Funambola

Dell'importanza di avere un blog


Lei è giovane, anzi giovanissima. Ha ventiquattro anni ed è la ragazza più straordinaria che io conosca. Suona il violoncello: contemporaneamente al Conservatorio studiava anche Farmacia. Non so come facesse, ma in ambo le parti riusciva ad ottenere risultati incredibili. Fino a quando la legge non ha detto basta: o l’uno o l’altra. E lei ha seguito la sua inclinazione naturale. E scrive, da sempre. I suoi scritti sono stati così apprezzati, che è stata selezionata per scrivere, con altri, una commedia teatrale. Dulcis in fundo, in quella stessa commedia, il regista ha anche voluto che recitasse, suonasse e cantasse in assolo senza musica. Dopo una vita che mi sembra di conoscerla, ho scoperto solo da poco che è soprano - con la conferma di una modestia impressionante. In questi giorni è in tournèe per l’Italia, l’ho vista pochissimo dall’estate scorsa. Lei è quella che si fa (e ti fa) tante domande. A molte è rimasta senza risposta. “Mi chiedo, Lu”, mi ha detto una volta, in vacanza, un attimo prima di addormentarci, “perché se non fai mai del male a nessuno, se sei sempre corretta… perché alla fine devono sempre farti del male?” In due, quell’estate, avevamo gli stessi occhi tristi. Quando seppe che avevo un blog, fu contenta, ma anche stupita. Sapeva fin troppo bene quanto il mio tempo fosse risicato, e non solo per ‘ovvi’ motivi. “Io non potrei mai aprire un blog.”“E perché? A te piace scrivere.”“Non è per quello. Lo sai, mi manca il tempo.”“Ma puoi scrivere quando vuoi, non ci sono mica scadenze. E poi è una cosa tua, privata.” “No, non è privata… gli altri leggono quello che scrivi, ti commentano… e, bene o male, si aspettano una risposta e un commento al proprio blog. Non sarebbe corretto, da parte mia, non rispondere per lungo tempo.”Già, non sarebbe corretto. Quindi io, che alla correttezza ci tengo, non avrei mai dovuto aprire un blog, visto il tempo da quark che vi dedico.Della serie: o hai un blog, e quindi scrivi; o non hai un blog e leggi quelli degli altri, che è meglio.Ve lo avevo detto che è una persona straordinaria.