Gamzatti

Sono solo io, o il programma televisivo "The Swan" (sul nefasto canale 109 di Sky, fonte d'inesauribili sciagure...), oltre a rappresentare il Male assoluto, esercita (proprio per questo?) una specie di presa perversa sullo spettatore? Un immondo avvincimento sul quale m'interrogo.

Per chi non l'avesse mai visto, il programma viene dagli Stati Uniti (non dite "ma va'" che, fino a prova contraria, Mammuccari è italiano....).

Dunque, si prelevano due buzzicone dai loro paeselli natii.

Le buzzicone devono, a norma di "The Swan", non solo essere brutte in maniera inenarrabile, ma anche aver subito ogni genere di trauma emotivo possibile (la gamma va di solito dall'abbandono del fidanzato alla separazione dei genitori, a matrimoni sterili...). Si mettono le buzzicone sotto chiave per tre mesi in una clinica (senza specchi, chè si rivedranno alla fine), e le si fa uscire solo per subire quei venti - trenta interventi chirurgici utili a rifare le due sciagurate da capo a piedi.

Un team di chirurghi, dentisti, allenatori e persino una psicologa (da denuncia immediata) si prende cura delle due malcapitate e, a giudicare dalle facce di questi luminari della bellezza interiore ed esteriore, nemmeno a "General Hospital" si usavano tanto cerone e fondotinta.

Orrifici.

Bisogna sbrigarsi: non c'è minuto da perdere; si devono tirar fuori "i cigni" dalle due buzzicone.

Perchè in ogni buzzicona c'è un cigno, basta avere un team di "esperti" che te lo tiri fuori a colpi di botox.

Ecco che i tre mesi sono trascorsi. Le due concorrenti hanno concluso la loro via Crucis.

E qui scatta l'abominio.

A tradimento, la scena si sposta in un'elegante magione (a dirla tutta: davvero pacchiana), e compare l'insopportabile conduttrice.

Manicure perfetto, inglese da maestrina e messa in piega tenuta col Vinavil (sopprimetela): Ilaria D'Amico al confronto è una passeggiata di salute.

Tutto è pronto per accogliere le due disgraziate, diventate "belle" (!).

Dunque le due entrano, nella sala gremita dal team di "esperti" (ancora non li hanno legnati quelli?), con addosso abiti che sembrano disegnati da Ridge e Thorne dopo una sbevazzata, e fresche di parrucco.

In genere, sono tutte diventate bionde e, siccome una quarta di seno il dottor Haworth (o come diavolo si scrive il nome di quel fesso) non la nega mai  a nessuna, ora sembrano tutte delle pornostar moldave, un po' in carne e in là con gli anni; oppure assomigliano miracolosamente a Mariah Carey (che più o meno è lo stesso).

Il complotto trash non è ancora finito: dinanzi a un fitto tendaggio, che rievoca un bordello di Shanghai, le malcapitate attendono che uno specchio si sveli, per poter ammirare i cambiamenti avvenuti sui loro corpi. Il momento in cui le partecipanti si guardano, per la prima volta allo specchio, genera inspiegabilmente reazioni tutte uguali (e mancanti della minima spontaneità):"Oh my God! I'm so beautiful!"

"Beautiful"? In genere, quando lanciano il confronto tra "prima e dopo", mi ritrovo sempre a preferirle "prima"...

Infatti, "dopo", le poverette presentano sinistre somiglianze le une con le altre (anche in puntate diverse): nasi in elevazione, bocche a cuore, occhi giganteschi, zigomi così rigonfi che ti chiedi se un pizzone tirato bene otterrebbe lo stesso effetto.

Ma non c'è tempo: tutto scorre velocemente in questo brioso e frizzante programma (il "Bisturi" di Platinette a confronto era un tocco di delicatezza). Gli "esperti" corrono ad abbracciare le concorrenti, orgogliosi ed entusiasti di averle trasformate in anziane pornostar; entrano i parenti; entra una busta.

Una busta?

Sì, perchè una delle due ex buzzicone - ora cigno avrà la sfacciata fortuna di concorrere per la "finalissima" di "The Swan", dove la Ilaria D'Amico d'America ci segnala precisina che "si vinceranno moltissimi premi e molto denaro".

Ah beh allora.  

Una viene rispedita a casa, l'altra sfilerà in bikini (che ti frega? Hai fatto la liposuzione).

Praticamente, più che un programma televisivo: l'inferno.