Ognuno di noi ha una forza vitale
che lo spinge a muoversi nel fluire della vita ,
in me questa forza è il cuore.
Vivere di cuore e non solo di testa
quella ho sempre pensato appartenesse
agli uomini d'affari.
Il cuore l'ho sempre paragonato
ad un bravo giocatore d'azzardo
visto che la sua via è quella del coraggio.
Il coraggio di osare
Percorrere questa strada è come camminare alla
cieca ,è vivere nell'insicurezza,
è muoversi nell'ignoto quasi sull'orlo di un burrone
è lasciare il passato per far si
che il futuro fluisca nella sua completa totalità
è vivere l'amore la fiducia.
Ma tutto questo comporta il rischio
e di conseguenza il coraggio
di muoversi su sentieri pericolosi
visto che si ha a che fare con la sfera dei sentimenti
con l'essere, con l'essenza vera di noi stessi ,
niente maschere, niente tattiche o altro ma solo noi
la vita di per sè è pericolosa e ci incita a vivere
e la persona che riesce a vivere che non rifiuta il
naturale scorrere del fiume con tutto quello che c'è
si muoverà sempre nell'ignoto
quasi fosse una sfida
correrà sempre il rischio perchè il suo cuore sarà
sempre pronto a percorrere strade sconosciute.
Solo il codardo non muove alcun passo verso l'ignoto
rimane fermo al passato, radicato al conosciuto
evitando il nuovo che genera paura, insicurezza ,sfiducia
ma nello stesso tempo paralisi emotiva.
La paura è paralizzante
non ci permette di pensare nella giusta maniera
limita la naturale crescita spirituale
ci butta nello sconforto in una parola ci fa sentire
morti già prima di vivere .
Rischiare non è facile
rischiare significa esporsi nella totale coscienza
che un esito negativo ci può far soffrire
ci puo far vergognare
ci puo far sprofondare nel terrore
di non essere stati all'altezza
puo distruggere la ns autostima
rischiare è provare paura
e nello stesso tempo affrontarla.
Spesso per tutto questo si preferisce,
anche se in completa tristezza e rammarico,
rimanere dove si è con la solita maschera
rimanere nel falso guscio protettivo
sulla traballante impalcatura
che paradossalmente diventa la ns prigione
il ns isolamento la ns autocondanna
Non è facile aprirsi accettarsi nei propri limiti
nelle fragilità e la strada piu semplice da percorrere
è sempre quella battuta quella illumintà
quella gia percorsa da altri .
Dal mio punto di vista è solo una banalissima
autodifesa è solo un voler sopravivere
un voler rinunciare prima ancora di osare
un voler vivere di rimpianti
un voler restare chiusi nella propria mediocrità
pronti solo a giudicare negativamente
chi invece osa piu di lui.
QUINDI:
"Meglio un giorno da leone
che cento da pecora"