Funambola

Pour parler


Ieri ho avuto una divertente conversazione telefonica con un collega toscano. Adoro parlare con i Toscani, mi sembra che la loro voce abbia un che di musicale. Quando li ascolto, divento all'improvviso consapevolissima del mio italiano dall'accento disabilitato. Mi rendo conto che, dopo aver lasciato la Puglia ed essere approdata in quel d'Abruzzo, in cui vivo da oltre vent'anni, il mio accento originario ha subìto tante di quelle mazzate dal molisano, dal laziale, dal marchigiano, dal campano (ex camerati universitari e colleghi doc) - oltreché dall'abruzzese, ovvio - che non ne è rimasto più nulla. Quello che emerge deve sembrare, ai più, un residuato bellico d'importazione. Così, non dovrebbe sorprendermi più che, chi interloquisce con me per la prima volta, mi chieda: Ma tu sei francese?Io, che del francese conosco a mala pena merci e au revoir e non ho mai visto Parigi (già, e allora?), annichilisco.Mais non, rispondo.