Vicoli accecati dal sole
freddo è il vento sul viso
il mare risacca lontano
lontano
rimestando ciotoli sparsi
ti tenevo la mano
per non scivolare
sulle chianche bagnate
sei morta a vent'anni
e non t'avevo cercata
l'ho chiesto
all'impiegata delle tombe
dove era perso il tuo marmo bianco
mi ha guardato con occhi come i tuoi
lunghi e orientali
come quelli delle donne nei paesi di mare
che spiano dal buio delle porte socchiuse
su vicoli e muri accecati dal sole
dipinti di bianco
freddo è il vento sul viso
mentre andiamo su chianche bagnate
ti stringi per non scivolare
come un canto arabo una madre richiama il bambino
quando il sole sparisce
adesso dobbiamo andare
Inviato da: arnica.2008
il 18/08/2008 alle 15:10
Inviato da: flaviaegiu
il 17/08/2008 alle 00:01
Inviato da: vitapulita
il 09/07/2008 alle 14:38
Inviato da: ginevra1154
il 09/07/2008 alle 00:39
Inviato da: ginevra1154
il 05/03/2008 alle 21:30