GIORNI STRANI

Lo scrigno di Santa Rosa e mia madre (2)


    Percorro il lungo vialetto della Casa dei Cari. E' mezzogiorno e ho fatto una colazione leggera, sicché inizio a sentirmi un po’ svigorito, gambe fiacche e vista lievemente sfuocata.   Ora l'immagine di mia madre sorridente è lì, in tutto lo splendore di quegli occhi azzurri e imbevuti di un’intelligenza inquieta: mi inginocchio e pronuncio l’eterno riposo. Poi metto dei fiori freschi di color giallo nel vaso. Adorava il giallo e il numero tre, lei.    Depongo lo scrigno di Santa Rosa dolcemente sul suolo consumato dai passaggi dei cari. Leggo il manuale delle istruzioni, poche e semplici accortezze per entrare in comunicazione col defunto. Non è un genio colui che ha brevettato questo cofanetto amaranto: è qualcosa di più… oserei dire un illuminato della Provvidenza… già il suono del suo nome – forse sono condizionato? – è tutto un programma: Martin Phau. Corto e potente. Se funzionasse davvero, l’umanità dovrebbe dedicargli una città, credo. ISTRUZIONI 1) Deporre lo scrigno a non più di un metro dall’urna. Posizionarlo  possibilmente  sopra.2) Accendere la fiammella votiva.3) Estrarre il display da 9 pollici e la minitastiera. 4) Comporre sulla tastiera la domanda in modo semplice, in modo che non presenti ambiguità. Nella risposta, la frase del caro sarà rappresentata senza l’impiego dei verbi. Di volta in volta, il colore della fiammella muterà in base all’emozione dell’anima in contatto con noi. Si veda la legenda dei colori.5) La comunicazione potrà durare al massimo un’ora. Nel caso sul display appaiano caratteri incomprensibili o frasi volgari, spegnere l’apparecchio e riprovare un’altra volta. Probabilmente un’entità non identificata, possa essere un’anima o una spuria, si è incuneata nella comunicazione.6) Sarà sempre il caro a terminare il contatto, manifestando con chiarezza la volontà di congedarsi.  7) Controllare regolarmente la batteria UVOX.8) Sostituire la candela votiva quando la fiammella diviene alta due centimetri.     Seguo alla lettera le istruzioni. Ora le dita sono sulla tastiera… terribilmente esitanti… non so cosa scrivere… a colei che mi aveva donato la vita, di cui so quasi tutto, grazie ai racconti di mio padre… era una donna meravigliosa, eclettica, energica.   Proprio mentre sta scoccando la prima scintilla, vedo comparire qualcosa sul minuscolo schermo… non posso crederci… ma è proprio lei?    Non ho il minimo dubbio: la fiamma raddoppia quasi di altezza e si colora di un arancio fluorescente… arancio liquido… sopra di me sento un alito caldo, una fragranza di lavanda che è una sentenza: mia madre l'adorava e la spargeva per casa... >>>>FIGLIO, IO REALE. FELICE CONTATTO CON TE. ----------------------------------------------------------------------------  >>CONTINUA AL PROX POSTLo scrigno di Santa Rosa e mia madre (1)http://blog.libero.it/GIORNISTRANI/10800701.html