Quelli che... sprintano sulle tre ruote
Il TeamPulinet ha allestito uno squadrone con la stella Cecchetto
Granellini e Pizzamiglio sono i due portacolori del nostro territorio
LODI Quelli che... passano dalle due alle tre ruote. E dalle pedalate di
gamba a quelle di braccia. Nel Lodigiano ha preso piede l’handbike (il
ciclismo per diversamente abili, su bici basse a tre ruote sulle quali si
sta coricati o seduti), con il TeamPulinet di Bassano Angelini che negli
ultimi due anni ha allestito un vero squadrone. L’uomo simbolo è
Gianluigi Granellini, 36enne ex ciclista amatoriale di successo di Graffignana
che il 30 aprile 2000 è stato sbalzato dalla sella a causa di un incidente
in gara e che esattamente sei anni dopo ha ripreso l’attività agonistica
appunto con l’handbike. L’atleta di punta è il comasco Paolo Cecchetto,
42 anni a luglio, paraplegico da 20 a causa di un incidentemotociclistico
che lo ha privato dell’uso delle gambe, vincitore di quattro titoli
italiani dal 2000 al 2003, dominatore della stagione attuale in Italia con
nove vittorie già all’attivo e da sempre nel giro azzurro. Con la Nazionale
italiana oggi e domani sarà a Oesingen in Svizzera per due gare Ehc
(European handbike circuit), una corsa in linea di 70 chilometri e una
cronometro di 10, assieme a Granellini e a Massimiliano Bosi, 46enne
piacentino altro portacolori del Team Pulinet.
In totale sono sette gli atleti della squadra di patron Angelini: oltre ai
tre già citati c’è un altro lodigiano, il 21enne Nicolò Pizzamiglio di Casale,
Fabrizio Cornegliani, 40 anni di Miradolo, Walter Groppi, 36 anni di Piacenza,
e Paolo Tarzi, 39 anni di Capiago (Como). «Tutti buoni atleti che
riescono a piazzarsi bene in tutte le gare che disputano, a parte Cecchetto
che è un vero fenomeno», commenta Granellini che è un assiduo equentatore
della “top five” di ogni competizione e quest’anno ha vinto la maratona del
Lago Maggiore dopo i successi a Salsomaggione nel 2008, a Ravenna nel 2007 e a Ossona (al primo anno di handbike) nel 2006. L’altro lodigiano Pizzamiglio, affetto da spina bifida (malformazione congenita della colonna
vertebrale), non ha ancora piazzato l’acuto vincente ma è già contento così: «Ho iniziato per passione spiega . Mio papà Adriano corre nel Team Pulinet e lo seguo da dieci anni: Granellini mi ha fatto scoprire l’handbike, ci ho provato per la prima volta il 2 ottobre scorso, mi è piaciuto e ho cominciato a gareggiare. Di solito riesco a piazzarmi tra i primi venti,ma soprattutto è un
bel modo per tenersi in forma conoscendo tanti ragazzi, anche stranieri».
Il “numero uno”, come detto, è Cecchetto che tra l’altro negli anni scorsi
ha preso parte a due campionati europei, si è laureato campione del
mondo nella cronosquadre e nel 2008 ha vinto il titolo italiano a cronometro
individuale alla media di oltre 40 km/h. Sfumate le Paralimpiadi di
Pechino, l’obiettivo sono i Giochi di Londra del 2012.
Daniele Perotti
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il 10/08/2018 alle 18:31
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