Penso ormai da parecchio tempo che siamo un paese a due velocità come ho scritto in un post precedente, un paese spezzato in due con "l'elite" da una parte e i poveracci dall'altra.Per "elite" intendo chi ha un lavoro di successo, con ottimi guadagni ma soprattutto ha visibilità, questo perchè sembra che in questo paese "SE NON APPARI NON ESISTI".Sempre più spesso però vedo personaggi che, secondo il concetto appena espresso, appartengono alla "elite" che sentono il dovere di dire cio che pensano, di dissentire come fossero dei comuni cittadini. Mi domando cosa porta uno dei volti noti del tg1 a dimettersi da un lavoro per il quale mille altri sarebbero disposti a fare non so quanti bide' con la lingua.E mi domando anche cosa porta una giovane promessa del cinema italiano a fare una dedica ad un paese per il quale mi domando sempre più spesso se esiste davvero.
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Penso ormai da parecchio tempo che siamo un paese a due velocità come ho scritto in un post precedente, un paese spezzato in due con "l'elite" da una parte e i poveracci dall'altra.Per "elite" intendo chi ha un lavoro di successo, con ottimi guadagni ma soprattutto ha visibilità, questo perchè sembra che in questo paese "SE NON APPARI NON ESISTI".Sempre più spesso però vedo personaggi che, secondo il concetto appena espresso, appartengono alla "elite" che sentono il dovere di dire cio che pensano, di dissentire come fossero dei comuni cittadini. Mi domando cosa porta uno dei volti noti del tg1 a dimettersi da un lavoro per il quale mille altri sarebbero disposti a fare non so quanti bide' con la lingua.E mi domando anche cosa porta una giovane promessa del cinema italiano a fare una dedica ad un paese per il quale mi domando sempre più spesso se esiste davvero.