Ho sonno. Ho fame. Tutto è fermo. reso immobile dal tempo. Scritto dal passato e intorpidito dal futuro.Avrei voglia di strappare un foglio e accartocciare i pezzi,poi gettarli come coriandoli.Non so in che direzione sto andando,se le scelte passate sono quelle giuste. Tanti dubbi. Un po' di dolore. Forse è ora di chiudere tutto e seguire il mio cammino senza paura. Sarà dura ma ne varrà la pena.E' tutto così confuso. L'amore è offuscato,s'intreccia con la tristezza e l'insofferenza. Non sto ne bene ne male,il fatto è che non sto. Troppe bugie a cui ho creduto e le illusione che ho ceduto hanno fatto di me una persona fragile. Post precedente: Ogni vita merita le ali <--- Il post 77 è defunto. |
Ogni vita merita le ali E' un post che segue il filone logico del precedente,in quanto in queste settimane ho scritto pagine e pagine word che sono centrate principalemente solo in quel punto: La libera espressione mescolata alla cura che giorno dopo giorno vivo in me. Non sopporto chi ti vuole cambiare!Non c’è padrone, perché ogni vita merita le ali .L’unico modo per essere consapevoli del proprio volersi bene è amare e stare in pace con se stessi. E’ da qualche anno che cerco di curarla in qualche modo questa sensazione molestante,una sorta di “disagio” interiore che non mi permette di stare bene prima di tutto con me, e poi di riflesso con gli altri. E’ assurdo. Affaticante. Con il passare del tempo si matura,le esperienze passate ti fanno maturare,crescere,fiorire. Puoi sbattere la testa contro il muro,1,2,3 miliardi di volte ma alla fine capisci che non ne vale proprio la pena e che la vita deve essere vissuta con più spensieratezza e tranquillità. Si chiama amor proprio. Mi trovo in una fase,forse non è nemmeno una fase,ma è semplicemente un breve periodo o per di più solo giorni, che il puzzle del mio modo d’essere è esploso,perdendo ogni pezzetto nel vento. Quasi come un rimescolamento delle carte, un voler cambiare in positivo,da solo, senza influssi che possono colpire la mia momentanea fragilità. C’è tanta gente sorda là fuori che non sa ascoltare,non vuole capirti, gente (un po’) egoista. Cerco la strada che mi permetta di star bene ,un’altra volta,pensavo di averla trovata,ma mi rendo conto ora che stavo solo fingendo a me stesso. Cerco equilibrio,crescita, non c’è età per smettere di imparare e non c’è età per smettere di sognare! Ognuno solo con il proprio cammino,la propria esperienza fra le mani, siamo sulla stessa barca,tutti quanti. Alla ricerca di se stessi. E se uno non riuscisse a trovare quello che è realmente ,questo può essere un dilemma. Ogni giorno porta con sè un insegnamento, ogni accadimento nasconde una lezione da imparare. a volte ci chiediamo perchè capitino certe cose, perchè le persone siano cattive con noi, perchè non ci sia comprensione. Post precedente: Chiamatelo "Qualcosa" <---- |
Scrivi. lascia che qualcosa in te si muova.Lascia una traccia. Scopriti anche se fuori fa freddo.C'è neve,ma c'è anche il sole. Parole che dico al momento sbagliato, non sono una persona che si fa amare così di colpo, non lascio spesso un canale che possa mettermi in comunicazione e in contatto con gli altri,con la gente, con le persone che mi stanno attorno. Volere di più da se stessi è uno sforzo, a volte è una ragione di vita. Il 2007 mi ha portato via una persona in più da amare. Ne ho ritrovata un'altra,ma mi manchi nonno. Non dico mai la cosa giusta,non faccio mai la cosa esatta perchè ho paura di sbagliare,di ferire.Non credo di essere al sicuro.Quanta gente,ed io a disagio che mi chiedo che cos'ho che non va?Vedo che ti avvicini,cosa cerchi da me?Sesso?Amore?Perdono? Vuoi che ti spiega come sono fatto? Vuoi che ti spiega come è fatto il mondo? Ora basta avere, è meglio dare, sentirsi migliori in un mondo che appartiene solo ai peggiori.Nessuna parola può giustificare il male che mi fai,vorrei colmare le distanze come i miracoli e trovarti più vicino a me e ricominciare e lasciare andare cio che sento. Sono al limite, a me importa che ti chiedi cosa senti dentro te. Una parola può tradire l'emozione che hai. Fammi vedere la scintilla nei tuoi occhi lucidi,come quest'estate, so solo che come me non saprebbe amarti nessuno mai! Ora basta.C'è qualcosa che inclina i rapporti,deve essere nell'aria,una sostanza che ti da speranza e poi ti colpisce in faccia. Capire.Ascoltare,Amare.Soffrire.Perdonare.Emanare suoni,che abbiano il senso di essere ascoltati,di essere considerati e introdotti dentro te. Parole che vanno ricordate,parole che cambiano. Il silenzio è l'unico modo per non far tacere l'ignoranza,è l'unico modo per arrivare al capolinea. Sentirsi morire perchè non c'è speranza.Voglio luce chiara che mi porti da qualche parte,chiudere gli occhi e vedere con le sensazioni che ho e abbiamo.Sembra la guerra, anche dove non cadono razzi, è come una guerra. Una guerra che conduciamo contro noi stessi con ogni piccolo gesto quotidiano in cui dimentichiamo chi siamo e dove siamo, tutti. Cerchiamo il coraggio e la volontà, e guardiamo il cielo che è ancora visibile nella nostra aria sporca, lì c’è già spiegato tutto, basta concedersi di seguirsi e non lasciare più che ci prendano in giro, perché le cose così proprio non vanno.Che tenerezza la colpa di essere liberi. |
