Creato da malupo74 il 16/12/2007
Di tutto un po'

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

Citazioni nei Blog Amici: 2
 

Ultime visite al Blog

mroostertommy812007santa.l1danilotrambustimatto4646marco_pennacchipeppino_10silvano106dieboSbriwisilvia.fra1987panorami_redazionepoli_emilianomary3830ggdagg
 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

Post N° 11

Post n°11 pubblicato il 30 Dicembre 2007 da malupo74

lupo di mare adesso vi mostra  un tipo di birre classificate!..la chimay.

 

Qualsiasi Chimay tu stia degustando, è essenziale avere un bicchiere perfettamente pulito, senza segni di dita o tracce di grasso!

Il bicchiere per la Chimay è essenziale: soltanto il bicchiere a forma di calice (chiamato Gourmet da 18 cl) ti permetterà di gustare gli aromi e i sapori di una birra che è stata prodotta con cura scrupolosa.

 

A quale temperatura dovresti degustare la tua Chimay?

Questi sono i nostri consigli per una perfetta temperatura di servizio.

La Chimay Rossa o la Chimay Blu, vengono preferibilmente bevute ad una temperatura da cantina, da 10 a 12° C (50 - 53.6°F); una temperatura che dona alla Chimay una grande ricchezza di corpo e di anima.

La Chimay Triple, dovrebbe essere bevuta più fresca, tra 6 e 8° C (42.8 - 46.4°F).

Nota: comunque la Chimay Blue e Rossa possono essere anche bevute più fredde a circa 8° C (46,4° F), quando desideri rinfrescarti in maniera particolare.

Quale è il modo corretto di versare una Chimay?

Inclina leggermente il bicchiere e versa la birra lentamente. Fai attenzione a non toccare il bicchiere con la testa o col collo della bottiglia. Quando la versi, stai attento a lasciare un centimentro di birra nella bottiglia. Non dimenticare di tenere il bicchiere dal fondo per evitare i segni delle dita.

Cosa mangiare con la Chimay?

Viene naturale dire che la Chimay si abbina perfettamente alla Chimay! Si intendono i 4 formaggi Chimay. Ma la Chimay può anche essere utilizzata come ingrediente in molte ricette gastronomiche.

Buona Bevuta!



 doveroso spendere due parole sulla birra prodotta dai monaci appartenendi all’Ordine dei Cisterciensi della Stretta Osservanza, ovvero i Monaci Trappisti.

I monasteri nel mondo sono poco meno di 200, ma solo otto di questi producono birra, e per la precisione sei sono in Belgio (Chimay, Orval, Westvleteren, Rochefort, Westmalle e Achel), uno in Olanda (Koningshoeven) ed uno in Germania (Mariawald). Solo queste otto birrerie sono autorizzate ad apporre sull’etichetta il logo di Autentico Prodotto Trappista (Authentic Trappist Product) che indica l’osservanza di una serie di regole stabilite dall’Associazione Internazionale dei Trappisti.

Sono tre le birre Chimay, classificate dal colore del tappo della bottiglia (rosso, bianco e blu) secondo le differenti caratteristiche, tutte e tre rifermentate in bottiglia e non pastorizzate (questo significa che molto probabilmente sul fondo della bottiglia saranno presenti dei residui di lievito, simbolo di un prodotto artigianale).

La Chimay rossa (7% alc. vol) è una birra corposa con presenza ben bilanciata di luppolo. Si presta bene a sostituire del buon vino rosso negli abbinamenti ai piatti, meglio ad accompagnare una buona conversazione serale.

La Chimay Triple (8% alc. vol) invece, fa sentire maggiormente la presenza del luppolo e lievito, fornendo un sapore più secco e corposo. Indicata per degustare del pesce o carni bianche.

La Chimay Blu (9% alc. vol) , tra le tre è quelle più forte e corposa. Il colore è scuro e la shiuma decisa e persistente. Indicata per abbinamento a carni rosse, formaggi stagionati o come dopo cena o per meditazione.

Tutte e tre le birre sono confezionate sia in bottiglie da 33 cl che in bottiglie da 0,75 litri con tappo di sughero e gabbietta con copritappo colorato a seconda del tipo.

Consiglio a tutti anche la lettura di un articolo scritto dal compianto Michael The Beer Hunter Jackson sul sito della Slow Food intitolato L’Abito Trappista, vi farà appassionare a questo modo di fare e bere birra.

Piccola nota, il monastero è anche famosissimo per la produzione di ottimi formaggi. In conclusione, un viaggetto in Belgio, presso l’abbazia di Notre-Dame de Scourmont come consigliato da travelblog.it sicuramente merita.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

la birra!!!

Post n°10 pubblicato il 29 Dicembre 2007 da malupo74
 

lupo di mare adesso vi porta nel mondo della birra!!!!     la storia...

