G@ME by G@ME

Dolore, rabbia, frustrazione: tre parole che descrivono perfettamente il mio (e sono certo anche il vostro...) stato d'animo di fronte alla tragedia di Casalbaroncolo. Tommy aveva un'intera vita da vivere, con le sue gioie ed i suoi dolori, una vita che purtroppo ha trovato sulla sua strada tre spietati assassini, tre delinquenti che, per quanto mi riguarda, non meritano altro che la morte, quella morte che, con un'indifferenza da lasciar tramortiti, hanno inflitto al piccolo Tommaso. Invece, ancora una volta, vinceranno l'ipocrisia, l'ingiustizia ed il buonismo che da sempre ammantano la nostra cosiddetta società "civile" e magari i colpevoli, come spesso accade, verranno, col tempo, addirittura perdonati. Mi spiace, ma io non ce la faccio: sono da sempre poco incline al perdono ed oggi più che mai, di fronte ad un simile strazio, ad un delitto talmente efferato, violento e disumano, non posso assolutamente abbassare la testa, anzi, a costo di apparire impopolare e fuori luogo rispetto alla massa, che fa dell'iposcrisia la sua arma più appuntita e tagliente, dico che giunti a questo punto le pene devono essere inasprite esponenzialmente, senza escludere la pena capitale che, almeno nei reati d'infanticidio e di pedofilia, dovrebbe diventare la regola assoluta.

Mi sto comunque dilungando troppo e perdendo di vista la vera ragione di questo mio post: dolce Tommaso, non ti ho mai conosciuto e molto probabilmente non l'avrei mai fatto, ma non potrò mai scordare il tuo sorriso pieno di gioia e di speranza e quei tuoi occhioni azzurri intrisi di vita e di felicità. Il tuo cammino in questo mondo s'è interrotto troppo presto, ma rimarrai per sempre nel cuore e nei ricordi di tutti noi. Addio, piccolo Tommy...