Funambola

Giorni di nebbia


Prenditi curadi tutte le tue piantee dei bambini.Muriel Barbery, L’eleganza del riccioAlla fine, va affrontata, questa malinconia. Anche se mi sembra che sia come quando sono uscita di casa stamattina, la città avvolta in una nebbia fitta e traslucida, che opacizzava persino le risate dei bambini che uscivano tutti insieme dalla panetteria, con in mano le pizzette al pomodoro per la merenda a scuola. Poi, a metà mattinata, è spuntato il sole. Sorridi, mi ha detto la collega, è uscito il sole. Davanti al computer, con due lacrimoni grossi come limoni, che neanche i bambini.La scala mi è venuta tutta storta, salendo i primi quattro gradini si batte la testa. La cancello e ricomincio, vorrei cancellare anche tutto il resto, a colpi secchi di delete, ma il non senso resta appiccicato addosso come miele amaro. E non se ne va. Però riesco a cancellare i limoni dagli zigomi.Ci sono stagioni che senti amiche e amici che sono come stagioni. Compaiono nella tua vita come le mimose a primavera e le ciliegie in estate, come il vino novello in autunno e la neve in inverno. Profumano di vita e di sorprese, ma il passo a due è breve, una volta soddisfatta la sete.Ma l’amicizia è un dono,non un bicchiere di carta.