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L’orazione

Post n°70 pubblicato il 02 Novembre 2008 da Pontia
 
Foto di Pontia

Durante la guerra per avere notizie dei propri cari che combattevano, per la Patria, in luoghi lontani, bisognava attendere qualche telegramma, se arrivava…oppure…il nulla.

Le mamme non sapevano, per mesi, cosa fosse successo ai propri figli ed alcune disperate si affidavano a delle persone, che dopo aver recitato una preghiera, ricevevano dei messaggi che solo loro riuscivano ad interpretare.

Mia nonna, Assunta, era molto preoccupata per suo figlio Antonino, di cui non aveva notizie da un po’ di tempo e chiese aiuto ad una sua vicina di casa, Santella, che aveva questo dono.

Una sera mia nonna, accompagnata da mia madre che era molto giovane, andò da Santella per un’orazione.

All’improvviso la vallata dei Conti fu illuminata da una luce, si udirono passi di soldati in marcia, qualcuno che prima stava per affogare e poi si sgrullava l’acqua di dosso.

Santella spiegò a mia nonna che suo figlio aveva avuto un problema con l’acqua, stava bene ma non poteva comunicare con la famiglia.

Dopo pochi giorni arrivò il sospirato telegramma e informava che Antonino era prigioniero degli inglesi ma aveva rischiato di morire annegato.

Santella ci aveva preso!!!

A mia madre, quando racconta questa storia, vengono ancora i brividi…

 
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