Creato da graffidimemoria il 01/09/2009

GRAFFI DI MEMORIA

IL "GRAFFIALISMO" DI ANTONELLA MAGLIOZZI

 

 

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Il Graffialismo

Post n°4 pubblicato il 29 Novembre 2009 da graffidimemoria

“IL GRAFFIALISMO”

 

Antonella Magliozzi è fondatrice di un nuovo metodo pittorico denominato dalla stessa con il nome di “GRAFFIALISMO”, e impiegato sistematicamente al fine di valorizzare l’espressione creativa ed amplificare il pathos dell’opera d’arte.

Tale neologismo è stato utilizzato per la prima volta nell’agosto del 2009, in occasione della Mostra Personale di Pittura di Antonella Magliozzi, tenutasi presso il Museo Diocesano di Gaeta(LT), e consiste in un modus pingendi più che mai immediato e spontaneo.

L’originalità di questa inedita tecnica pittorica consiste nell’apologia del segno, manifestandosi in forma radiante al pari di una cascata cromatica.

Le pennellate lineari si presentano sottoforma di traiettorie emozionali dalla direzione univoca che si espleta come un viaggio dell’inconscio, partendo da un fulcro centrale, da intendersi il cuore dell’autrice e dei suoi sentimenti interiori, ad un’esternazione visiva che diviene destinazione universale di comunicazione con l’altro.

La profusione di “Graffi”, nell’accezione di effluvi creativi, emerge in concitata sincronia segnica, mediante un’efficace armonia cromatica.

Sono colori in movimento, tutti intimamente collegati tra loro, che si librano sulla tela in sincronia ed armonia – una sinergia cromatica – in forme curvilinee o in salti più tesi – i “Graffi”, appunto – che tendono a slanciare la fisionomia dell’opera, portando con sé l’osservatore che, anch’egli liberamente, si abbandona alle sue più intime emozioni.

Le deflagrazioni sensoriali che ne derivano esprimono le profonde prospettive dell’artista – autodidatta – che denota un temperamento impetuoso e fortemente istintivo.

Il “Graffialismo” è il termine specifico di questo peculiare procedimento tecnico che deriva dall’etimologia greca “grafia” che significa scrittura, e dalla parola di origine latina “alma”, ovvero l’anima.

Con questo neologismo, Antonella Magliozzi determina l’arte concettuale che proviene dal suo animo, libero da condizionamenti esterni.

Sono, dunque, “graffi dell’anima”, “graffi di memoria”, graffi gestuali sottesi alla voce dello spirito, realizzati con una rapidità di esecuzione impressionante, connessa ad una inaspettata padronanza pittorica: disegnando il “suo tempo”, la pittrice mediante i suoi “Graffi” intende erodere ciò che di negativo vede attorno a sé.

“Il Graffialismo” vede la vita come un’armoniosa danza in cui tutti sono protagonisti, tutti sono elementi essenziali per la riuscita dello spettacolo, rinnegando con forza gli “antivalori” che snaturano l’Uomo nella sua essenza.

Sono “Graffi” dettati giammai dalla rabbia, ma piuttosto dalla gioia di vivere e dalla purezza d’animo.

“Il Graffialismo” va visto come una filosofia di vita, nel rispetto dell’Uomo e dell’Ambiente, non più sottomesso a logiche utilitaristiche nel senso più negativo del termine, ma in un’accezione che tende a rendere compartecipi tutti gli esseri animati ed inanimati, riprendendo un concetto di armonia metafisica precostituita, in cui l’Uomo non può e non deve intervenire per scopi egoistici.

In un periodo storico com’è quello attuale, in cui si stanno perdendo di vista valori ed insegnamenti preziosi, Antonella Magliozzi ed il suo “Graffialismo” si pongono come una speranza di cambiamento, inneggiando all’amore per la vita, al rispetto per la natura, alla felicità ed alla gioia.

Nell’assetto generale dello stile artistico di Antonella Magliozzi si scorge l’eredità dello stile informale delle correnti russe e americane dello scorso secolo, tuttavia occorre precisare che in essa vi è un consistente superamento dell’astrattismo di Wassily Kandinskij e un’evoluzione dell’action painting di Jackson Pollock.

Le opere di Antonella Magliozzi rievocano, infatti, le parole di Kandinskij: “mi sembrava che l’anima viva dei colori emettesse un richiamo musicale, quando l’inflessibile volontà del pennello strappava loro una parte di vita”.

 

ATTENZIONE: diffidate da eventuali plagi, l'unica fondatrice della nascente corrente artistica "Il Graffialismo" è Antonella Magliozzi (materiale didattico protetto e depositato presso la S.I.A.E. - Sez. O.L.A.F.).

 
 
 
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