Funambola

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Mannaggia come non ce la faccio più.Sembra ieri che mi sono iscritta all’Università, quando ho fatto praticamente a botte con i miei perché volevo a tutti i costi diventare quello che poi sono diventata, rifilando di nascosto a mia sorella tutti i documenti firmati e sottoscritti perché li consegnasse a chi di dovere, senza che i nostri potessero proferire altro verbo in merito. Cosa fatta, capo ha. Avessi fatto l’insegnante, come voleva mamma, a quest’ora starei già in vacanza e per un bel pezzo. Sicuramente anche più prossima alla pensione di quanto non lo sia ora, almeno stando ai calcoli delle mie amiche prof che si sono diplomate con me. “Tu hai voluto fare la professionista…” Ma io mi sono stancata di contare fino a dieci, cento, mille, per cercare di mantenere la calma. Non se ne può più.“Tu lavori troppo, ma chi te l’ha fatto fare…”
Sono stanca.Ma prima o poi le vacanze arriveranno anche per me. Mi svuoterò del peso che mi porto nello stomaco e prenderò il volo. Sul serio. Mi aspetta una settimana di bellezze joniche, proprio lì dove il piede dello stivale disegna una curva ed abbraccia il mare. La compagnia è quella giusta, il luogo merita. E un po’ di quell’abbraccio me lo godrò anch’io. Finalmente.N.B. Stamattina mi sono svegliata alle cinque per un forte odore di fumo e di bruciato. E non era la macchinetta del caffè dimenticata sul fornello.E’ la nostra terra che sta andando in fumo.