FlautoDiVertebra

14.42


 La paura cagionevole di una stabilità congruentepiomba in questuante apneustìa d'ossigeno. Idilliaco.[Mancante]Foglie dalle indorate membranead un filo appese, tremulano rifratte ai rami.In contrappeso, su di uno sperduto autunnoscerpato alle radici, rifondono visioni riottosespeculari, distoniche, di una distante risurrezione.[Ammorbata]Affollano fosse stipatespettri impediti, imbelli a mantenere il distacco.Frattanto piove e aumenta l'attesa[D'ossa e frattaglie]Non basterebbe un colpo di rivoltellaad annientare, a spazzar via ciascuna condensa.Non soddisfarrebbe una cordapendula nel vuoto a ristabilizzare un equilibrio in disavanzo.[Si stramazza a prescindere]Sono stata sgravata lungo il fusto caduco di un fiore avvizzitoper le tinte oltremodo sgargianti.S'è fatta notte. E ne scorgo tuttora le forme.