Creato da carlo_morelli il 02/03/2008
Le parole sono un mezzo insufficiente per esprimere il pensiero

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Hello world

Post n°18 pubblicato il 07 Marzo 2009 da carlo_morelli
Foto di carlo_morelli

 

Salve a voi pochi lettori che in questo blog di tanto in tanto fate capolino. É davvero un sacco di tempo che non butto giù un po' di pensieri. È stato un periodo pieno e con dei gran bei momenti, tanto belli da togliermi il tempo e la voglia di scrivere. Purtroppo però la felicità non è per sempre e non esisterebbe se non si vivessero anche momenti terribilmente cupi. Da poco più di un mese a questa parte è iniziato uno dei momenti più brutti della mia vita e senza ombra di dubbio alcuno, il più triste. Solitamente riesco a risolvere i miei problemi da solo, senza aver bisogno né di consultarmi con qualcuno, né tanto meno di chiedere aiuto. Così, stupidamente, mi sono sempre sentito libero dagli altri. Pensare però di non aver bisogno dell'aiuto altrui è solo un'illusione ed in questo periodo me ne sono veramente reso conto. Mi sono trovato di fronte a più di un problema che non ero in grado di risolvere indipendentemente ma ho trovato sempre qualcuno più esperto di me disponibile a darmi una mano. Ma per il più grande, ed il più penoso dei miei problemi mi sono ritrovato a doverlo affrontare da solo. Quello che mi spaventa è la possibilità che non esista una soluzione. Chiedere aiuto per qualcosa che conta davvero tanto e ricevere un inspiegabile rifiuto è la cosa più tremenda che potessi immaginare mi accadesse. Per quanto la mia mente continui a cercare un soluzione, non riesco a vedere una via d'uscita e forse per la prima volta in vita mia, mi sento davvero solo. Non ho mai temuto la solitudine, forse perché, per quanto sia, non sono mai stato veramente solo, avevo sempre la possibilità, in qualsiasi momento, di aver qualcuno accanto; ora però, nella situazione in cui mi trovo, non ho più questa opzione e la solitudine imperversa nel mio cuore. Ho sbagliato più volte senza accorgermene, se non quando era troppo tardi per porre rimedio ai miei errori. Tutto quello che vorrei è poter tornare sui miei passi e scrivere un finale diverso a quanto accaduto. Purtroppo questo non è possibile e tutto quello che posso fare adesso è ricominciare daccapo. Non posso cancellare con un colpo di cancellino la tristezza ormai incisa sulla lavagna della mia vita, ma posso cercare di ripartire dall'ultima cosa giusta che ho fatto e sperare che abbia imparato qualcosa dalla lezione infertami, non commettendo più gli stessi imperdonabili sbagli. Spero di essere tanto fortunato da avere la possibilità, in futuro, di trovarmi di nuovo nella medesima situazione e di saperla gestire con più saggezza. È per questo che il titolo di questo pezzo è Hello world, la tipica frase che si stampa sullo schermo quando si fa il primo programma sul pc. Ora il mio schermo è vuoto e devo ripartire da zero.

Hello world, spero di riuscire presto a tornare in superficie ad ammirarti di nuovo.

 
 
 
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