Funambola

La mamma e gli Europei (di calcio)


La voglia di tornare c’era, lo stimolo a scrivere un po’ meno. Forse perché il tempo passato a fare altro (troppo altro) mi aveva messo un po’ d'indolenza rugginosa nelle dita, abituatissime, invece, negli ultimi tempi, solo a far scorrere velocemente il puntatore del mouse sulla videata del cad. Non ricordo di aver mai passato tanto tempo senza scrivere uno straccio di pensiero che non fosse strettamente tecnico o legato alle faccende domestiche (leggi: lista della spesa). Eppure è andata così e di questi mesi non resta traccia alcuna se non nei miei ricordi e in alcune foto. Chissà che, piano piano, non mi ritorni l’antica passione per la scrittura e non mi ritrovi, magari senza neanche accorgermene, a riportare, qua e là, qualche sprazzo di quanto mi è accaduto. Però è stato bello, perché ho tolto un po’ di pietre dal mio giardino. Mi sono divertita, ho riso e pianto tantissimo, mi sono fatta male fisicamente (e un po’ anche al cuore), mi sono tuffata a pieno titolo in un mondo che non conoscevo affatto, ma finora solo sfiorato da spettatrice, quello del teatro. Ho conosciuto tante persone e stretto amicizie bellissime. Mi sono anche innamorata. Un pochino, sì. Ma è stato tutto oltremodo divertente, coinvolgente e appagante. Ho rivestito persino i panni del mio primo amore, quello della danza. Insomma, mi sono messa in movimento parecchio e non solo fisicamente. Ora vi guardo, vi leggo (dico ‘ora’, ma in realtà non ho mai smesso di farlo) e vorrei tornare tra di voi. Piano piano, rinnovando, magari, un po’ di quell’incoscienza sana, adolescenziale quasi, che mi aveva fatto creare questo spazio. A proposito di incoscienza: sarà proprio questa, così allegramente ritrovata, che mi porterò addosso, di questi mesi, spero il più a lungo possibile. Con un po' di pazienza, però, devo togliere molta ruggine.Perché il titolo?Perché è stato bellissimo vedere una signora di settant’anni, provata dalla malattia e dalle terapie, scalmanarsi come un’autentica tifosa alle partite. Mai vista una cosa del genere, quella donna è un fenomeno. “Ma siete o non siete Italiani? E allora dovete guardare la partita!” Io, invece, a onta dei suoi rimproveri, ieri mi sono vista la seconda parte di Via col vento. Un po’ di romanticismo, inframmezzato, ma non guastato, dalle urla di mia madre che dava allegramente dei ‘mosci’ - “mosci, siete mosci” - ai nostri calciatori. E poi voleva spiegarmi come funzionano i rigori. A me!Oh, a proposito: ben ritrovati.Replay