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QUESTIONI LINGUISTICHE

Post n°193 pubblicato il 08 Dicembre 2008 da giannipardo

PIÙ DI UNA NINNANNA
Giular non ha trovato nei dizionari la parola “alatori” e pensa che potrebbe trattarsi di un errore di stampa. È tuttavia possibile un'altra ipotesi. In francese esiste un verbo, “haler”, che corrisponde a tirare un natante con una corda. In Francia lungo i canali c'è spesso un sentiero (chemin de halage), sul quale può camminare un cavallo che fa avanzare la chiatta. Dunque qualcuno può aver tradotto “haleur” con “alatore”. L'ipotesi è avallata dal Devoto Oli che riporta un verbo, “alare”, così definito: “In marina e nella manovra di atterraggio dei dirigibili, tirar con forza un cavo per uno dei suoi capi”. Gli alatori, pure non registrati nei dizionari italiani, potrebbero dunque essere coloro che fanno questo lavoro. Sempre che nel testo della lettrice questo significato sia ragionevole.
Per ninnananna abbiamo un contrasto fra i dizionari. Non è un dramma: come diceva Mark Twain, è la differenza di opinioni che permette le scommesse sui cavalli. Nel caso specifico lo Zingarelli e il Devoto Oli propendono per ninnananne, il Sabatini-Colletti per ninnenanne e questo mi ricorda una storiella. Un tizio deve ordinare due cani ad un allevamento e scrive: “Vi prego di mandarmi due pastori... belgi? belghi?” Alla fine scrive: “Vi prego di mandarmi un pastore belga. Anzi, già che ci siete, mandatemene due”. Analogamente, se il bambino non vuol dormire, cantategli una ninnananna; se del caso, “più di una ninnanna”.

 
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