Funambola

Ho il balcone differenziato.


Ieri (e non è mica la prima volta) ho comprato spazzolino da denti nuovo, dentifricio, crema per il viso e per il corpo, shampoo e bagnoschiuma. Nel giro di poco (tempo), ho prodotto un’incredibile quantità di immondizia, tra scatole di confezionamento, cellophane, foglietti illustrativi, strisce di protezione, scontrini e pubblicità. Senza contare i pezzi appena sostituiti, che sono andati a far compagnia a tutta l’immondizia “nuova”. Per smistare il tutto con attenzione, separando la plastica dalla carta e dal vetro (il barattolino di crema per il viso ha il contenitore in vetro e il tappo di plastica: un attimo di distrazione e si butta tutto il ‘pezzo unico’ nello stesso sacchetto e amen), altro giro di un po’ più di poco (tempo), e i sacchetti erano praticamente pieni. Dovevo uscire a “collocare” il tutto negli appositi cassonetti, compreso l’organico: dovevo aspettare le sette di sera. Qui l’immondizia si “butta” solo dalle sette di sera a mezzanotte, ante e post si becca una multa pari a mezzo stipendio di un operaio. Sono uscita molto prima delle sette e sono tornata dopo la mezzanotte. Come volevasi dimostrare (perché non è mica la prima volta) oggi, domenica, a tutto ho pensato fuorché a loro e amen. I sacchetti, in fila ordinata sul balcone, pronti per essere espulsi, giacciono ancora là. I cassonetti sono a posto, ma il balcone di casa mia mi fa leggermente pena.Ad maiora.