Creato da salsadetress il 09/05/2007
SI VIVE UNA SOLA VOLTA E QUESTA E' LA MIA VOLTA.

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TRE AMICI AL BAR.

Post n°55 pubblicato il 15 Luglio 2008 da salsadetress

In un paesino della sterminata pianura Padana, Piazza Libertà era piena di gente. Era un sabato pomeriggio di un anno fa, quando tre amici decisero di fermarsi al bar San Marco a bere qualcosa.
“Cosa prendete?” chiese Luca.
“Per me una bella limonata ghiacciata, con questo caldo è l’ideale” rispose Piero.
"Invece, per me una coca” gli rispose Vittorio.
Piero entrò nel bar e ordinò. Poco dopo stavano bevendo, seduti comodamente sotto un ombrellone davanti al bar, a guardare la gente che passava.
“Certo che le donne sono una bella invenzione” disse Piero.
“Si, tutte troie e puttane” aggiunse Vittorio.
“Sei il solito esagerato – disse Luca – solo perché ti è andata male qualche storia, non vuol dire che sono tutte troie”.
“Hai ragione Luca, e tu smettila di dire stronzate” disse Piero.
“Non dico stronzate, ma la verità. Ho conosciuto due donne nella mia vita e tutte e due si sono comportate male. Dicono di amarti per tutta la vita, ma alla prima occasione girano le spalle e se ne vanno, e magari con il tuo migliore amico” ribatte Vittorio.
“Ma non sono tutte così, io sono felicemente sposato da sette anni, e posso affermare senza ombra di dubbio, che sono felice, e lo è anche la mia donna” affermò Piero.
“Tu sai che io non sono sposato, ma è una mia scelta. Mi piace essere libero, poter decidere di fare e disfare, a mio piacimento, qualsiasi cosa in un qualsiasi momento, senza dar conto a nessuno. Eppure anch’io ho delle storie con delle donne, e non le considero delle troie. Tutto stà a chiarire prima, il tipo di rapporto che si vuole avere” disse Luca.
“Tipo di rapporto, tipo di rapporto, per me esiste solo un tipo di rapporto: quello dettato dall’amore. Fino adesso non l’ho trovato, e vi assicuro che l’impegno ce l’ho messo, ma ho conosciuto solo donne che cercavano un’avventura e sesso; per questo dico che sono tutte troie” disse Vittorio.
“Vuoi trovare il vero amore nei locali che abitualmente frequenti? Lì ci vanno persone che vogliono divertirsi, svagarsi, distrarsi, dalla noia e dallo stress della settimana. Lo faccio anch’io, ed è vero, si rimorchia facilmente, ma anche per me è solo un’avventura. Quindi sarei anch’io un troio?” disse Luca.
“No, non mi convincete, anzi più parlate, e più resto sulle mie” proclamò Vittorio.
“Fa come credi, le donne sono come noi: giocano, ridono e fanno anche sul serio” affermò Piero.
“Come fai ad affermare queste cose, guarda in giro – indicò la gente in piazza – non vedi come sono vestite, provocanti, senza pudore, danno proprio l’impressione di stare a cercare qualcuno le scopi” disse Vittorio.
“Ma che cazzo dici. Anche mia moglie veste così, e ti assicuro non è una troia: è molto corretta, nonostante quello che può sembrare” disse Piero.
“Tu ci metteresti la mano sul fuoco?” chiese Vittorio.
“Certo, senza pensarci due volte” disse convinto Piero.
“Scommettiamo che ti scotteresti?” disse Vittorio.
“Cosa vuoi dire, che di fronte a una proposta lei non si tirerebbe indietro?” chiese Piero.
“Esattamente - affermò Vittorio - se qualcuno le facesse delle avans, ci starebbe, son tutte uguali“.
“Impossibile, ti dico” confermò Piero.
“Luca, la moglie di Piero non ti conosce, ci proveresti con lei?” chiese Vittorio.
Luca che fino a quel momento aveva seguito distrattamente il dialogo dei suoi amici, sobbalzò sulla sedia.
“Cosa? Cosa dovrei fare? Ma sei impazzito?” chiese Luca.
“No, è ora di finirla di parlare senza rischiare. Lui, dice, che sua moglie è fedele, e, la identifica anche con altre donne, perciò, dovrà dimostrarlo con il suo rapporto. Tu farai finta di provarci e ci rapporterai sul suo comportamento. Sono convinto che non ci vorrà molto. Ci stai Piero? Sei disposto a rischiare il culo per dimostrarmi che le donne non sono troie?” chiarì Vittorio.
“A parte che dicendo così, indirettamente affermi che mia moglie è una troia, sono disposto a rischiare, ma lui – indica Luca – farà solo finta, che sia chiaro” disse Piero.
Si strinsero la mano.
“Un momento, tu – disse Piero, indicando Vittorio – cosa metti sul tavolo nel caso in cui ti dimostro di aver ragione?”.
“Pago due settimane di vacanza dove vorrete, a te e alla tua signora - disse Vittorio – se, invece, perdessi la scommessa, beh! Avrai perso già abbastanza. Non vorrò nulla".
“Ed io cosa ci guadagno?” chiese Luca. 
“Te? Un fico secco” risposero gli altri due.
Il gioco cominciò.

 
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