Gabriella Mereu è un medico sardo che ho conosciuto personalmente ed alla quale ho sempre detto che se fosse vissuta in un altro Paese sarebbe diventata una ricercatrice universitaria.
Ma in Italia coloro che navigano contro corrente non sono molto apprezzati dai loro colleghi.
Ha studiato molto Gabriella.
Dalla omeopatia, ai fiori di Bach, alla grafologia medica, alla psicomagia di Alejandro Jodorowsky ed a tanto altro ancora.
Ha scritto "La terapia verbale" e "La malattia: la trappola dell'eros" e di recente ha pubblicato "La terapia verbale. con DVD" con Macrovideo, reperibile a questo link
http://www.ibs.it/code/9788864120300/mereu-gabriella/terapia-verbale-con-dvd.html
Ha un sito web dove si può avere notizia dei seminari che tiene sia in Italia che all'estero
http://www.terapiaverbale.it/
Dedicato ai bambini
La malattia è un'espressione
Come ogni bambino ha una sua faccia espressiva,
così ogni malattia ha una sua faccia.
La faccia dei bambini è stata decisa da Dio.
La malattia lo stesso.
Ma Dio non sta solo fuori dei bambini, sta anche dentro di loro.
Dio è molto buono e sa una cosa importante che i bambini non sanno: che il peggior male su questa Terra è quello dei dispiaceri.
I dispiaceri non vengono riconosciuti bene ed è per quello che se ne stanno nascosti e continuano a disturbare.
Disturbano perché non si rivelano come dovrebbero.
Allora Dio, che è tanto buono ed è anche burlone e sta dentro i bambini, trasforma i dispiaceri in malattie che non sono altro che dispiaceri e che in questa maniera vengono fuori, hanno un'espressione e quindi finalmente vengono riconosciuti e, si spera, possano essere così mandati via.
Le espressioni nei bambini sotto forma di malattie sono queste:
Mal di gola con tonsille gonfie: quando al bambino viene detto di stare zitto.
Adenoidi: quando il bambino non sopporta i familiari (ha la puzza sotto il naso).
Febbre: quando il bambino è arrabbiato.
Mal d'orecchio: al bambino non piacciono i discorsi che sente.
Gonfiori con rossori: quando il bambino è gonfio di rabbia.
Quando il bambino è asmatico, di solito è soffocato dalla mamma.
Quando è allergico alle uova o al latte è allergico alla mamma perché le uova e il latte li "fa" la mamma.
Quando è allergico a qualcosa di rosso come per esempio i pomodori o i gamberi, è il peccato della lussuria che il bambino non sa ancora cos'è, ma glielo ha trasmesso inconsapevolmente la mamma o il papà.
Se il bambino si riempie di chiazze, crede di aver commesso dei peccati. I peccati i bambini non sanno ancora cosa siano, ma col tempo, tante "brave" persone (preti, insegnanti, genitori) glielo diranno.
Così che lui cresce tanto bravo e tanto malato.
Se ha un prurito, non sopporta qualcuno.
Se ha la pelle tagliata da qualsiasi parte, ha paura che i genitori "taglino", cioè si separino.
Se ha la pelle secca da qualche parte, è come una piantina secca che non riceve acqua. Lui invece non riceve amore.
Anche tutti i dolori che ha sono dispiaceri: di solito gli vengono per la rabbia.
Se un bambino ha una paralisi, è "bloccato" da qualcuno.
Queste sono le espressioni più frequenti, ma ce ne sono tante altre. Queste cose i bambini le dovrebbero sapere, sia perché imparino che la malattia non è solo un male, ma anche una divertente notizia. Sia per dirlo ai grandi e soprattutto ai medici che in questa maniera non si diano tanto da fare con i libri e con gli esami, le pastiglie e le iniezioni, queste ultime infatti ai bambini non piacciono per niente.
E se i genitori e i medici vogliono davvero bene ai bambini, dovrebbero anche ascoltare quando dicono queste cose.
Gabriella Mereu