Bushi ni nigon nashi
- non devi trattare le cose importanti troppo seriamente -
Creato da BubY790 il 24/02/2005
[Carmelita Zappalà - da La Notte è in Fiamme]
“Com’è che un amore finisce? Finisce quando non ce n’è più, quando ce n’è troppo, quando in realtà non c’è mai stato. Un amore finisce perchè qualcosa si consuma: allora non bisogna usarlo, forse, l’amore. Ma finisce pure quando non si consuma niente e anzi: tutto rimane come il primo giorno. Così perfetto che pare finto. E allora almeno un po’ forse bisognerebbe usarlo, l’amore. E se poi finisce perché mentre lo usi ti cade per terra e si rompe? Anche quello può capitare. Così come che lo lanci in aria, per giocare, e quello però non ti torna più indietro: può capitare. O magari finisce perché te lo scordi da qualche parte, perché lo vuoi tenere sempre chiuso in tasca per non perderlo, ma così marcisce, va a male. Finisce perché andavi di fretta, finisce perché rimani indietro, finisce perché vuole finire, perché deve finire. Finisce perché non c’è cosa più impossibile da tenere a mente, quando un amore comincia, che potrebbe finire….”
— | [Chiara Gamberale “Le luci nelle case degli altri”] |
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TOO MUCH LOVE WILL KILL YOU I'm just the pieces of the man I used to be
Too many bitter tears are raining down on me
I'm far away from home
And I've been facing this alone
For much too long
Oh, I feel like no-one ever told the truth to me
About growing up and what a struggle it would be
In my tangled state of mind
I've been looking back to find
Where I went wrong
Too much love will kill you
If you can't make up your mind
Torn between the lover
And the love you leave behind
You're headed for disaster
'Cos you never read the signs
Too much love will kill you - every time
I'm just the shadow of the man I used to be
And it seems like there's no way out of this for me
I used to bring you sunshine
Now all I ever do is bring you down
Ooh, how would it be if you were standing in my shoes
Can't you see that it's impossible to choose
No there's no making sense of it
Every way I go I'm bound to lose
Oh yes,
Too much love will kill you
Just as sure as none at all
It'll drain the power that's in you
Make you plead and scream and crawl
And the pain will make you crazy
You're the victim of your crime
Too much love will kill you - every time
Yes, too much love will kill you
It'll make your life a lie
Yes, too much love will kill you
And you won't understand why
You'd give your life, you'd sell your soul
But here it comes again
Too much love will kill you
In the end... In the end
Post n°314 pubblicato il 30 Luglio 2013 da BubY790
E no, lo so che non dovevo scrivere stanotte, che domani ho una giornata difficile e mi sveglierò presto e bla bla bla, chissenefrega dico io, questa roba qui di vomitare su un foglio bianco quello che la testa rifiuta e il cuore suggerisce e le dita trasudano è più un’urgenza che una banale necessità, è quel genere di cosa che ti fa dimenticare le scadenze, che ti fa saltare la fermata, ti ruba ore di sonno e ti spezza a metà la vita. Lo sanno bene quelli che. Quelli che vivono di sillabe. Di suoni nascosti sotto la lingua. Quelli che scrivono, lasciano riposare, rileggono e cestinano. E’ che le parole vanno a male. Ti svegli una mattina e te le trovi tutte lì, molli e verdognole come zucchine imputridite sul fondo di un frigorifero. “Forse semplicemente continuerei a non sapere niente dell’amore.
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Post n°313 pubblicato il 29 Luglio 2013 da BubY790
Cuori piccoli li nutriamo di grandi illusioni, e al termine del processo camminiamo come discepoli a Emmaus, ciechi, al fianco di amici e amori che non riconosciamo [...]. |
Post n°312 pubblicato il 17 Luglio 2013 da BubY790
E’ una sera da scrivere. Ecco perché sono qui. Con il culo sul pavimento piastrellato del balcone, la schiena contro l’armadio delle scope, le gambe incrociate, gli occhi pieni delle stelle che non vedo, le dita che prudono delle parole che non dico. "Si sedette sui gradini, senza entrare. Era ancora buio.
