Pianeta terra
Escrementi di coscienzaCarissimi...vi propongo uno splendido scherzo da fare alla fidanzata (se avrete l'opportunità di trascorrere qualche giorno insieme in una località balneare)
Approfittate della calura estiva per incitare la vostra ragazza a farsi un bel bagnetto in mare. Non appena lei sarà in acqua, allontanatevi con una scusa (es: ho dimenticato il copricostume in albergo...o similari).
Senza farvi scorgere, cospargete l'interno del salviettone di lei con della maionese e ripiegatelo lasciando la maionese all'interno dello stesso.
Non appena la vostra ragazza uscirà dalle onde, siate gentili e portatele il salviettone per asciugarsi.
Sicuramente resterà esterrefatta vedendo il suo corpo completemente unto dalla maionese e voi morirete dalle risate avvolti dagli applausi di tutta la spiaggia.
Per evitare che la vostra fidanzata si arrabbi, ditele che non siete stati voi.
Fatemi sapere come è andata...
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E' il torrido agosto. Un uomo dopo una corsa a perdifiato verso il paese più vicino, è vistosamente accaldato. Una tremenda arsura lo coglie, ma l'unico bar del paese è chiuso per lutto. L'uomo entra allora in una merceria e tra le varie cose in vendita nota un bel foulard. "Prendo quello li" dice alla merciaia. La signora un po' esterrefatta chiede spiegazioni: "Ma come mai invece che cercare un altro bar lei è venuto qui da me a comprare proprio questo foulard?" "Vede...ho scelto questo foulard in quanto di..seta!"
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Piccolo quesito che pongo a tutte.
Nulla di personale, ma volevamo sapere se esiste qualcuna che (massaiona oppure no...non ha importanza) amerebbe far sesso tutta sporca di farina, magari sul tavolo della cucina.
E' importante...aspetto vostre numerose risposte, grazie.
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Vi racconto una piccola storiella per farvi capire l'origine di uno dei più famosi detti popolari internazionali:
Siamo nell'immediato dopoguerra a casa di una famiglia di ceto medio dell'entroterra molisano.
Un bimbo dall'età apparente di 2 o 3 anni si rivolse alla madre dicendole: "Mamma mamma, voglio il gioco dell'oca".
La madre, stando alle scarse risorse economiche di cui disponeva, si trovò costretta a rispondere: "No caro, magari domani..."
Il bambino furiosissimo si aggrappò con tutta la sua forza alla culla gridando imprecazioni a ruota libera.
Il giorno successivo il bambino tornò alla carica dicendo: "Mamma mamma, voglio il gioco del Domino"
La madre, stando alle scarse risorse economiche di cui disponeva, si trovò costretta a rispondere: "No caro, magari domani..."
Il bambino furiosissimo si aggrappò con tutta la sua forza alla culla gridando imprecazioni a ruota libera.
Andarono avanti così per giorni e giorni, il bambino avanzava le sue richieste con prepotenza e non appena la madre declinava momentaneamente (ma con in cuore l'intento di accontentarlo prima o poi) il bambino di tutta risposta continuava ad aggrapparsi alla culla con tutta la sua forza gridando imprecazioni a ruota libera.
Un giorno, all'ennesima richiesta, la madre esasperata rispose: "Figlio mio...avrei voluto soddisfare le tue richieste non appena possibile, ma dato il tuo enorme numero di desideri, mi trovo costretta a rifiutarli tutti definitivamente".
Il bambino anche in questo caso si aggrappò alla sua culla con tutta la forza che aveva in corpo e gridò imprecazioni a ruota libera.
DA QUI DERIVA IL CELEBERRIMO DETTO POPOLARE:
CHI TROPPO VUOLE, CULLA STRINGE (poi tradotto anche in tutte le altre lingue di ceppo sàssone)
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(poesia vincitrice del premio della critica al concorso "La poesia sui mesi più bella del mondo" edizione 1981)
A gennaio... ogni frate ha un po’ freddo ed indossa il suo saio
A febbraio... si festeggia già in maschera ed esplode il mortaio
A marzo... un po’ di vento scompiglia la tovaglia del pranzo
In aprile... tanta acqua ti bagna fino in fondo al pontile
Ora è maggio... il profumo di rosa sotto il sole e il suo raggio
Quando è giugno.... con le sere più lunghe suona Toto Cutugno
Poi a luglio.... tutti in spiaggia si corre ed il corpo si spoglia
In agosto... il picnic all’aperto anche se il cielo è fosco
A settembre si pigia... l’uva ai piedi sommessa ma si mosta in camicia
Ad ottobre l’autunno... i rami cadon dagli alberi quasi uno ad uno
Poi novembre la nebbia.... resti in coda per ora e ti vesti di rabbia
A dicembre Natale... l’anno nuovo è in arrivo e si pensa a una nuova poesia sui mesi.
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Inviato da: volandfarm
il 25/03/2009 alle 03:09
Inviato da: lorteyuw
il 24/03/2009 alle 21:09
Inviato da: lorteyuw
il 24/03/2009 alle 19:42
Inviato da: lorteyuw
il 24/03/2009 alle 19:36
Inviato da: toorresa
il 24/03/2009 alle 17:57