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31 Luglio 2013- 8 agosto 2013 Spagna e Portogallo con Gerri.(1/2)

Post n°34 pubblicato il 09 Gennaio 2014 da FraZigno

 

 

Madrid, Cordoba, Siviglia, Lisbona (via Faro) e Porto! 1312 km con treni e autobus, anche notturni! Il costo del viaggio: 550 euro volo compreso.


31 luglio Arco-Bergamo-Madrid

 

Lasciamo Arco alle 5.00 della mattina, il Sole sta ancora riposando dietro alle montagne del Baldo. Decidiamo di prendere l'autostrada. La strada che percorre la sponda bresciana del Benaco è poco affidabile, un piccolo intoppo e addio aereo.

Arriviamo a Bergamo alle 7.00, troviamo il parcheggio low cost e con una navetta raggiungiamo l'aeroporto. Il tempo a disposizione prima del decollo lo utilizziamo per far entrare i nostri zaini nel “prova bagnagli” della Ryanair prima del check in. La Ryanair è intransigente, se il bagaglio a mano supera le dimensioni consentite si deve pagare una corposa maggiorazione al costo del biglietto. Escluso un ritardo dell'aeromobile di 40 minuti, tutto fila liscio e alle 10.15 decolliamo.

Atterriamo a Madrid alle 12.30. Dopo circa un'ora di viaggio e tre cambi di linee metropolitane, arriviamo in Puerta de Sol, il cuore della città madrilena. Sono le 13.45. Il caldo è soffocante e umido. Troviamo comodamente l' Hotel Casa de la Plaza, la pensione che ci ospiterà due giorni nella capitale spagnola. Accusiamo già un po' di stanchezza e quindi decidiamo di riposare un’oretta al fresco del condizionatore in hotel. Usciamo verso le 15 alla ricerca disperata di una birra ghiacciata. Troviamo un bar poco distante dalla pensione e, oltre a dissetarci con una cerveza ghiacciata, mangiamo un’ottima specialità spagnola: il bocadillo di calamari (panino con calamari fritti).

Sazi e dissetati, ritorniamo a Puerta del Sol, dove Gerri fa la foto con l'orso, il simbolo della città di Madrid (mentre scatto noto una certa somiglianza tra la statua e Gerri). Percorriamo la Gran Vìa ricca di negozi per lo shopping e arriviamo in Plaza de Espana. Notiamo al centro di essa il monumento dedicato a Cervantes, penso il più famoso e apprezzato poeta e narratore spagnolo di tutti i tempi. Ai piedi della statua dedicata all'artista si trovano due statue di bronzo rappresentanti Don Chiscotte e Sancio Panza protagonisti della più importante opera letteraria dell'artista.

Continuiamo la nostra passeggiata lungo Calle Bailen e vediamo: il Palacio del Senado in cui spicca vicino all'entrata una enorme e svolazzante bandiera spagnola, il Palacio Real, la Catedral de la Almudena e, un po' più defilata, la chiesa di San Francesco el Grande.

Ci rinfreschiamo in piazza d'oriente di fronte al Palacio Real. Al centro della piazza si trova la stata equestre di Filippo IV. Rimaniamo seduti all'ombra per circa mezz'ora e ammiriamo il Teatro Real che si trova di fronte al palazzo dei reali spagnoli.

Decidiamo di goderci il tramonto sulla città nel parco che ospita il Templo De Debod dono, nel 1968, del popolo Egizio agli Spagnoli. Il colore giallo rosso del tramonto si sposa con il colore del monumento rendendo il tramonto piacevole e rilassante.

Al calar del buio iniziamo a incamminarci verso il centro della movida spagnola. Passiamo per Plaza de la Villa per poi sbucare in Plaza Mayor la più scenografica piazza di Madrid. Mangiamo tapas e beviamo svariate birre ghiacciate.

 

 

1 Agosto Madrid

 

La giornata inizia con la tipica colazione Madrilena: Churritos con cioccolata. Consumiamo il breakfast in una delle cioccolaterie storiche di Madrid in cui sono appese diverse fotografie che mostrano come in quel bar sia passata gente anche molto famosa oltre, naturalmente, a Gerri (questa frase l’ha scritta Gerri!).

La colazione si rivelerà pesantissima però molto gustosa. Prima di iniziare il tour programmato, ci rechiamo all'ufficio informazione della città raccogliamo varie notizie e ci informiamo sugli orari degli autobus che collegano Madrid con Cordoba, la prossima tappa. Lungo il percorso che ci porterà ad acquistare i biglietti per Cordoba, passiamo da Calle de Allalà che sbuca sulla Fuente de Cibeles dove, maestosa al centro, si trova la statua della Dea Cibeles. La mitologica donna è immortalata mentre stringe le redini di un carro trainato da due leoni. Percorriamo il viale alberato lungo i cui fianchi risiede il museo Navale, il Museo Thyssen, attraversiamo un'altra piazza con al centro la fontana di Nettuno e proseguiamo sul viale alberato lasciandoci alle spalle il museo nazionale del Prado e il giardino ortobotanico della città.