per 5 giorni scappo in Francia,vado a trovare Carla Bruni e N.Sarkozy. Itinerario 1°giorno arrivo a Chiasso,la Svizzera e Basilea. Destinazione Via Besancon e Digione per Auxerre,città d'arte e di storia della Borgona. 2°giorno Partenza per Parigi,visita panoramica della città:Opera,Place Vendome, Champs Elysées,Arco di Trionfo e Palais Chaillot con lo splendido panorama sui giardini del Trocadero e la Tour Eiffel. Proseguimento per Place de la Concorde, les Invalides,la scuola militare,il Parlamento e i giardini delle Tuileries. Alla sera minicrociera sulla Senna con i Bateaux Mouches. 3°giorno Direzione Versailles,visita guidata degli interni della reggia e dei giardini. Pomeriggio rientro a Parigi e visita guidata dell'Ile de la Cité, cuore antico della città e culla della sua storia millenaria,con la Cattedrale di Notre-Dame(interni). Continuazione del tour panoramico in bus: il Pantheon, i giardini di lussemburgo, il Quartiere latino, Place de la Bastille, il Quartiere del Marais. 4°giorno Louvre, il museo più famoso al mondo, che custodisce operi di inestimabile valore come la Gioconda di Leonardo da Vinci. Pomeriggio visita individuale. 5°giorno ritorno nella grigia nebbia cremonese. |
Post n°72 pubblicato il 22 Dicembre 2007 da Myself_88
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La lista non escludo che potrebbe continuare. |
Qui è dove ho consumato la mia tenera e venerenda età. qui ho passato l'infanzia a scrivere sui muri cercando la chiave della mia libera espressione. ho studiato il corpo umano,millimetro per millimetro tagliando pezzi di corpo. per chi mi faceva arrabbiare mozzavo il mebro e poi a quel punto non mi serviva più, per cui lo buttavo giù dalla finestra, dritto dritto sull'asfalto freddo della strada dove a tarda sera arrivavano le puttane con le loro labbra rosse silliconate. ho perso la verginità in questa scatola,sverginandomi e riverginandomi ogni volta che m'innamoravo e mi disinnamoravo. tagliavo la testa alle bambole di mia cugina,lei piangeva mentre io mi divertivo, m'innervosiva l'espressione di quelle stupide cianfrusalie di pezza e plastica. c'era chi mi spiava da quella stanza. sconosciuti che erano incuriositi dalla mia piccola vita. entravano ed usicvano quando gli pareva. a loro piacimento,senza chiedermi nemmeno il permesso,senza bussare alla mia porta. una luce rossa sul soffito per rigenerarmi,è l'unico colore che mi fa stare bene, assorbe energia per poi scagliarmela di nuovo addosso. le pastiglie sono finite lì per caso. forse antidepressivi.forse viagra per gli over cinquanta. forse prozac.forse caramelle. quella stanza ormai appartiene a un essere diverso da quello che sono adesso. ognuno tiene e conserva il proprio passato per trarne beneficio. io lo esorcizzo attraverso la scrittura,la mia vera chiave di libera espressione.tutti dovremmo averne una con lucchetto. quello che sono e quello che sarò. qui è dove ho partorito il mio alterego,insanguinando le pareti d'esperienza. ho consumato la mia bocca,affogando capolavori che dipingevo attraverso la saliva. di notte ero geloso, era difficile addormentarsi là dentro,parlavo e l'eco delle parole si faceva sempre più lontano.liberando il sorriso ho di nuovo dato alla luce il vero essere. basta dolore.la sofferenza ha decisamente stancato. i lati oscuri mi hanno stufato. i pezzi di carne marcia che vogliamo raccontare sono ridicoli.il buio mi ha sempre fatto paura e per questo ho sempre voluto raccontarlo. ma adesso che so dormire con la luce spenta posso fare a meno di tediarvi con racconti sul buio e sulla paura. la felicità non costa niente e l'infelicità costa invece tanto. i vestiti neri non vanno più di moda.il sangue, lo sperma, il muco, la merda, hanno completamente rotto. io voglio raccontare la felicità, che spesso molti confondono con la gioia o la serenità. raccontare la felicità è molto difficile, perchè non esistono parole per raccontarla, a differenza dell'infelicità. |
Io sono sfortunato sono figlio del peccato Non c’è rispetto! Ognuno è influenzato dall’altro. Dalla terra che ci circonda e dall’acqua che ci bagna. Dicono che c’è di più, dicono che ci aspetta il paradiso, un luogo indefinito, l'eden esiste,ad ascoltare i preti e la chiesa. Forse io non lo vedrò, dicono. |
