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Post n°83 pubblicato il 24 Gennaio 2009 da polliceblu
C'è una ragione più potente della ragione che genera stupidità? Cosa giustifica la stupidità umana o addirittura può renderla necessaria? L'intelligenza ci ha salvati dall'estinzione, ormai la nostra sopravvivenza è assicurata. Al punto che il nostro numero (sovrabbondante) e le nostre potenzialità costituiscono addirittura una minaccia per l'equilibrio del complesso, ma delicato sistema che è la Terra. E questo significa che l'intelligenza ha esaurito il proprio ruolo: non è più necessaria. Lo dimostrano la storia della nostra specie e i nostri comportamenti culturali e sociali. Einstein si domandava come mai l'uomo avesse inventato quasi tutto quando vagava sul pianeta in pochi milioni di esemplari, e quasi nulla ora che formicola a miliardi. La stupidità intimidisce i grandi, perchè ne intuiscono le proporzioni e la pericolosità. Alla fine è la stirpe inferiore meno favorita a prevalere, non per le buone qualità (che nemmeno possiede), ma grazie ai suoi difetti. Gli stupidi sono prolifici, gli intelligenti tendono alla sterilità. La tendenza è poi anche quella dell'aumento della massa biologica e non dell'intelligenza che è appagata sia nel caso di società floride che in quello di società da terzo mondo....i ricchi sono pochi e ben pasciuti, i poveri sono esili ma moltissimi. La selezione non è solo naturale, è anche culturale; è da molte migliaia di anni che l'Homo sapiens elabora comportamenti e sistemi sociali che provocano lo sterminio dei migliori. L'Homo sapiens sapiens possiede in misura eccezionale, quasi esclusiva, anche un altro istinto: l'aggressività intraspecifica, la furia distruttrice contro i propri simili. E' uno strumento inventato dall'evoluzione per abbassare il nostro livello qualitativo. Darwin si chiedeva come mai gli antichi greci, che considerava superiori per intelligenza a ogni razza umana mai esistita, non avessero colonizzato tutta l' Europa, non fossero riusciti ad imporre la loro cultura e abbiano, al contrario, un declino inarrestabile. Stando ai poemi omerici gli eroi achei che andarono a farsi massacrare sotto le mura di Troia erano i più belli, i più forti, i più dotati della loro stirpe nell'anima e nel corpo.In patria rimasero gli scarti, i più tonti e vili; a loro toccò di provvedere alla continuità della razza. Nessuno degli eroi superstiti, una volta tornato a casa, ardì riconoscere come propria discendenza il popolo di infami e di imbecilli cresciuto nel frattempo; preferirono l'esilio. Ogni forma di organizzazione sociale umana (monarchia, democrazia, dittatura..) lavora contro 'intelligenza e le sue espressioni. Il potere appena può comincia a dar fuoco ai libri e poi anche agli autori. Si potrebbe quase farne una norma: " il potere di una organizzazzione sociale umana è tanto più forte, quanto maggiore è la quantità di intelligenza che riesce a distruggere".
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