Funambola

Pensieri di Ferragosto


Quest’anno ho deciso di regalarmi un Ferragosto in perfetta solitudine. Sembra strano anche a me. Mi godo il silenzio della mia casa. Un silenzio diverso dal precedente, fatto di assenza, di indifferenza. Quel silenzio che fa più rumore di un coro disordinato di voci. Qui, ora, mi inebria l’assenza totale di rumori. Posso udire solo quelli che voglio sentire e non sono più rumori. Ascolto la musica ad alto volume, certe volte posso sentirmi persino cantare. Ma sono ciò che voglio sentire. Mi muovo alla riscoperta dei miei spazi, incantandomi ad osservare la mia camera, il letto ad una piazza e mezza, la poltroncina rossa, la grande foto di Doisneau alla parete del letto. I miei libri, la mia collezione di gnomi, le mie foto. Tutto mi sembra più familiare del solito. Intimo.Dopo un anno di apnea lavorativa, sto riscoprendo il piacere di dedicarmi solo e soltanto a me stessa. Non sapevo più cosa significasse poter dormire fino a tardi al mattino, mangiare quando si ha fame, leggere fino ad avere gli occhi stanchi solo del piacere della lettura, uscire senza doversi preoccupare del disordine lasciato in bagno, rientrare tardi la sera senza pensare agli impegni lavorativi del giorno dopo. Sono arrivata ad odiare il mio lavoro, che pure amo tantissimo. Non sapevo neanche più cosa volessi veramente. Non che ora mi si siano spalancate le porte dell’improvvisa coscienza. Ma almeno posso seguire i desideri del mio corpo, ascoltarlo. E questa è la cosa che più mi è mancata. Saranno solo due settimane, ma io sarò interamente e intensamente mia.
Buon Ferragostoio vado al mare, voi che fate?Gioia