Post n°64 pubblicato il 13 Dicembre 2007 da Myself_88
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Alcune canzoni rimangono fisse nella tua testa,non le puoi togliere. Sono indelebili. Impresse e scalfite nelle tue piccole orecchie. Canzoni che ti portano a ricordare,che ti catapultano in un leggero passato. Purtroppo le mie ricerche internettiane si sono concluse quando con molto stupore e rammarico mi accorsi che youtube non forniva questa bellissima melodia di Graziani. Peccato. Per chi fosse interessato ad ascoltarla,consiglio di scaricarla download. Mi ricordo il suo viso, scuro come un temporale viso tondo da cherubino in un giudizio universale bionda come una svedese e fianchi teneri per giocare un metro e sessanta di dolcezza ma nata anche per comandare. Dada aveva un dono grande, quello di saper parlare e a convincere la gente nessuno la batteva e a trovar conforto in tutto quello che diceva era assai più facile che bere un bicchier d’acqua. Dada è buona, Dada è buona, Dada è buona assai Dada ti butta giù, ti tira su, ti cava fuori dai guai Dada è buona, Dada è buona, Dada è buona assai. E fu così che si innamorò di Ivette senza tette fu un rapporto torbido fra cugine strette "Oh Ivette, Ivette, Ivette, Ivette, Ivette senza tette smetti di bucarti, hai solo quindici anni ma non vedi che ti guardo, ma non senti che ti parlo non ci andare, non lasciarti andare, io ti guarirò non andare più da loro, la tua vita è importante questa volta, te lo giuro, andrò io al posto tuo" Dada è buona, Dada è buona, Dada è buona assai Dada ti butta giù, ti tira su, ti cava fuori dai guai Dada è buona, Dada è buona, Dada è buona assai. E andò così all'appuntamento, si presentarono due balordi spalle larghe da facchini e naso a becco come corvi la presero nel mezzo, la chiusero a chiave in una stanza e poi giù botte come se piovesse e droga in abbondanza. E il tempo scivolava sulle braccia fredde, i buchi sulla pelle più non la voleva più la desiderava poi le dissero "Vattene, vai per la tua strada ma non t’illudere, ritornerai, ormai tu sei come noi" E invece no... Dada è buona, Dada è buona, Dada è buona assai Dada ti butta giù, ti tira su, ti cava fuori dai guai Dada è buona, Dada è buona, Dada è buona assai. E se tu le vuoi incontrare, uguali come gocce d’acqua Dada la grande e Ivette senza tette, le due cugine strette Una canzone di Ivan Graziani |
Un Cortigiano: un uomo che vive a corte Un massaggiatore: un fisiokinesiterapista Un professionista: un uomo affermato nel campo del lavoro Un uomo di strada: un uomo duro Un uomo senza morale: un politico Un uomo pubblico: un uomo famoso, in vista Un uomo facile: un uomo con il quale è facile relazionare Un intrattenitore: un uomo socievole ed affabile Un adescatore: un uomo che coglie al volo persone e situazioni Un uomo molto disponibile: un uomo gentile |
Pochi giorni fa, le mie labbra si sono scontrate con quelle di una ragazza. La prima volta che ho baciato nel senso più vero una persona del sesso opposto.Mi andava,mi divertiva, il gusto del diverso alimentava l’istinto. Lei è mia amica, ed esplorare gli altri e noi stessi non (ci) ha mai fatto spavento. Anzi incuriosiva noi e gli altri , la fantasia arrivava alle stelle. Abbiamo fatto sesso in 3. Lui era bisessuale, un bel viso, il corpo longilineo e poco elaborato, era un po’ stempiato per essere così giovane. L’attrazione e la voglia crescevano se io pensavo a Dino e lei a uno dei suoi attori più amati con cui si masturbava quando era carente d’affetto. Conosco i suoi seni piccoli, leggeri. Mi toccava le labbra, e mi diceva : “hai una bocca rossa fragolina,morbida, da morsicare, chissà come lì fai impazzire gli uomini quando prendi e mangi la loro foresta. Hai delle labbra perfette, vorrei essere gay per poterti amare fra!” Sono state parole rovinate dallo squillo di un cellulare. E’ un’amicizia speciale quella che ci lega,intima, delicata, non potete immaginare neanche quello che succede tra le mura di una camera da letto fra una ragazza malatamente etero e un gay convinto. La fantasia si perde nel concreto. Un rapporto emotivo,Introspettivo. Ricco di falso porno,perchè è amore, è volersi bene! E chi si spaventa per queste scene forse dovrebbe guardare prima dentro se stesso e poi giudicare. |
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Inviato da: briciolabau
il 28/12/2008 alle 19:48
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il 07/11/2008 alle 23:42
Inviato da: sensual121
il 25/09/2008 alle 14:46
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