graffignana «Le poche leve a disposizione per affrontare la crisi»
«Consumati ettari di territorio ricevendo in cambio troppo poco»
Caro Direttore, ho accettato di buon grado il tuo invito di lasciare uno spazio per agli auguri del nuovo anno e di fare un rapido bilancio del 2009.Chiudiamo un anno complesso e difficile sotto molti aspetti. Mai come negli ultimi mesi ci siamo sentiti fragili rispetto agli eventi internazionali che ci hanno travolto. Abbiamo sentito scricchiolare situazioni consolidate che mai avremmo pensato di ridiscutere e, spesso, questi eventi funesti sono entrati in maniera dirompente nella nostra vita creando un forte disorientamento. Eravamo e siamo sicuramente preparati a sopportare il precariato nel lavoro quando questo si rivolge a chi sta entrando nel sistema ma siamo meno capaci di resistere quando a perdere il posto di lavoro sono persone ormai impiegate da anni, che su quella posizione avevano creato la certezza della tranquillità economica che in un attimo è svanita.Senza lavoro non si può creare la ricchezza del territorio ma per avere lavoro è necessario avere impresa e sicuramente non è sufficiente il terziario così come lo abbiamo interpretato sino ad oggi, bisogna tornare alla produzione.Spesso mi sembra che il territorio si sia adagiato sulla mera ricerca dell’onere d’urbanizzazione consumando ettari di territorio ricevendo in cambio troppo poco e questa carenza è diventata tragicamente evidente ai rintocchi della crisi.Come sindaco di un piccolo comune con una importante area industriale mi rendo conto di quanto siano poche le leve a nostra disposizione per aiutare l’impresa ma non per questo ci dobbiamo sottrarre dalla necessità di far sentire l’impresa parte integrate del territorio; stare vicino all’impresa ed all’imprenditore coinvolgendoli nel sistema territoriale di sviluppo può permettere di agevolare piani d’investimento comuni che, sebbene guidati da obiettivi differenti, recitano un unico denominatore: il benessere del territorio.Questa riflessione ci apre ad una sfida ancora ben più grande che l’amministrazione, il Consiglio Comunale e tutti i Graffignanini, nei loro distinti ruoli, dovranno affrontare nel nuovo anno il Piano di Governo del Territorio che sarà un momento fondamentale di riflessione da sviluppare su tanti tavoli: abbiamo già detto del lato impresa rendendo operativa l’ampia area prevista dal PRG vigente, il centro storico con la necessità di creare uno strumento coraggioso che agevoli il recupero, la collina attraverso la consacrazione del Parco ed il rilancio dell’attività agrituristica vitivinicola, l’edilizia agevolata cercando lo strumento migliore per aiutare le famiglie nella ricerca della casa d’abitazione ed infine una valutazione complessiva dei servizi ricercando obiettivi di sviluppo demografico ottimale al loro mantenimento e miglioramento. Una sola parola per riassumere il tutto: insieme per decidere una crescita organica e sostenibile di Graffignana.La seconda sfida importante riguarda i servizi sociali. In campagna elettorale sostenni che Graffignana doveva aderire al Consorzio Lodigiano dei Servizi alla Persona attraverso un’adesione completa, convinta e strategica. Oggi ne facciamo parte e nel 2010 dovremo gestire con estrema prudenza il passaggio facendo in modo che l’utenza, che vive già una situazione di difficoltà, non debba sentire disagi per il cambiamento. Sull’altro fronte l’amministrazione ed il Consiglio Comunale saranno impegnati nella redazione dei regolamenti di accesso ai servizi e del nuovo regolamento ISEE, due temi che meritano la massima attenzione e diventeranno gli strumenti centrali attorno ai quali ruoteranno in futuro tutti i servizi sociali. Con lo stesso spirito cercheremo di continuare a sostenere le persone che, causa la crisi, hanno avuto od avranno problemi con il lavoro; siamo stati tra i primi e pochi comuni che hanno aderito al fondo di solidarietà provinciale nel 2009 ed ovviamente manterremo questo impegno anche nel 2010 ed oltre a ciò metteremo in campo un tavolo con le organizzazioni sindacali per la verifica e le prospettive occupazionali del nostro territorio.Questo è solo un assaggio di quanto ci aspetta, è certo che il 2010 sarà un anno ricco di impegni e di sfide che dovrà essere affrontato con il giusto coraggio. Auguro a te, caro direttore, ai suoi lettori ed, ovviamente con maggior trasporto, ai Graffignanini che l’anno nuovo rappresenti una svolta positiva nelle nostre vite, che sappia essere il tempo per il ritorno della serenità e che voglia riportare al centro il lavorare assieme per un obiettivo comune. Con tutto il cuore Buon Anno.Marco Ravera sindaco di Graffignana
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il 10/08/2018 alle 18:31
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