Funambola

E poi dicono dei furti aziendali...


Il mio capo ha un debole per il mio accendino.Dopo che la segretaria non fa altro che ricomprargliene di nuovi e di raccattarne almeno diecimila sparsi per tutto lo studio e conservarli in un cassetto. Ma a lui evidentemente non piacciono. Non quanto il mio, sicuramente.Dopo che ogni anno a Natale gliene regalo uno nuovo tutto per lui, di quelli di design che costano un occhio della faccia e d’un botto spariscono chissà dove.Dopo che ogni volta devo fare un’incredibile caccia al tesoro per ritrovare il MIO, che ha un valore affettivo inestimabile.Ebbene.Oggi mi sono messa decisamente d’impegno e l’ho osservato. L’ho visto arrivare lento pede alle mie spalle, allungare la mano sopra il mio pacchetto di Philip Morris Super Light 100’s, agguantare veloce il MIO accendino cromato a cui tengo moltissimo e poi allontanarsi con un cenno, come a dire: “Lo prendo un attimo.” Ebbene.Tra un gesticolare da circo durante almeno tre telefonate biliose nel giro di mezz’ora, una fiammatina al suo sigaro che a quanto pare si spegne ogni 5 secondi, un volo sopra la sua scrivania perché, “accidenti, qui non si trova mai niente”, il MIO accendino è finito tranquillamente dove temevo. Nella sua tasca.E poi se n’è scordato.Adesso capisco tante cose.Qualcuno dev’essersi messo il mio cuore in tasca e poi se n’è scordato.