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Post n°311 pubblicato il 13 Luglio 2013 da BubY790
E’ che nutrivo molte aspettative nei confronti della settimana appena trascorsa. Pensavo che qualcosa sarebbe accaduto, di grandioso, e che tutto sarebbe stato come desideravo fosse. "Avrei superato meglio quel momento se le mie emozioni mi avessero Così mi costringo al silenzio, alla vita, all’impegno, agli interessi, agli amici, all’avere sempre qualcosa da fare, pur di non dar voce alle debolezze delle 2.30 di notte. “Le avversita’ assomigliano a un forte vento
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Post n°310 pubblicato il 04 Luglio 2013 da BubY790
Ale mi chiede cos’è che scrivo. E perché. E con quali parole. E se ce la faccio a tirar fuori il marasma di sensazioni che mi toglie il sonno nelle notti importanti, quelle che vengono sempre prima di una giornata difficile, la riunione programmatica, l’incontro ufficiale, la relazione, la presentazione, l’analisi delle competenze, la vivisezione emozionale.
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Post n°309 pubblicato il 03 Luglio 2013 da BubY790
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Post n°308 pubblicato il 27 Giugno 2013 da BubY790
Ispirata no. Satura forse. Debordante di motivi. Ecco perché sono qui anche stasera. Con l’anima a brandelli e il sangue che mi va a fuoco. Scriverò fino a che non mi sentirò svuotata. Quindi preparatevi, se avete voglia di leggere, oppure andate… mica mi offendo. Del resto danno la partita su qualche canale. Lo so perché in questo palazzo e in quello di fronte e a destra e a sinistra e in fondo al viale gridano tutti. A Roma usa così, cori da stadio in salotto, vuvuzela sul balcone. E’ la cultura der pupone, mica puoi fargliene una colpa. Siamo tutti, forse, il Peter Pan di qualcuno.
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Post n°307 pubblicato il 25 Giugno 2013 da BubY790
Che poi io se dovessi chiedere una grazia a qualcuno chiederei di non dover più pensare così intensamente alle cose, di non lasciarmi coinvolgere così a fondo dagli eventi, di non essere messa costantemente alla prova. Chiederei un po’ di silenzio, nella testa. La pace.
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Post n°306 pubblicato il 08 Giugno 2013 da BubY790
Eccola la sera che. La aspettavo da settimane. Sognavo di mettermi qui alla luce di una lampada, con la finestra spalancata sui tetti di Roma e scrivere. Oddio, che poi scrivere ho scritto eh. Ho scritto su foglietti strappati e ricevute di ristorante, suole di scarpe per bambini e vetri appannati. Ho scritto “nella [mia] camera, nella febbricitante bianca luce artificiale, nella camera cosparsa di carta e libri, [ho scritto] alla [mia] scrivania, [ho scritto] a Peter e a Penn, e la pioggia picchietta[va] sul vetro della finestra, la pioggia imperla[va] il vetro della [mia] finestra e rotola[va] via dolcemente come lacrime”… [J.K.]
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Post n°305 pubblicato il 24 Maggio 2013 da BubY790
Dovrei fare mille cose, lo so. E chiamare. Dovrei chiamare. Ma non ora. Ora ho questa specie di urgenza di scrivere, l’impellente sensazione di prurito nelle dita, lo stupore cieco delle parole che mi nascono in testa. Leggevo di quella storia del rimanere imperturbabili dal blog di Lab. L’immagine stupenda di qualcuno forte e fiero, che non si piega, che non cede, che non ha paura, che non implora, che non chiede, non pretende e non si aspetta. Vive. Semplicemente. Per se stesso. Credo che sia la condizione ottimale per vivere in questo mondo. Non esporsi. Non dichiararsi. Non essere mai troppo se stessi. E al diavolo io vivo tutto al 100%. Al diavolo voglio essere quella che non teme le emozioni. Al diavolo sono fedele a quello in cui credo. Al diavolo io sono senza filtri. Al diavolo io non conosco tecniche. Al diavolo non si gioca con i sentimenti.
Da oggi alte le mani e bassa la guardia. Nessuno si merita di starti troppo vicino se non è passato prima per l’inferno. E anche in quel caso. Non scoprirti. Nessuna emozione deve tradirti, nessun cedimento. Niente. Da oggi sei quella che non dice. Quella che non chiede. Quella che non ha bisogno.
Ti ci abituerai.
