Funambola

Perché non va


Come faccio di solito, quando del frullatore che si agita in testa non trovo l'interruttore, chiudo gli occhi e aspetto che si fermi da solo. Poi prendo gli ingredienti uno per uno e cerco di dargli un nome. Affinché non vivano di vita propria, ma abbiano un senso. Almeno per me.«La pazienza è il sandalo che il saggio si lega al piede per non dover ricoprire di pelle tutta la strada». Adagio buddistaE così sia.Mi scrive una mia carissima amica d’infanzia. Una mail lunga, in cui non si nasconde l’affetto duraturo che è cresciuto con noi. Nonostante la distanza, le scelte diverse. Mi ritrovo a leggere centinaia di parole che non avrebbero trovato strada facilmente in una conversazione telefonica, ma che avrebbero avuto un suono acutamente familiare su un divano, davanti a un buon caffé. Rileggerle non basta a superare lo stupore, né a capire o a trovare le risposte. Mi piacerebbe dirle che suo marito l’ha tradita perché è un folle. Si tradisce per follia per una notte, due, ma per mesi? Che follia è? Diventa scelta, opzione preferita. Vuol dire che l’incanto si è trasferito altrove, o è morto e cerca di rinascere in (tra) altre vesti.Non ho mai creduto che le parole possano avere lo stesso potere di un silenzio condiviso in un abbraccio. Ma a volte, come queste volte, sono decisamente necessarie. Anche quando devono rivestirsi in risposte che non ho.E non ho risposte per niente che riguardi l’amore, come quando un’altra amica, single, mi chiede: cosa c’è che non va? Perché non va? Non lo so, perché non va. Avrei voluto raccontarle di Tizio, fidanzato, che mi invita ripetutamente a cena o a bere qualcosa. O di Caio, che da mesi sta con un’altra donna, ma da mesi vuole una storia con me, senza lasciare l’altra, ovviamente. Avrei voluto cercare conforto in lei come ho sempre fatto, perché lei era quella che aveva fatto le scelte giuste, aveva trovato il fidanzato giusto, il marito giusto e aveva sempre le parole di conforto e di speranza giuste. Da amiche, abbiamo sempre condiviso lo stesso mondo, come donne un po’ meno. E ora siamo amiche e donne sullo stesso pianeta, il mio. Quando io avrei tanto voluto raggiungere il suo.E ti perdi dentro a un cinemaa sognare di andar via