FlautoDiVertebra

9.22


 Di questi fori d'ossa ti serbo nel pianto,al tepore degl'inverni saltati issatie le tue frasche~braccia infrantesu questo cielo infetto,i polsi, pugni in tasca, sull'anche battonoe decede il versospennellando un sogno pendulo di capovolto sovvertito rigurgitomentre mi dimezzi in parti imparibulbi oculari e bocca,un rifratto di carne soggiacente.