FlautoDiVertebra - Funzioni mnemoniche scomposte
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12.00

 Fossi d'accapo quel gheriglioper accosciarmi di luce obliquaIssata dentro un pugnodi embrionale tepenteAvanzerei fiati alla tenebrasquagliati d'amniotico stuporemac'è immoderato scuro da scontareeccedente cuore d'abbandonaresmodata mente da obliareL'uscio inanemente mi resta al palmoad un passo soltanto disgiunta lucedai miei arti inferiori.
 

6.00

E' quando si protrae l'attendereche mi congiungo al silenziocome rimboccarsi nelle iridi il plenilunioIn veridicità ingurgito gli orizzonti, tutti,l'eclatante fragore del maree dell'esistenza unicamente il fulgoreNella metamorfosi le paroledimorano quest'orbe terracqueoin un linguaggio che il mondo misconosceEppure la replica è la voce stessaguadata dalla follia lungo il tragittoCristallizzarsi è il confine ultimotra il mare e…
 

9.22

 Di questi fori d'ossa ti serbo nel pianto,al tepore degl'inverni saltati issatie le tue frasche~braccia infrantesu questo cielo infetto,i polsi, pugni in tasca, sull'anche battonoe decede il versospennellando un sogno pendulo di capovolto sovvertito rigurgitomentre mi dimezzi in parti imparibulbi oculari e bocca,un rifratto di carne soggiacente.
 

14.56

 Lo strascico d'ecchimosi ed'olezzi oleati trasuda dalle ossail sapore cuprico circuisce il fiatostrema ad un passo dal verbo.Un atto d'ossequio al dermaun sentiero corposoun montare e approdare tra le carnirimescolando le viscerenegli aliti dei polpastrelliavvinghiando ombre alla pelle sudatacon sguardi molli e smilze gocce a tallonarci.Sono in letargia enei tagli dove bruca il languorerieccheggia gravida…
 

9.31

 Nulla nebulizza al cospettodelle lacrime che soffondiamoda probi e iniqui.Si reperisce rifugioin questa rorida protezioneche ci lascia respirare privi d'ossigeno.Tutto è adunato nella purificazionedi memorie che sanno ragguagliarci.In assenza di ascose nebbiepalesiamo eternità nelle carezzedelle nostre imperituritàtra le voci della pioggiache tonferanno dopo noialtri.
 

9.31

 Talvolta, sull'orlo della notte, si resta in bilico e non si spira. Si sosta dentro un singolo respiro oblungamente, nel giorno mai adempiutosi vede l'uscio spalancato da un urlola mano che lesiona con una meticolosità rasente alla dolcezza. Così, si trascorre digiuni dal primo sangue fino a qui, sino ai palpiti che afferrano tornando ad…
 

15.05

Ad enumerare i danni mi limito,dalle dita dei piedi debutto, scortando le curve delle diafane dita, alle vene che percorrono il reticolato frangibile del dorso muscoli tesi schioccano all'ombratalvolta li seguo quei nerbi sono un tumulato porto di atti inevasie ascendo le caviglie, sogghignando degli abbrivi e alle stramazzateincolume nel fiato forse, ma non nella…
 

12.56

 Mesmerica IAiutami a discernere Geennache si contrae nel cardiopalma di taluni pulviscoliche intirizziscono in cortili flessi sul cuorecondense rettilineequesto aver vita smembrata dal ventre.Mesmerica IISono la belluina ieraticanei dedali ferrosi del mio/tuo buiola conflagrazione antidiluvianadelle tue cosce con le mie.Mesmerica IIITi denudo a malapena la parolain un tempo in disequilibrioriaffiorarenella nitidizza dei polpastrellitrasmigrando vocenei fori…
 

19.17

 Il punto del foglio dove fluisce inedito il polpastrellosullo squarcio del cranio e si reclina in un riflesso lustro dolentetrovo fori all'orizzonte uno smantellarsi che lacera, lembo contratto nel rostro di corvo, che tira e aggroviglia le vene in gocce di piantoil pensiero si raggrinza come alluminio accalorato,ti favello a notte incavata delle ossa e…
 

14.42

 La paura cagionevole di una stabilità congruentepiomba in questuante apneustìa d'ossigeno. Idilliaco.[Mancante]Foglie dalle indorate membranead un filo appese, tremulano rifratte ai rami.In contrappeso, su di uno sperduto autunnoscerpato alle radici, rifondono visioni riottosespeculari, distoniche, di una distante risurrezione.[Ammorbata]Affollano fosse stipatespettri impediti, imbelli a mantenere il distacco.Frattanto piove e aumenta l'attesa[D'ossa e frattaglie]Non basterebbe un colpo…
 

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