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Ultimi Commenti

counselor63
counselor63 il 14/02/11 alle 22:29 via WEB
Ciao Anna e grazie per aver raccontato una tua esperienza non facile da esternare. A quanto da te scritto vorrei aggiungere quanto segue. Solitamente quando una persona cara ci lascia, al di la del fatto che il dolore ci invade per una coseguenza naturale del distacco fisico, lo stesso dolore potrebbe appesantirci ulteriormente perchè emotivamente è come se sentissimo che qualcosa è rimasta incompiuta nel rapporto con la persona scomparsa. Infatti, possono anche nascere rabbia e/o sensi di colpa, che hanno avuto origine nella relazione stessa o ciò che rappresentava per noi l'altra persona. Potremmo quindi sentire ancora di non riuscire a staccarci da essa, vincolando noi e l'altra in una ulteriore relazione sofferente. Quando riusciamo a placare, ovvero ad accogliere la sofferenza, accettando la relazione che abbiamo vissuto con il nostro caro, perdonandoci e perdonandogli eventuali esperienze negative, siamo anche in grado di lasciare andare liberamente, nella dimensione in cui ora il nostro caro si trova, verso la sua strada e riprendere serenamente la nostra. Cordialmente Massimo Catalucci
 
retrogustoamaro1
retrogustoamaro1 il 14/02/11 alle 14:47 via WEB
Buon pomeriggio Massimo beh parlare di un lutto non è mai semplice,bisogna prima accettarlo,vivere il dolore in pieno per poi uscirne e guardare al futuro.Di perdite ne ho avute ma credo che soltanto una mi ha lasciata il segno...nel 2003 è finito il primo fratello di mio padre.Sai una di quelle persone con cui non hai un gran legame ,o magari se c'è è quasi imposto dal fatto che tutte le feste le trascorri insieme, incluse le vacanze estive...dopo una lunga agonia è finito nel letto di casa sua...in una camera che era divisa dalla mia (le case erano confinanti)da una parete molto sottile.Praticamente ho condiviso con lui l'intero calvario.La notte che finì avvertii io i miei genitori ,per le ragioni che ho detto prima,e la stessa notte io caddi in una profonda crisi da panico e glaustrofobia,esattamente nel momento in cui mi chiesi dove fosse ''finito'' e come stava ora che i dolori erano finiti...da quel momneto mi porto dietro questa 'fobia'' ma solo dal 2005 circa riesco a gestirla...certo ci sono momenti in cui non riesco ma...devo con 2 bimbi!Da quella notte mi pongo domande a cui spesso non so dare risposte,da quella notte io ho capito che il distacco è stato forte...forse perchè è avventuo in una età dove ti aspetti che ceete situazioni le sai gestire ma poi ti rendi conto che non c'è età...a 23 anni ho avuto la mi prima perdita e la consapevolezza di soffrire di attacchi di panico,ansia e glaustrofobia.A 34 anni ho consapevolezza che la morte di mio zio mi ha aiutato a combattere sofferenze chiuse dentro da troppo tempo,uscite al primo segno vero di debolezza...la sofferenza di quel momento nel vedere mio padre piangere per la prima volta come un bambino. Anna
 
counselor63
counselor63 il 11/02/11 alle 19:05 via WEB
Ciao ricciolasagittario, scusa se rispondo solo ora ma il tuo gradito commento mi era sfuggito. Perdonami!!! Credo che ogni nostra azione comporti un impegno e investimento di energie, fiscihe, psichiche ed emotive. Il mio post voleva solo puntare l'attenzione sulla capacità di motivarci in particolare in situazioni difficili. Sappiamo che quando tutto va bene siamo abbastanza capaci di cavalcare l'onda positiva. I problemi nascono quando viviamo situazioni avverse.....è quello il momento di ricercare nuovi stimoli, da soli o con qualcuno che può aiutarci a trovarli.....Credo che nell'esistenza di ogni essere umano, l'importante sia prendere sempre in mano il timone della nave della nostra vita e dirigerla dove veramente desideriamo, in considerazione naturalmente delle nostre potenzialità. E mi sembra di capire che tu sia sintonizzata su questa frequenza...o sbaglio? Cordialmente Massimo Catalucci P.S. hai letto il mio ultimo articolo "SEQUESTRO EMOTIVO"? (vedi questo link: http://blog.libero.it/ForumCounseling/9858932.html )
 
counselor63
counselor63 il 10/02/11 alle 11:58 via WEB
Ciao Rosaria, come sempre sei molto generosa attenta. E' vero, sono molto appassionato del mio lavoro e questo credo che favorisca ulteriormente la risoluzione di molti problemi emotivi che la persone mi sottopongono quando si presentano in Studio da me. Un Caro Saluto. Massimo
 