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Post n°304 pubblicato il 11 Aprile 2013 da BubY790
Stasera ho scritto una mail a Sham. Le ho raccontato ogni cosa, le sensazioni, i sentimenti, il senso del non senso, la disfatta, l’abbandono, le luci nella notte, i miei risvegli, le ho detto di tutte le volte che mi sforzo di fare qualcosa di importante mentre quello che vorrei è lasciarmi cadere nel vuoto. Ci sono cose, come questa musica di pianoforte, che sembrano parlino di me. Che raccontino il mio stato meglio di qualunque post o sms ed e-mail io decida di scrivere. Così ho deciso di non provarci per un po’ e di mettermi lì a leggere tweets in giro, regalare stelline di approvazione, copiare sui miei quaderni pezzi di libri che mi hanno accarezzato il cuore in questi giorni. Sembra di vivere dentro le citazioni. "Abbi il coraggio di restare pur avendo fallito alla grande.
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Post n°303 pubblicato il 04 Aprile 2013 da BubY790
“Tutti vogliamo che le cose restino uguali, accettiamo di vivere nell’infelicità perché abbiamo paura dei cambiamenti, delle cose che vanno in frantumi, ma io ho guardato questo posto, il caos che ha sopportato, il modo in cui è stato adoperato, bruciato, saccheggiato, tornando poi ad essere sé stesso, e mi sono sentita rassicurata. Forse la mia vita non è stata così caotica, è il mondo che lo è, e la sola vera trappola è restare attaccati a ogni cosa. Le rovine sono un dono. La distruzione è la via per la trasformazione. Anche in questa città eterna l’Augusteo mi ha dimostrato che dobbiamo essere sempre preparati ad ondate infinite di trasformazioni.”
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Post n°302 pubblicato il 24 Marzo 2013 da BubY790
Quando hai l’anima a brandelli non dovresti metterti a scrivere. Quando il tuo iTunes si ferma sulla discografia dei REM dovresti mettere in pausa il cervello, spegnere il computer e uscire di casa. Dovresti camminare finché hai fiato, arrivare dall’altra parte del mondo e perderti.
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Devo trovare un uomo. Si chiama Coccodrillo. Spaccia. O forse non è lui. Sai se Leone si bucava? Tu dici di no, ma spesso non si dice neanche a chi ti sta vicino. No, hai ragione tu, Leone non era il tipo. Però cosa faceva lì a Bessico? C'è quel tipo, Federico, un fascista ripulito, l'ho preso da parte, mi ha spiegato le virtù di quel palazzo. Ho imparato a imitarli sai, a volte cammino e parlo come loro, sento anche quello che pensano, non ci credi? Mi hanno portato via i miei libri, certi vanno bene altri no, dicono, proprio come in carcere, e anche sei punture di Zerol mi fanno e io mi alzo e corro via e loro ci restano di merda, il dottore ha detto, questo è come se c'avesse dentro un'altra chimica, ed è vero, non guardarmi così: è la scienza che lo dice, tutte le volte che guardi più profondamente una cosa, trovi nuovo disordine, nuove particelle, figure nella polvere e tutto quello che sapevi di quella cosa salterà in aria. Hai mai visto i matti guardare sempre nello stesso punto? Tu non sai cosa possono vedere e non sai perchè resto sveglio e non voglio salvarmi ad ogni costo, non guardarmi così. Una volta ci somigliavamo, eravamo tre note di un accordo, leone cina e zingara, ma poi c'è un punto in cui i fili si rompono e gli altri si allontanano. Ma i bastardi li vedo bene sì, quelli sono ancora ai loro posti pazzi di rabbia perchè per una volta li abbiamo smascherati, e non ce lo perdoneranno mai nei secoli dei secoli e allora è guerra, non farmi i tuoi discorsi miti, la mitezza è un privilegio grande ma il dolore la avvelena in un attimo, io esco da quella galera e la città è peggio che mai, la gente cade per terra, parla da sola, vomita e crepa e tutti passano e non hanno visto niente, e si affrettano a dare nuovi eleganti nomi alla loro corruzione, e ogni tanto parlano dell'uomo comune, ipocriti, l'uomo comune che vi piace è stupido e avido come voi, così lo vorreste, un vigliacco che può ammazzare per vigliaccheria, mentre loro ammazzano per necessità, per i loro divini soldi, Lucia, sono loro ora gli estremisti, violenti assassini estremisti