C’era una volta, un girone fa, l’esordio di Antonio Cassano
con la maglia della Sampdoria. Era sempre il derby, ma di andata, e le
facce e le voci dei tifosi blucerchiati erano completamente diverse da
quelle di oggi. “Guarda che questo è un campione”
diceva il Gino. “E’ un gordo” replicava il Bruno. La
gente si divideva tra la fine di un fenomeno e la sua rinascita.
E’ passato un girone, e ha vinto il Gino.
La magia di domenica di Cassano non è riproducibile su
nessun campo di calcio, a meno che uno non si chiami Maradona o
appartenga alla sua ristrettissima cerchia. E’ una cosa da pochi,
da eletti. A volte basta vedere un’immagine, in qualunque sport,
per rimanere a bocca aperta, di fronte al genio…
La schiacciata di Howard all’All Star Game, come le magie di Antonio Cassano.
Al quale è bastato un solo girone per convincere tutti.
Cassano, così, in un girone, è uscito da altri
gironi, quelli in cui tutti, chi più chi meno, lo avevamo
cacciato. E’ uscito dal girone dai lussuriosi, dove il calcio non
è certo allenamento, riposo e sacrificio. E’ uscito dal
girone dei golosi, quello che aveva sede a Madrid, dove se la
prendevano tutti con la sua pancia e quella di Ronaldo. Ed è
uscito soprattutto, diciamo con un piede e mezzo, dal girone degli
iracondi e dagli accidiosi, quello delle cassanate.
Anche Fabio Capello ha riconosciuto la nuova grandezza di Cassano,
che per la rinascita definitiva ha scelto non una partita qualsiasi, ma
la più importante per la sua gente, il derby di Genova. Normale,
per uno che l’esordio in serie A l’ha giocato con la maglia
del Bari, e contro il Lecce. Normale, per uno che ha segnato nel derby
di Puglia, nel derby di Roma, nel derby di Madrid. Normale, per uno che
di normale, non ha nulla…
Così, ora che Cassano è tornato a dribblare ogni
perplessità, ne è rimasta ancora una: sarà davvero
questa la sua dimensione, in una piazza come Genova, in una squadra
come la Sampdoria? O Cassano è pronto di nuovo a scelte
galattiche, non più in Spagna, certo, ma in serie A? E un ct
come Roberto Donadoni, che elogia il gruppo e ha una squadra
equilibrata fuori e dentro al campo, può forse non portarlo
all’Europeo?
Del resto lui, l’uomo che in un girone è tornato un
campione, una volta uscito dall’inferno può riportarci in
paradiso…
Inviato da: chicosnapes
il 30/09/2009 alle 09:23
Inviato da: tranellone
il 29/09/2009 alle 22:49
Inviato da: chicosnapes
il 15/09/2009 alle 07:59
Inviato da: sog06
il 15/09/2009 alle 00:36
Inviato da: mondoquiz
il 07/10/2008 alle 09:45