counselor63
counselor63 il 10/02/11 alle 11:53 via WEB
Gent.mo Corrado, la ringrazio per il Suo gradito commento. Qualsiasi disagio che viviamo in età adulta, ha sicuramente una radice in qualche nostra esperienza passata. Lo sviluppo della personalità di un essere umano passa anche attraverso la fase di siluppo sessuale, per cui credo possibile che alcuni dei disturbi da te citati possano trovare riferimenti in questa fase specifica di crescita di una persona. L'esperienza con la propria sessualità nella fase dello sviluppo, è sicuramente importante per la qualità di vita di un adulto. Il fatto che sia difficile affrontare dall'esterno un problema legato alla sessualità, non significa che non sia possibile (parlo per esperienza nel mio campo). E' sicuramente un argomento delicato che va affrontato gradualmente e principalmente quando la persona è pronta per farlo. Per questo è importantissimo che la persona che intende avviare un processo di riequilibrio, come tu indichi, trovi nel profesisonista a cui intende affidarsi, una persona di cui possa fidarsi. Credo che questa sia la base da cui partire. Punto molto sull'aspetto del rapporto umano umano tra il professionista e il suo asistito, perchè ognuno di noi prima di essere persona e sviluppare la sua personalità nel contesto sociale in cui nasce e vive, è un essere umano che ha come primo bisogno emotivo quello di sentirsi accolto e protetto. Ecco quindi che il rapporto inizale di fiducia di cui parlo, diventa elemento fondamentale per il buon proseguimento della relazione profesisonale di aiuto, che nel mio articolo evidenzio nell'attività di Counseling. Cordialmente Massimo Catalucci
 
counselor63
counselor63 il 10/02/11 alle 09:59 via WEB
Ciao Rita. Grazie della Tua Attenzione. Nel Tuo breve commento metti risalto un aspetto importante dell'esistenza di una persona...l'accettazione serena delle esperienze vissute, mentre sei in grado di continuare a guardare avanti con propositività. Cordialmente Massimo Catalucci
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Rosaria Miraglia il 09/02/11 alle 21:14 via WEB
Un post illuminante, chiaro ed esaustivo sui disagi, sulle sensazioni di disorientamento, di inadeguatezza che spesso viviamo, nostro malgrado. L'abilità di controllare le emozioni, gestire al meglio le relazioni sono traguardi che appaiono raggiungibili e semplici per alcune persone o in alcuni periodi della vita mentre in altri momenti sembrano lontani, difficilmente raggiungibili. Il tuo lavoro e la professionalità con cui lo svolgi sono di grande aiuto a molte persone, questo è certamente molto gratificante per te Massimo. Con grande stima, Rosaria
 
susannacasta3
susannacasta3 il 09/02/11 alle 16:44 via WEB
. Sinceramente ne ho passate di tutti i colori ma a 72 anni ho gettato tutto dietro le spalle e il più delle volte sono serena perchè niente è dipeso da me! comunque ho letto volentieri ritrovandomi in tante cose.... grazie RITA
 
bikehotel
bikehotel il 09/02/11 alle 15:44 via WEB
secondo me buona parte degli stati d'ansia e dei disturbi comportamentali nascono da una vita sessuale disordinata o inappagante per effetto di una cattiva educazione o di esperienze dannose...da qui la necessità di riequilibrare la propria esistenza anche se rimane difficile intervenire dall'esterno...comunque in bocca al lupo,spero che tu possa essere di qualche aiuto.. Corrado Zucchi
 
counselor63
counselor63 il 09/02/11 alle 15:13 via WEB
Buongiorno a Te Anna e grazie per il tuo gradito commento. Oltre ad occuparmi di Counseling con un mio studio privato ( http://www.studiocounseling1.beepworld.it ), svolgendo la Libera Professione di Counselor, sono anche coordinatore per la SIAF (vedi http://www.siafitalia.it )del Centro Italia e partecipo attivamente alla Supervisione delle Scuole di Counseling per l'accreditamento presso le Associazioni Nazionali di Categoria ed alla divulgazione del Counseling nel nostro paese. Sarei molto curioso di conoscere le tue impressioni in merito all'esperienza che farai nel progetto che verrà attivato nella scuola di Tua figlia. Posso dirti che il Counseling se svolto professionalmente è un valido aiuto Sociopsicoeducativo per la crescita della persona, quindi un valido strumento integrativo per la formazione scolastica. In attesa di ricevere le Tue impressioni in merito all'esperienza che andrai a fare Ti invio un Cordiale Saluto. Massimo Catalucci
 

 

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Conoscere, Riflettere, Scegliere come Agire Liberamente


scritto da 

Marilina Ciricillo

giornalista e scrittirce

 

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