Funambola

È successo anche questo (2).


"Ci sono momenti in cui si ha qualcosa da dire a qualcuno, che ci farebbe piacere dire, che qualche volta addirittura sentiamo il bisogno di dire. E ci accorgiamo che non vuole ascoltare nessuno. Ma forse sto esagerando, no, non è proprio che nessuno ha voglia d'ascoltare, semplicemente uno non ha tempo (ormai non si ha più tempo per niente) o ha ben altro per la testa o non è il momento giusto o sta cercando anche lui qualcuno a cui dire qualcosa. Forse, in qualche caso, è anche una questione di ritegno: alla fine incontri la persona che saprebbe ascoltarti, ma senti che, altro che qualcosa, gli dovresti dire tutto, e non t'arrischi e non gli dici niente. Oppure, credi d'aver trovato la persona, stai parlando, e ti rendi conto che quello ti sente, ma non ti ascolta. E non è che faccia la commedia, ascoltare è difficile, ascoltare è sempre un po' diventare l'altro, e uno si difende, d'istinto. O, anche, hai trovato uno che ti ascolta, bene, parli, parli, ma, come a tradimento, ti viene un pensiero velenoso: quanto dureranno i tuoi guai nei suoi pensieri? dopo tanto parlare, quanto durerai tu per lui? in lui? cinque, dieci minuti? un quarto d'ora? Forse è anche una questione di pudore: si va a cena con amici, si mangia e si beve e si ride, si attacca un filetto ai funghi e si loda un indimenticabile brasato al barolo, si parla di viaggi, di persone, di politica, di amori, poi si saluta e ognuno torna a casa a ripensare alla solitudine e all'angoscia del vivere. In queste condizioni, le cose che abbiamo da dire non resta che dircele addosso… a qualcuno che non c'è, allo specchio, a vanvera. E si rischia di far ridere. Ma in fondo chi l'ha detto che dalla disperazione si può solo piangere?"(Raffaello Baldini, Zitti Tutti!)