Il figliolprodigo

infinito


Per sempre!Io t'odio?!... Non t'amo pių,vedi, non t'amo... Ricordi quel giorno? Lontano portavano i piedi un cuor che pensava al ritorno. E dunque tornai... tu non c'eri. Per casa era un'eco dell'ieri, d'un lungo promettere. E meco di te portai sola quell'eco: PER SEMPRE! Non t'odio. Ma l'eco sommessa di quella infinita promessa vien meco, e mi batte nel cuorecol palpito trito dell'ore; mi strilla nel cuore col grido d'implume caduto dal nido: PER SEMPRE! Non t'amo. Io guardai, col sorriso, nel fiore del molle tuo letto. Ha tutti i tuoi occhi, ma il viso... non tuo. E baciai quel visetto straniero, senz'urto alle vene. Le dissi: "E a me, mi vuoi bene?""Sė, tanto!" E i tuoi occhi in me fisse. "Per sempre?" le dissi. Mi disse: "PER SEMPRE!" Risposi: "Sei bimba e non sai Per sempre che voglia dir mai!" Rispose: "Non so che vuol dire? Per sempre vuol dire Morire... Sė: addormentarsi la sera:restare cosė come s'era, PER SEMPRE!" (Pascoli)