dell'ideologia più ideologia del secolo, un'economia più sacra di una religione, più feroce di un esercito, ricordatelo bene con un brivido quando tutto salterà in aria, quando si oscurerà, malattia senza sintomi, caos di geroglifico incomprensibile e voi sempre più crudeli informati impotenti in mezzo alla strada, e chi raccoglierà i frammenti allora gli oggetti i rottami, magari ci fosse qualcuno, magari ci sarà davvero Lucia, questa è la speranza e intanto brucio e non c'è nessun patto da firmare nè col diavolo nè con la rassegnazione, Lucia, siamo un'altra cosa da sempre fortunatamente e non guardarmi così no, non ho finito, te lo dico io chi ha ucciso Leone, forse uno di questi che una volta facevano i compagni e hanno spacciato per anni e dicevano che erano i fascisti, col cazzo, vieni con me a vedere chi sono, oppure hai paura, scusami non venirci, son posti schifosi ci nuota il coatto si dice adesso, come suona bene, peccato che tutti i compagni non siano come te Lucia, vieni a vedere questo Coccodrillo spia della polizia, me l'ha venduta tante volte la roba e quando ho smesso me la lasciava gratis sul sedile della macchina, generoso, vero? Come quelli che ti lasciavano l'esplosivo in casa e dicevano ognuno deve fare la sua parte, eppure c'è chi mi ha salvato tante volte, parlato, anche tu Lucia, e ci sarà alla fine una verità Lucia e scopriremo la verità giù nell'acqua e su fino al più altissimo porco non ci credi? dimmi di sì, io brucio dentro questa storia e non ne vedrò la fine, ma scopriremo la verità, perchè se c'è solo un po' di verità c'è speranza e chi l'ha fatta brillare ha fatto abbastanza e non importa se poi non si salverà, salvarsi per avere cosa, questo mondo dove continuano a insultare chi è debole, Lucia, se penso a tutte le persone pulite che ho incontrato e continuano a offenderle Lucia, le uccidono, non ci sono parole per questo delitto, non si può sopportare tutto questo capisci Lucia quando sono nella mia stanza e qualcuno urla anche con gli occhi si può urlare Lucia, Lucia mi chiedo, che cosa è successo, perchè fingete di non vedere, vorrei capire qualche volta Lucia, ma sapessi che musica nella testa, negli oggetti consumati, e dopo quanto veleno ti senti addosso Lucia, e allora pensa se non fosse così, se non ci credessi più, se fossi perbene Lucia saremmo una coppia normale, io e te, al ritorno dal cinema andremmo a casa e non saremmo perduti in una città di notte, ma quelli perbene forse sono perduti lo stesso Lucia, ma se almeno ascoltassero, se capissero che l'altra metà di verità per quanto si può raccontare solo urlando è l'altra metà necessaria, non si può tagliare via non si può dimenticare, alla fine solo il dolore esiste come esisto io, un matto per strada, un matto è una persona che non sa dove andare, niente di più Lucia, tu puoi capire, tu che sei benedetta tra le donne, tu che mi hai visto felice, tu che sei coraggiosa tu che a volte mi hai lasciato solo come un cane tu che adesso per favore scendi non guardarmi ti dico, questo è un sentiero per comici spaventati guerrieri e io non voglio né vincere né perdere solo che tu mi ricordi e dopo che mi anneghino nello zero di quelle medicine e mi chiamino come vogliono e tornino a raccontare le loro storie, non sono vere, manca metà, tu lo capisci cara, almeno tu e allora scendi per favore. Stefano Benni |
Post n°300 pubblicato il 18 Marzo 2013 da BubY790
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Omicidi, crimini, povertà. Queste cose non mi spaventano. Quello che mi spaventa sono le celebrità sulle riviste, la televisione con cinquecento canali, il nome d’un tizio sulle mie mutande, i farmaci per capelli, il viagra. Siamo i figli di mezzo della storia, non abbiamo né uno scopo né un posto. Non abbiamo la grande guerra né la grande depressione. La nostra grande guerra è quella spirituale, la nostra grande depressione è la nostra vita. Siamo cresciuti con la televisione che ci ha convinto che un giorno saremmo diventati miliardari, miti del cinema, rock stars. Ma non è così. E lentamente lo stiamo imparando. E ne abbiamo veramente le palle piene… [da Fight Club - Chuck Palahniuk]
Ecco cosa ti spacciano per civiltà.