Arriviamo al museo Nazionale di Arte Reina Sofia al cui interno c'è la Guernica di Picasso. Di fronte al museo si trova la stazione dei treni e la fermata metropolitana Atocha famosa in tutto il mondo a causa del terribile attentato avvenuto l'11 marzo 2004. Nelle vicinanze della stazione si trova il monumento alle vittime, è un'opera alquanto astratta ma affascinante. All'interno della stazione si trova un maestoso giardino tropicale creato nel 1992 dall'architetto Rafael Moneo. Ad intervalli costanti, innumerevoli spruzzini sparsi in tutta l'area della stazione rilasciano un getto di vapore che rinfresca tutte le piante e aumenta il già alto tasso di umidità presente nella stazione. Anche Gerri ed io, sofferenti per i 40 gradi esterni, ne traiamo sollievo. Continuiamo la nostra camminata verso la stazione degli autobus; il percorso è poco interessante e la temperatura cresce sempre di più. Arriviamo alla stazione degli autobus grondando sudore dalla fronte. Compriamo i biglietti per Cordoba e ci rinfreschiamo mezz'ora grazie all'aria condizionata all'interno dell'autostazione. Compriamo due tramezzini all'interno di un grande centro commerciale nelle vicinanze della stazione. Rifocillati e con nuova energia, usciamo dal fresco centro commerciale e, sotto un sole battente, ci incamminiamo verso il Parque de el Retiro dove osserviamo varie specie arboree e dove si trova il monumento do Alfonso XII davanti al quale si trova un laghetto dove si possono noleggiare barche per compiere giri romantici intorno al perimetro lacustre (mi ricorda una scena del film Bianca di Nanni Moretti). Lasciamo il parco, attraverso piazza dell'Indipendenza dove si trova la Porta De Alcalà, e attraverso piazza De Cibales ritorniamo verso Plaza Mayor.

Brulichiamo nel quartiere della Malasana ricco di bar e vita mondana notturna (facilmente si possono osservare persone ubriache che camminano con una scarpa si e l'altra no alla ricerca della propria via...). Dopo diverse “vasche” lungo le stradine del quartiere decidiamo, esausti, di mangiare in un ristorante cubano. La cena non è un granché, passeggiamo ancora nelle vie della città per digerire la paella per poi tornare verso l'una di notte alla pensione.

 

2 Agosto Madrid - Cordoba

 

Ci alziamo verso le 6.30, l'autobus per Cordoba parte alle 9.00. Raggiungiamo Cordoba dopo 4 ore e 50 minuti di viaggio immersi in un paesaggio quasi monocromatico dove dominano i colori giallo/rosso degli aridi campi. Scendiamo dall'autobus e il termometro di un vicino tabacchino segna 42 gradi, malauguratamente scopriamo che si trova all'ombra. L'info point della stazione è gestito da persone incapaci e che parlano un pessimo inglese anzi, non lo parlano proprio. Riusciamo comunque a farci consegnare una cartina e raggiungiamo il centrale e più fornito l'info point della città in piazza Las Tendillas. Con gran sorpresa lo troviamo chiuso fino alle 17, partono così una serie di imprecazioni direttamente proporzionali ai 42 gradi ambientali.

Per salvarci dalla disidratazione decidiamo di camminare all'interno delle vie della città alla ricerca di un bar. Presto scopriamo che la parte antica di Cordoba è un labirinto di piccole vie che si intrecciano, apparentemente senza senso, tra di loro. Nel piacevole perdersi, ci troviamo ad osservare dall'esterno le mura della famosissima cattedrale/moschea così come il campanile della chiesa, quello che una volta era il minareto. Questa è l'antica Cordoba, un perfetto mix tra Arabi e Romani, mussulmani e cristiani. Ci fermiamo a mangiare al Tarema bar dove c'è anche il wifi. Scopriamo che la pensione prenotata dista solo 10 minuti a piedi. Mangiamo e ci riposiamo bevendo due ghiacciate cerveza.

Il Maestro hotel è bello ed accogliente, ci riposiamo anche qui al fresco del condizionatore e poi usciamo e andiamo a visitare la moschea/cattedrale. L'ingresso costa 8 euro ma ne vale assolutamente la pena. Colori e profumi, l'atmosfera araba che si mescola con il più definito stile romano, un' emozione unica. Passiamo più di un'ora all'interno dell'edificio ed usciamo solo quando il guardiano, in quanto giunto l'orario di chiusura, invita tutti i turisti presenti a lasciare l'edificio. Bellissima, un'opera architettonica degna di essere inserita come sito Unesco nel patrimonio dell'umanità.


Usciamo dalla cattedrale/moschea attraverso la porta del perdono e a questo punto decido di chiedere perdono per tutti i peccati commessi. Gerri, attende 10 minuti la fine della mia penitenza (Lui non si pente di niente, finirà sicuramente all’inferno…) e appena fuori scorgiamo la torre di Alminar (93 metri) sormontata dalla statua dell'arcangelo Raffaele. Attraversiamo il fiume Guadalquivir camminando sul ponte romano e arrivando sull'altra sponda presso la torre De Calahorra. Il ponte ha 16 arcate e molto probabilmente, la Via Augusta che collegava Roma con Cadice passava sopra questo cavalcavia. Passeggiamo lungo il fiume percorrendo il sentiero nel Parco de Miraflorers e rientriamo in città attraversano il fiume grazie al secondo più importante ponte della città: il Puente de Miraflores. Lungo il ponte possiamo vedere in lontananza tutte le 16 arcate del ponte romano. Risaliamo tutta la via San Fernando e raggiungiamo la piazza dei capuccini con la caratteristica croce con le lanterne. Ci spostiamo poi in piazza De La Tendillas e, questa volta, l'ufficio informazioni è aperto così possiamo prendere vari opuscoli della città e raccogliere informazioni su possibili posti dove cenare. Decidiamo di mangiare in un locale vicino a Plaza de la Corredera dove un tempo si svolgevano le corride. Finiamo la serata con un mega/gigante VALGAS, circa mezzo litro di vino con soda, in Plaza de la Canas presso il bar Los Chamacos. Contenti, dissetati e stanchissimi torniamo in hotel, domani pomeriggio si parte per Siviglia.

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