My heart

Son trascorsi 7 mesi da giugno...e di acqua sotto i ponti nè è passata... ...ci sarebbe da scrivere pagine su ognuno degli 8 capoversi...io non insinuo e non ti giudico...tu sei l'unico arbitro a gestire lo scontro di te stessa...un errore o una condizione, possono compromettere il risultato di una partita...quindi, de gustibus...la pelle è sempre e solo tua...tempo e cicatrici comprese... ...sempre rimanendo a quanto ti ho già detto nel commento precedente...finchè userai la mente, non sarai mai libera di agire...sono le emozioni che creano i bivi...in cui si vive scegliendo...i pensieri creano solo gli ostacoli...per superarli.

infatti sono state le emozioni a portarmi a quella condizione ormai passata x fortuna... alcune cose le ho scelte ed ho preso una strada, altre, sono state loro stesse a farsi strada da sole...l'importante è fare tesoro di ciò che accade nella vita di tutti noi, giorno dopo giorno...per il resto...adoro gli ostacoli, penso siano quelli a rendere viva una persona.

...ottimo...comincio a credere che tu sia davvero una cancerina DOC...dal mio punto di vista, gli ostacoli danno il sale alla vita solo se di uno certo spessore e incondizionati, spesso invece, ci troviamo di fronte a problemi insulsi creati dagli altri, piuttosto che da noi stessi...dove pur provando a costituire parte attiva della situazione, demordo inevitabilmente... lasciando scorrere...e facendo pagare chi deve, a costo di rimetterci. Gli ostacoli devono essere nostri...necessari per metterci in gioco per scoprire i limiti che ci caratterizzano e magari...superarli

Io nn la vedo così o per meglio dire.... gli ostacoli sia che provengano da noi stessi, sia che ci siano creati da altre persone sono sempre da valutare e da superare non aggirarli. A volte ci portano sconforto e decisioni drastiche,magari possono anche annullarci ma mai sconfiggerci, a volte invece riservano belle sorprese.In entrambi i casi bisogna trovare la forza per superarli, farne memoria e andare avanti.

Per altri intendo chiunque, parenti di primo grado compresi...esistono degli equilibri e delle realtà nei rapporti tra individui che ritengo debbano essere tutelati da approfondite modifiche strutturali...a volte, è preferibile conviverci senza stravolgimenti, sopportando e facendosi sopportare...e vale per ogni grado di rapporto, astioso o benevolo che sia...aggirare, significa farla franca con furbi artifizi...invece, penso che per saper provare soddisfazione nel superare i problemi, è anche necessario saper sopportare la rabbia di una sconfitta...apertamente ...e senza poi rassegnarsi.

Penso che seppur cn parole diverse stiamo dicendo la stessa cosa. Il fatto stesso di sopportare e accettare una persona differente da noi, nn è un'aggiramento di ostacolo ma solo l'affrontarlo in maniera diversa. X il resto le sconfitte sono brutte da vivere ma anch'esse servono per andare avanti tanto...alla fine meditar vendetta non serve a nulla...prima o poi il cadavere del vincitore passerà davanti a noi, basta saper aspettare...come si dice?tempo al tempo e non è una vendetta

e brava la ina...una risposta interessante e degna di un vissuto ragionato con la dovuta maturità del caso...a volte è meglio aspettare che provocare...i miei complimenti. In aggiunta direi che non si cresce solo per le ferite che ci hanno inferto... ma soprattutto da quelle che abbiamo provocato noi...altrimenti, tutto è invano...privo di senso.