FlautoDiVertebra

18.01


 Le sue occhiaieraccattarono la pioggiaplasmando sorgenti d'acqua mera.Non sembrava contristarsi.In prestito diede alla naturaalle nugole addensate massicce d'autunnoil suo dermacome alveo in cui affogare.Non la terrasempre medesima a sé stessasempre disposta ad astergersial primo sole.Per la prima volta si avvertìnon più martire di un egoismo oriundofatto di ore, minuti e secondi.Pluvia, sole o caligine.Come mai in passato, si sentì un punto.Un punto nell' Universo.Utile quanto un singultoa stomaco cavo.