Con la conquista dei diritti sociali ci siamo giocati anche alcuni capisaldi e valori che hanno consentito a questo paese di superare molte difficoltà.
Il concetto che tutti hanno "diritto allo studio" è diventato "tutti DEVONO studiare e conseguire un titolo".
Il risultato è che ci siamo trovati con una marea di incapaci in giro in tutti i campi, dalla medicina al management.
Poichè questi rappresentano, purtroppo, la maggioranza, si è verificato un fenomeno di sbilanciamento con un doppio effetto: chi sarebbe stato un valente idraulico ha intrapreso il percorso di laureato in XXX (ci possiamo piazzare la laurea che vi pare, per esempio medico), con l'effetto che la società si ritrova senza un valido idraulico, ma con un medico incapace.
Il danno peggiore lo si ha quando questi individui raggiungono posizioni di responsabilità (e per la legge dei grandi numeri ce ne sono molti che hanno raggiunto tale posizione).
Quello che accade è che questi si circondano da persone a loro volta incapaci perchè è l'unico modo per non essere "smascherati" e non lasciare emergere le loro carenze.
Tipicamente saranno le seconde linee che dovranno "mettere testa" e risolvere i problemi quotidiani.
Questo è il problema del nostro management, persone incapaci che non capiscono nulla del business dell'azienda perchè (come si legge sui giornali) passano dalla conduzione di un'azienda di produzione di salumi ad una di trasporti.
La bufala del secolo scorso, creata ad arte per trovare posti a tutti questi elementi, è stata che "per dirigere basta saper coordinare le persone", basta "saper delegare" ... già ma chi decide? Ovviamente dovrebbe il manager, che lo fa su quali basi? I suoi primi riporti in genere sono incapaci per suo, altrimenti si renderebbero conto delle sue poche competenze per cui? Ecco che scattano i consulenti. Figure che per mestiere aiutano chi non capisce e hanno la cortesia di non farglielo notare (altrimenti finirebbero di lavorare); ovviamente il loro compito è eseguire o assecondare le indicazioni ricevute senza discutere (si ritira l'assegno a fine mese e via).
Il risultato è che le aziende italiane ed il sistema paese non riesce a fare un passo in avanti.
Le uniche realtà sono le piccole imprese, quelle fatte da chi sa il proprio mestiere.
Pare che la meritocrazia stia ritornando di moda ... sarà lo slogan di un momento per riprendere voti o chi ha fatto il danno sta cercando di correre ai ripari ... e nel caso a chi spetterà il compito di fare pulizia di tutti gli incapaci che abbiamo in giro?
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