Questi giorni crudi e spietati scorrono e avvelenano il mio spirito, ma le mie volontà non ne restano stritolate, anzi... sembrano riemergere, rifiorire dopo essere state schiacciate... La forza della vita è prepotente, non ci chiede mai il permesso per nascere. Chi sono io per poter decidere la morte di chi non ha fatto nulla per meritarselo?
Questa presenza è nella mia pancia, ma non ha chiesto lei di nascere, non ha chiesto lei di essere qui dentro di me, ora...
Se io esisto, ad esempio, è perché mia madre, trovatasi in una situazione analoga alla mia in un'età molto più verde, ha lasciato che io nascessi. Non riesco ad immaginarmi come il risultato di una scelta. Io esisto perché ero così da sempre, da quando sono comparsa nel suo utero. Non sono stata quello che ero e che oggi sono solo perché sono nata e mi sono formata dentro di lei. Sento che un tempo ero tutto questo in un punto molto piccolo. Le mie lacrime erano già pronte per sgorgare dai miei occhi, i miei sorrisi erano già così piegati e le mie passioni erano tutte raggomitolate in me, pronte per aprirsi insieme alla mia vita.
La dimensione non sconta la grandezza di una vita.
Questo punto che esiste adesso dentro di me è già tutto, è già vita che chiede di essere replicata nei suoi infiniti multipli e significati.
Tu che sei già presente,
ma invisibile in me,
hai già tutto per compierti.
Tu speri solo di poter restare
perché solo la morte
ti può portare via da me.
La disperazione di non poterti tenere mi dilania i pensieri. Non posso far finta di niente perché tutti i miei sguardi sono già stati destinati a te.
Oggi ho deciso che domani chiamerò il dottore per prenotare il giorno dell'intervento. La mia famiglia non mi può aiutare e, se non voglio rimanere in mezzo ad una strada con te, forse è meglio risparmiarti una simile e penosa vita..
Ma.... mentre che i giorni passerano e mi avvicineranno a quel giorno in cui dovrò dirti addio, io proverò a ribaltare il mondo per concepire "l'impossibile possibilità" di averti lo stesso...
Voglio vederti uscire
da me
e sentirti
morbido tra le mie braccia,
mentre squallido
sarebbe
immaginarti liquido
scorrere
tra le mie gambe
immobili
mentre urli
quello
che qui
non potrò mai sentire.
Farò tutto quello che è in mio potere per averti. Rinuncerei a tutto nel mio futuro se solo in questi giorni riuscissi a trovare un'alternativa alla tua morte.
La nostra società dovrebbe tutelare di più la vita, il valore della maternità e non negando l'aborto, ma facilitando le condizioni di chi ha difficoltà a manterene un bambino, ma vorrebbe tenerlo.. E' come uccidere anche la madre, oltre che il figlio. Quante donne potrebbero dire così di no. Non credo che molte di quelle che l'hanno fatto non si sarebbero fermate. Se ciò avvenisse meno sangue innocente scorrerebbe sui lenzuoli bianchi e freddi di uno squallido lettino di ospedale.
La vita
stringe il cordone
delle mie volontà.
Buonanotte mio angelo.
Forse madre
Inviato da: abusisessuali
il 16/09/2008 alle 11:51
Inviato da: manisia
il 14/09/2008 alle 11:01
Inviato da: lapostadiluna_7
il 13/09/2008 alle 09:25
Inviato da: semprelibera_2008
il 13/09/2008 alle 01:22