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10 Ottobre 2006: Grand Canyon e finalmente Vegas

Post n°12 pubblicato il 23 Ottobre 2006 da gio.campa.ftp
 
Foto di gio.campa.ftp

La sveglia è alle 7:15.
Per colazione si rinnova il Pine Cpuntry di ieri sera..nonostante la semi-figura di merda. Siamo entrati, ieri sera, chiedendo del tavolo prenotato..secondo me due extraterrestri con le orecchie a punta sarebbero apparsi meno strani ai loro occhi. Cmq il tavolo per cena c'era lo stesso.
così come c'era Adriana, la ragazza che ci ha servito con la gentilezza comunque a tutti ma che ha fatto breccia (e figurati..) nel cuore del Viada.
essendo ancora sulla Route 66 ne approfittiamo per portar via qualche gadget ad essa associati.
Ci muoviamo verso il Grand Canyon..ma è già un pò che pensiamo che stasera dormiremo sullo Strip di Vegas.
Il Grand Canyon, non appena lo vedi, ti giustifica fin da subito l'aggettivo Grand davanti al nome: è una cosa immensa, forse troppo, per poter essere apprezzato ad occhio passeggiando sul Rim Trail, il sentiero che lo costeggia quasi per intero. Ci proviamo lo stesso, mai rinunciando però alle nostre passeggiate. Ce ne sarebbero per tutti i gusti di camminate da fare, più o meno impegnative, più o meno lunghe. ma questa volta ci manca il tempo. Per la passeggiata più lunga, quella che porta alle rive del fiume Colorado che scorre quasi 1500mt. in basso, ci vogliono 9 ore e bisogna dormire all'addiaccio.
Scartiamo questa eventualità e ci incamminiamo giù in discesa almeno per fare il primo pezzo: 400 mt. di dislilivello, tempo per delle foto in bilico con lo sfondo naturale del canyon e poi ci avviamo alla risalita. Lunghissima e faticosissima tant'è che all'una siamo già cotti, inclus anche tutte le miglia dei gionri precedenti che si fanno sentire nelle gambe. Proseguiamo con la navetta del parco, tra diverse soste e audaci risalite.
Sarò banale e ripetitivo ma ancora una volta non ci sono parole per descrivere quello di cui siamo testimoni e protagonisti. e qui al Grand Canyon quest'affermazione è ancora più azzeccata.
Ripartiamo lasciandoci la sponda Sud del Grand canyon alle nostre spalle: attraverso Williams, 280 miglia, strade e highway ci avviciamo sempre più a Las Vegas.
Il buio avanza...ci approssiamo ad attraversa una gigantesca diga..mancano appena 15 miglia alla destinazione finale.
Quand'ecco che, raggiunta la cima di una collina, ci appare una sterminta distesa di luci e neon multicolore...impressionante..mai vista una cosa del genere.
E' Las vegas. Riconosciamo la torre Stratosphere che da il nome al nostro hotel. Le auto e i camion ci sfrecciano a destra e a manca..un traffico da delirio..lasciamo la highway per imboccare il LAs Vegas Blvd (detto anche Strip..).
Crediamo di essere all'estremo Sud...ci ritroviamo invece all'estremo Nord. Questo un pò ci confonde e "manchiamo" l'hotel.
Salvo poi centrare l'obiettivo al secondo tentativo: ma fare il check-in, parcheggiare, scaricare i bagagli ad un hotel di Las Vegas è "leggerissimamente" diverso riuspetoo ai motel on-the-road.
Sono le 21:10 e siamo in una camera al piano 23. Per cena non ci sono problemi di orario: ogni hotel (almeno quelli sullo strip) hanno al proprio interno ristoranti..oltre a tutta una serie di servizi di un un essere umano in vacanza ha bisogno.
schegliamo il ristorante italiano Fellini..l'unico che ha la cucina aperta fino alle 23. Pasta alle vongole..è ottima..o forse sarà solo la lontananza dall'Italia.
Giretto nel casinò..e usciamo dall'hotel giusto per respirare l'aria..sì proprio una boccata d'aria vera...è vero siamo a Las Vegas. E' mezzanotte.
La stancehzza ci conduce dritti dritti a letto, non è proprio il massimo per una serata a Las Vegas.
Ci sono ancora le prossime due notti..
Hasta luego !!!

 
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