato, vi salutiamo cordialmente
Giusto Catania Claudio Fava Andrea Losco Nicola Zingaretti
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L'ultima novità è che dall'Ufficio di Claudio Fava, uscirà una richiesta a firma degli Onorevoli Fava, Catania, Losco, Angelilli e Zingaretti inoltrata a tutti i MEP italiani perchè la sottoscrivano come primo atto ufficiale da inviare al Ministro degli Esteri D'Alema perchè si prenda posizione a tutela di questi bambini.
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Arnold Cassola sul tema delle adozioni internazionali
ROMA.-Il prossimo 22 ottobre alcune famiglie italiane andranno a Strasburgo per manifestare davanti al Parlamento europeo ed alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Infatti, queste famiglie testimonieranno le loro vicende circa delle mancate adozioni internazionali.
“Tra i criteri di adesione all`Unione europea figura il rispetto dei diritti fondamentali” ha detto Arnold Cassola “tra questi, essenziale il diritto alla vita familiare che molte persone vedono negato a causa delle procedure di adozione internazionali. Per esempio, in questo periodo è a tutti noto il caso dei bambini rumeni accolti da alcune famiglie italiane che ne avevano auspicato l’adozione”.
Nella dichiarazione scritta n. 23 dello scorso aprile 2006, lo stesso parlamento Europeo aveva esortato le autorità rumene a tenere conto del parere espresso in materia riprendendo di conseguenza l`esame dei fascicoli in sospeso, nell`interesse superiore dei minori, e ad autorizzare le adozioni internazionali quando opportuno.
La stessa convenzione dell`Aja sull`adozione internazionale, ratificata dalla Romania, prevede “le indispensabili precauzioni nella lotta contro il traffico di minori e privilegia l`interesse superiore del minore”.
“Bisognerebbe considerare le condizioni di vita dei minori nonché quelle delle stesse famiglie che intendono adottare un bambino. Aldilà delle procedure stabilite per legge, bisogna sempre ricordare che la cosa più importante è dare una vera famiglia ai bambini” ha concluso Cassola.
Arnold Cassola (cassola_a@camera.it) è professore associato in Letterature Comparate. E' autore e curatore di vari libri e saggi accademici. Nel 1999 è stato eletto Segretario Generale del Partito Verde Europeo, con base a Bruxelles. Oltre al'Italia, dove vive attualmente, ha vissuto a Malta, in Belgio ed in Svizzera
Da aprile 2006 eletto alla Camera dei Deputati nella ripartizione Europa
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Cari amici, non avrei mai immaginato di dover scrivere questa ennesima lettera con la quale chiedere nuovamente il vostro sostegno.Conoscete tutti la vicenda che mi lega ad altre quattro famiglie italiane ed a cinque bambini rumeni ai quali di fatto da quattro anni si nega il più fondamentale dei diritti: avere una vera famiglia.Ci avete seguito e sostenuto durante la manifestazione a Roma del 15 e 23 maggio, vi siete fatti coinvolgere in una campagna di solidarietà che ha dato qualche frutto: l’interessamento personale degli europarlamentari Jean-Marie Cavada e Claire Gibault.La vostra mobilitazione non è stata vana, ha permesso che all’interno del Parlamento Europeo il problema, anche se ben conosciuto, trovasse un altro momento di intensa luce ma, purtroppo da allora più nulla è successo.Per questo motivo, ritenendo oltre che un gesto d’amore un dovere morale non abbandonare questi bambini, abbiamo deciso di manifestare a Strasburgo durante l’Assemblea Plenaria che si terrà dal 22 al 25 ottobre. Saranno presenti al completo tutti i MEP, i più alti vertici del Parlamento Europeo e della Commissione Europea. Per noi sarà l’ultima opportunità per trovare una soluzione al dramma di questi bambini.Vi chiediamo di sostenere questa iniziativa inoltrando, già da lunedì 15 ottobre, l’allegato appello a tutti gli indirizzi sotto riportati (copia/incolla) o collegandovi al sito http://www.chesipermetta.netsons.org/sito/ dove grazie all’incondizionato aiuto dell’amico Celeste Zagheno con un semplice click potrete far sentire la vostra voce solidale a cinque bambini i cui nomi sono Corina, Iuliana, Larisa, Madalina e Nicusor.Vi invitiamo inoltre ad inoltrare questo appello a tutti coloro che conoscete per far sì che uno tzunami di mail colpisca il Parlamento Europeo durante la nostra mobilitazione che costituisce l’ultima freccia all’arco delle nostre umane possibilità.
Grazie di cuore.
Palermo, 12 ottobre 2007
Il portavoce
Vincenzo Macaluso
Potete contattarci ai seguenti indirizzi:
Enzo Macaluso: 3358059090 e-mail: enzo.64@tin.it
La Verde: 3336879351 e-mail: tusani@tiscali.it
SalvatoreAntonio Arato: 3393254133
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04 giugno 2007
Dalle colonne del quotidiano britannico “The People” arriva una notizia allarmante sulla condizione dei minori abbandonati romeni: sarebbe riaffiorata la piaga dei traffici di bambini a seguito dell’adesione della Romania all’Unione Europea, lo scorso 1° gennaio.
Una coppia di giornalisti del “The Sunday People”, nel villaggio rom di Bazau, ha conosciuto famiglie e ragazze madri disposte a vendere il loro figlio per circa 3mila euro. Le cifre si sono rivelate molto più alte nel caso in cui la coppia si è dimostrata interessata a un neonato: 15mila euro è stata la richiesta dei genitori romeni. La Direzione Generale di Assistenza Sociale di Buzau, a seguito dell’inchiesta del quotidiano britannico, ha avviato un’indagine sulle famiglie del villaggio disposte a vendere i loro figli ai giornalisti.
In un paese in cui di fatto l’adozione internazionale è bloccata dal 1° gennaio 2005 – la nuova legge sulla protezione dell’infanzia, infatti, la prevede solo per il minore il cui nonno risiede all’estero – i traffici di minori alimentano il rapimento di bambini da parte delle organizzazioni criminali che si mettono in contatto con le famiglie straniere, disposte a offrire qualsiasi cifra pur di ottenere un bambino. Sono oltre 14.000 i minori che, ogni anno, escono dalla Romania in maniera illegale (.......e per cinque che dovrebbero uscire legalmente ci sono tutti gli ostacoli dettati dalla "sovranità nazionale"......), secondo l’ultimo rapporto dell’UNICEF sulla condizione dell’infanzia nel mondo.
(fonte: quotidiano “The People”)
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Dopo il tam tam (o meglio can can) internzionale delle iniziative del 15 e 23 maggio, arrivano segnali anche dagli USA.
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Inviato da: CoachFactory
il 20/12/2011 alle 09:02
Inviato da: Anonimo
il 23/03/2008 alle 15:21
Inviato da: Anonimo
il 25/12/2007 alle 21:30
Inviato da: fatalrose
il 27/05/2007 alle 19:31
Inviato da: d.tetro
il 18/05/2007 alle 10:37