Gente che non si sognerebbe mai di usare pesticidi o insetticidi e poi infesta il quartiere con lo stereo sparando dischi di cornamuse scozzesi. Di lirica cinese. Di musica country e western.
Fuori, un uccellino che canta ci sta bene. Patsy Kline no.
Fuori c'è già il frastuono del traffico, che basta e avanza. Aggiungerci il concerto per piano in mi minore di Chopin non migliora la situazione.
Tu accendi la musica per coprire il rumore. Altri alzano la loro musica per coprire la tua. Tutti quanti si comprano uno stereo più potente. È la corsa agli armamenti del suono. E non è con le frequenze alte che vinci.
Non conta la qualità. Conta il volume.
Non conta la musica.
Conta vincere.
Per sbaragliare i concorrenti ti ci vogliono i bassi. Le finestre devono tremare. Nascondi la linea melodica con l'equalizzatore e ti metti a sbraitare le parole della canzone. Ci infili dentro delle volgarità e sottolinei bene ogni singola parolaccia.
È così che vinci. Perché alla fin fine è una faccenda di potere.
Chuck Palahniuk - da Ninna Nanna
Dove abiti Murray?
In una pensione. Ne sono talmente affascinato e intrigato.
Una splendida vecchia casa in rovina vicino al manicomio.
Sette o otto pensionanti, più o meno permanenti, tranne me.
Una donna depositaria di un segreto terribile.
Un uomo dall'aspetto ossessionato.
Un altro che non esce mai di camera.
Una donna che sta per ore davanti alla cassetta delle lettere, in attesa di qualcosa che sembra non arrivare mai.
Un uomo senza passato.
Una donna con troppo passato.
C'è un odore di vite infelici, da cinema, che mi fa sentire perfettamente a mio agio.
Don De Lillo - Rumore Bianco
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L'unica cosa che mi sembra sicura è che il corpo e la mente delle persone ricevono e trasmettono molte più informazioni di quanto le persone stesse non pensino. Questa colorazione misteriosa a volte mi spaventa, perché mi dà la sensazione di essere completamente esposta, a volte mi conforta e mi stringe il cuore. (da The Sound of Silence, in Il corpo sa tutto - Banana Yoshimoto)
Perché per me l'unica gente possibile sono i pazzi, quelli che sono pazzi di vita, pazzi per parlare, pazzi per essere salvati, vogliosi di ogni cosa allo stesso tempo, quelli che mai sbadigliano o dicono un luogo comune, ma bruciano, bruciano, bruciano, come favolosi fuochi artificiali color giallo che esplodono come ragni attraverso le stelle e nel mezzo si vede la luce azzurra dello scoppio centrale e tutti fanno Oooohhh! (da On the road - Jack Kerouac)
D'altronde, l'isteria è possibile solo con un pubblico. [...] Vai a com'era la vita quando eri una bambina e potevi mangiare solo omogeneizzati. Cammini vacillando fino al tavolino da caffè. Sei sui tuoi piedi e devi barcollare su quelle gambe a salsicciotto oppure cadere giù. Poi arrivi al tavolo da caffè e sbatti la tua testolina soffice contro lo spigolo.
Sei per terra, e cavolo, o cavolo, fa male. Però non c'è niente di tragico fino a che non accorrono Mamma e Papà.
O povera coraggiosa piccolina.
È solo allora che piangi.
(da Invisible Monster - Chuck Palahniuk)
Ogni guerriero della luce ha avuto paura di affrontare un combattimento.
Ogni guerriero della luce ha tradito e mentito in passato.
Ogni guerriero della luce ha imboccato un cammino che non era il suo.
Ogni guerriero della luce ha sofferto per cose prive di importanza.
Ogni guerriero della luce ha pensato di non essere guerriero della luce.
Ogni guerriero della luce ha mancato ai suoi doveri spirituali.
Ogni guerriero della luce ha detto “sì” quando avrebbe dovuto dire “no”.
Ogni guerriero della luce ha ferito qualcuno che amava.
Perciò è un guerriero della luce: perché ha passato queste esperienze, e non ha perduto la speranza di essere migliore.
Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 13/09/2016 alle 11:57
Inviato da: BubY790
il 27/06/2014 alle 23:30
Inviato da: jamesmarshall.c
il 26/05/2014 alle 15:09
Inviato da: Alessio
il 11/05/2014 alle 21:04
Inviato da: kız oyunları
il 27/02/2014 alle 18:34