Due sono le qualità che hanno da sempre contraddistinto la storia della birra nei secoli: la sua presenza pressoché universale e la sua popolarità in ogni ceto sociale. Nel primo caso si può infatti affermare che laddove ci sia stata la coltivazione dei cereali, si è verificata anche la produzione della birra.

Gli Egizi usavano, come nel caso dei Babilonesi, la birra per scopi propiziatori e sono innumerevoli le divinità che ebbero a che fare con questa bevanda. In una cosa erano diversi Egizi e Babilonesi: per i primi la birra era una vera e propria industria statale, per i secondi invece si trattava di un semplice prodotto artigianale. I faraoni stessi possedevano fabbriche di birra e in un'iscrizione funebre su una tomba reale è stata trovata questa testimonianza: "Io ero uno che produceva orzo". E dall'orzo alla birra il passo era (e continua a essere) assai breve.

Il Medioevo vide la birra protagonista soprattutto per merito dei monasteri, che operarono un decisivo salto di qualità nella produzione della bevanda introducendo anche alcuni nuovi ingredienti, tra i quali il luppolo. A questo proposito va detto che in tempi più remoti per l'aromatizzazione della birra si usavano svariati tipi di erbe, spezie o bacche, oppure si ricorreva addirittura a misture vegetali, la più famosa delle quali era il gruit.

Anche le suore avevano tra i loro compiti manuali quello di fabbricare la birra, che in parte destinavano al consumo dei malati e dei pellegrini. Per rimanere in tema, è stato tramandato che papa Gregorio Magno abbia girato ai poveri una donazione in birra della regina longobarda Teodolinda....come si beve la birra.

Un errore da evitare: non servirla mai ghiacciata 

 Ogni birra ha una sua temperatura di servizio, che va conosciuta per non omologare il gusto all'insegna del "troppo freddo". Ma esistono anche piccoli accorgimenti per versarla in maniera corretta dalla bottiglia nel bicchierealcuni consigli da mettere a fuoco e le cose da notare  e apprezzare.pulito con l’apposito detergente e comunque sciacquato molto ma molto a lungo…

il bicchiere adatto.

 

 pulito con l’apposito detergente e comunque sciacquato molto ma molto a lungo…

 bagnato con acqua fredda prima di versare la birra

Cosa ricordare per apprezzare al meglio una buona birra..Opalescente

Velata

Chiara

TrasparenteBrillante

 

bagnato con acqua fredda prima di versare la birraVERSA LA BIRRA

 

bottiglia inizialmente a 45 gradi e poi man mano raddrizzare

 

molto più vivace

2 o tre dita di schiuma ad eccezione delle weizen e delle belgian golden ale che hanno una schiuma

 

Osserva il colore della schiuma

 

Osserva la consistenza (da schiumosa con bolle più o meno grandi a pannosa)

 

Osserva la durata ovvero quanto tempo il cappello di schiuma impiega a collassareOsserva la persistenza, per quanto tempo rimane almeno più di mezzo cm di schiumaOsserva la compattezza

 

Osserva l’aderenza,si formano i merletti di Bruxelles ?

valuta il colore

 

Paglierino scarico – paglierino – paglierino carico

 

Dorato – dorato carico – oroOro ambrato – ambrato – ambrato caricoAmbrato scuro – ramatoRamato scuro – rubino - mogano rossiccio – mogano scuro

 

Tonaca di frate – marrone – marrone scuro

Può essere utile osservare la birra in controluce (ovviamente non una luce colorata…) o con sullo sfondo un foglio di

carta bianco.

Nero

valuta la limpidezza.

torbida.

VALUTA IL GUSTO:

Prenda un grande sorso di birra e spostarlo in tutta la bocca in modo che ogni sua parte ne sia bagnata.

o Prenda un altro sorso, inalando aria insieme alla birra, attenti a non soffocare ! Quest’ azione stimola

contemporaneamente gusto e olfatto incrementando la percezione dei sapori.

o Concentrati sulla parte posteriore della lingua per avvertire l’amaro

o Ai lati puoi avvertire l’acidità

o Sulla punta della lingua, la dolcezza.

o Il salato invece ai lati della punta, sempre della lingua.

 

contemporaneamente gusto e olfatto incrementando la percezione dei sapori.

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

buona visione...

Post n°9 pubblicato il 27 Dicembre 2007 da malupo74

lupo di mare vi porta nel film di..raoul bova...non perdetelo...guardate ... l anteprima di milano palermo il ritorno..

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

fabbricatori di sigari

Post n°8 pubblicato il 21 Dicembre 2007 da malupo74
Foto di malupo74

    •   vedete questi video...buona visione!!!!!!! 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Post N° 6

Post n°6 pubblicato il 17 Dicembre 2007 da malupo74

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
« Precedenti Successivi »
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963